VicenzaPiùComunica | Categorie: Mostre, Arte

ViArt, dal 18 in mostra i gioielli Maxioro

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Giugno 2012 alle 16:11 | 0 commenti

ArticleImage

ViArt  -  A Vicenza un posto di rilievo è occupato dalla lavorazione dell'oro e dei materiali preziosi di cui si trovano tracce nel territorio già in epoca paleoveneta (300 - 400 a.c.). Testimonianze scritte dell'esistenza di tale pratica e di una diffusa presenza sul territorio sono rintracciabili nei primi documenti medioevali della Fraglia degli Orefici del 1352.Una grande spinta allo sviluppo delle botteghe di artigiani orafi, avviene poi fra il XV e il XVI secolo ad opera dell'incisore Valerio Belli la cui fama era nota in tutta Europa.

Da allora, pur con dinamismo diverso, la produzione orafa a Vicenza è sempre stata ai massimi livelli qualitativi e creativi. Oggi si possono contare circa 1200 aziende che operano nel settore e fra queste le aziende della lavorazione artistica rappresentano l'espressione più prestigiosa e qualificata del settore. Si tratta spesso di piccole aziende, a volte formate dal solo titolare, ma apprezzate sia in Italia che nel mondo. Sono laboratori dove l'amore per il lavoro, la capacità creativa, le abilità e l'esperienza, creano un contesto di valori umani e culturali che il maestro artigiano ha acquisito dal passato e trasferisce ai giovani apprendisti che intendono assumere il compito di proseguire e innovare questa nobile arte. Maxioro, azienda artigianale fondata più di dieci anni fa, nel 1995, è situata nei pressi di Vicenza più precisamente a Dueville. È attualmente diretta da Zulian Alessandro che, con costante fantasia ed innovazione ha saputo creare una linea di oreficeria per uomo completa, che va dal gemello al fermacravatta, in parure con anello, al bracciale e alla catena rigorosamente hand made. La collezione spazia dall'eleganza e la finitura di un prodotto classico, alla stravaganza di un articolo dal design nuovo e particolare. L' azienda opera nel mercato estero tramite esportatori e grossisti ma sta intensificando l' espansione diretta con la partecipazione alle fiere Vicenzaoro 1, Vicenzaoro 2 ed Orogemma e rendendosi presente sempre più nella stampa specializzata. Dalla consolidata esperienza in campo orafo, nasce una nuova linea di prodotti alternativi per uomo con il marchio Zùlian che accostano a metalli preziosi (oro) o attuali (acciaio) e oro, altri materiali più particolari e ricercati come il carbonio o l'ebano. Zùlian firma i propri gioielli, frutto di una continua ricerca di materiali e design. Nati per soddisfare un nuovo target di clientela, i prodotti mantengono un elevato design e un' alta qualità. Particolare è la scelta di utilizzare come simbolo ricorrente il teschio messicano. Essi sono simboli utilizzati per identificare la festa dei morti, la Dias de los Muertos, una cerimonia in cui è usanza "pranzare" simbolicamente assieme ai famigliari defunti sulle loro tombe. La festa viene celebrata con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, combinati a numerose rappresentazioni caricaturali della morte. Le celebrazioni hanno luogo dal 1 al 2 novembre, nello stesso momento in cui vengono celebrate le feste cristiane dell'Ognissanti e della Commemorazione dei defunti. I festeggiamenti possono durare molti giorni, riprendendo le tradizioni precolombiane. Nonostante sembri una cosa un po' macabra, in realtà viene vissuta dai messicani come una festa gioiosa. Ciò è dovuto alla credenza messicana secondo la quale, dopo la morte, le anime non riescono a restare tristi, perché il momento del distacco è un'occasione gioiosa. I teschi rappresentano il concetto della vita dopo la morte,quindi della rinascita e sono dunque da considerarsi un simbolo apotropaico cioè un simbolo atto a scongiurare, allontanare o annullare la paura ancestrale della morte.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network