Avvio 2010 impegnativo per oro e argento
Mercoledi 31 Marzo 2010 alle 12:30 | 0 commenti
ApindustriaÂ
GOLD & SILVER API GROUP: UN INIZIO D'ANNO IMPEGNATIVOÂ
Il Consorzio per le esportazioni delle aziende orafe e argentiere di Apindustria Vicenza investe nella ricerca di nuovi mercati per le imprese associate.
Gold & Silver API Group, il Consorzio per la promozione all'estero delle imprese orafe e argentiere associate ad Apindustria Vicenza, dal 2002, anno della costituzione, ad oggi, ha raggiunto il numero di circa 80 consorziati. «E' questa una testimonianza dell'interesse riscosso tra le imprese di piccole e medie dimensioni che si associano per partecipare alle numerose attività promozionali che organizziamo - sostiene Angelo Ragusa - Presidente di Gold & Silver API Group -: tra fiere internazionali, workshop, missioni economiche ed esplorative, il Consorzio ha una attività estremamente intensa e realizza più di un evento al mese».
L'inizio del 2010 è stato intenso: dalla presenza alla fiera di Vicenza, alla fiera di Miami, e poi ancora piccole collettive alle fiere di Hong Kong, di Danzica (Polonia), e di Istanbul.
Questo inizio d'anno impegnativo è solo il preambolo di un anno che si prospetta frenetico nonostante la crisi che continua a gravare sul settore orafo. Ma proprio in un momento così critico è necessario che il Consorzio sia vicino alle consorziate, cercando nuove idee, studiando nuovi modi di approccio ai mercati esteri, organizzando missioni alternative.
E così alle attività oramai consolidate come le tre edizioni della fiera di Vicenza, il JCK di Las Vegas e la fiera di Hong Kong di settembre, si affiancheranno alcune novità : una partecipazione istituzionale alla fiera di Sydney, prevista per il prossimo mese di agosto, e per la prima volta una collettiva alla fiera che si terrà a Varsavia in ottobre. E congiuntamente si sta valutando di continuare l'esplorazione dei paesi a Sud del Mediterraneo.
«Siamo costretti a diversificare i mercati e le modalità di approccio agli stessi perché paesi che offrivano ottime possibilità di lavoro anche solo fino allo scorso anno, ora sono in piena recessione e non costituiscono più una meta ambita. Ciò nonostante - conclude Angelo Ragusa - riteniamo che sia necessario presidiare taluni mercati e le posizioni in alcune manifestazioni di rilevanza internazionale nella speranza di un'auspicabile ripresa».
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