Per Sel Vicenza il Nobel all'UE deve diventare una spinta per cambiare
Lunedi 10 Dicembre 2012 alle 21:41Il Cuoa dà il N.O.B.E.L. agli amministratori locali
Martedi 6 Novembre 2012 alle 12:01Il Cuoa dà il N.O.B.E.L. agli amministratori locali
Martedi 16 Ottobre 2012 alle 11:38Ciambetti "Nobel per la Pace all'Europa riconoscimento contraddittorio"
Venerdi 12 Ottobre 2012 alle 15:44"Il premio Nobel per la Pace è stato assegnato all'Europa, mi auguro non ai banchieri ma ai cittadini europei". Duro il commento dell'assessore al Bilancio del Veneto Roberto Ciambetti all'annuncio dell'assegnazione del riconoscimento all'Unione Europea.
Continua a leggereVicenza: Mathilde Mwamini giovedì ospite della Cisl
Mercoledi 28 Settembre 2011 alle 01:25Liu Xiaobo,dissidente cinese, Nobel per la pace
Sabato 9 Ottobre 2010 alle 00:14Il dissidente cinese Liu Xiaobo vince il premio Nobel per la pace 2010. Lo comunica ieri (8 ottobre) il comitato di Oslo.
Continua a leggereI No dal Molin a Oslo contro Nobel a Obama
Martedi 8 Dicembre 2009 alle 20:31
Mentre a Vicenza proseguono i lavori di costruzione al Dal Molin della nuova base militare Usa per unificare la 173esima Brigata Aerotrasportata, è partita oggi per Oslo una delegazione di 'No dal Molin' per contestare l'assegnazione del Premio Nobel per la pace al presidente Usa, Barack Obama.
"Chi verra' insignito del Premio Nobel per la Pace - dichiarano i 'No Dal Molin' in una nota - rifiuta di rispettare la democrazia di una citta' europea alla quale viene imposto l'ennesimo progetto militare: e, con questa scelta, Obama mette l'ennesimo caricatore nel fucile della guerra. La scelta di voler realizzare una nuova installazione militare e' stata contestata dalla maggior parte della comunità locale, alla quale però è stato negato il diritto di conoscere i dettagli del progetto e di esprimersi sul futuro del proprio territorio: gli statunitensi, con la complicità del governo italiano, occupano il territorio vicentino".
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Ciambetti sul Nobel per la pace a Obama
Sabato 10 Ottobre 2009 alle 12:05
«NOBEL A OBAMA: PER I VICENTINI HA UN SAPORE AGRO-DOLCE»
«Se conquisteremo la pace anche grazie ai tanti Dal Molin, ben venga il Nobel»
«Un gesto di speranza più che un riconoscimento, un investimento verso il futuro, che lascia comunque una sensazione di disagio». Roberto Ciambetti, presidente del Gruppo Consiliare Regionale Veneto della Lega Nord-Liga Veneta, commenta con cautela la notizia dell'assegnazione a Barack Obama del premio Nobel per la pace.
«Le motivazioni dell'assegnazione - ha spiegato Ciambetti - parlano dello sforzo straordinario per restituire la centralità dell'azione diplomatica nella soluzione delle controversie, per l'impegno per il disarmo ad iniziare da quello nucleare, ed infine per la presa di coscienza del ruolo che le grandi potenze devono assumersi se vuole affrontare i grandi problemi dell'umanità , la lotta alla fame e alle povertà , la tutela ambientale, l'ecosostenibilità dello sviluppo. Credo che il premio vada a quel ‘Yes, we can' visto come messaggio di speranza e di impegno verso i più deboli e i più poveri. Certo - continua Ciambetti - Obama ha dimostrato di voler andare oltre le dichiarazioni di intenti, ma le perplessità per questo riconoscimento straordinario e forse prematuro mi sembra siano legittime. Potremmo chiederci quali atti concreti ha proposto il presidente Usa per impedire che il sistema creditizio-finanziario statunitense porti ancora domani il mondo sul limitare della tragedia; Obama ha tenuto discorsi importanti sul tema dell'ambiente, ma ancor oggi aree come il New England negli Usa, da sole producono tanto biossido di carbonio quanto un grande paese industrializzato europeo come la Germania. Mi sembra che la scelta della commissione norvegese per il Nobel presieduta da Thorbjoern Jagland abbia voluto in realtà con questo premio rafforzare la posizione di Obama nel suo Paese, chiedendogli di traghettare gli Usa da una politica militare aggressiva a nuove strategie, ma anche gli esiti recenti del g20 a Pittsburgh mi sembrano invece delineare un Obama molto meno svincolato dai ras di Wall Street di quello che pensiamo».
«Per un vicentino, infine - ha concluso Ciambetti - questo premio al presidente Usa ha un sapore agro-dolce, perché pare premiare l'idea degli Usa come garanti e promotori in qualche modo armati della pace nel mondo e, pensando al caso Dal Molin, ciò ci fa riandare al motto latino di Vegezio, "Si vis pacem, para bellum'. Se così è, se veramente conquisteremo la pace anche grazie ai tanti Dal Molin sparsi nel mondo, ben venga il Nobel a Barack Obama».
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Obama, il Nobel e il Dal Molin
Venerdi 9 Ottobre 2009 alle 16:41Con i se e con i ma non si fa la storia. Vero, ma sarei proprio curioso di sapere come sarebbe andata negli ultimi dieci anni se al posto di Bush ci fosse stato uno come Obama. Proprio oggi il presidente degli Stati Uniti si è aggiudicato il Nobel per la pace. Un po' a sorpresa, ma neanche troppo. Se l'hanno vinto personaggi il cui concetto di pace era quantomeno elastico, personaggi come Kissinger o Arafat, tanto per dirne due, Obama se lo merita tutto. Se non altro, in questi dieci mesi di mandato, ha dimostrato che i problemi si possono affrontare in modo più intelligente che non spedendo marines ed F16 in giro per il mondo. Ha mandato in soffitta i toni da crociata e il ritornello sull'asse del male, ha aperto un nuovo canale di dialogo con il mondo musulmano, ha perfino mostrato un atteggiamento più disponibile nei confronti dell'Iran. Non è un caso se Israele, per l'ennesima operazione militare contro i palestinesi, ha approfittato delle ultime settimane del mandato Bush: sapeva che, dopo, sarebbe stato molto più complicato. E io credo che, se ci fosse stato Obama, anche la guerra in Iraq non sarebbe mai cominciata. E forse nemmeno quella in Afghanistan.
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