Archivio per tag: Matteo Quero

Domani il reading di poesie in sala Stucchi

Venerdi 29 Gennaio 2010 alle 18:00

Comune di VIcenza

Un reading di poesie da tutto il mondo per promuovere la convivenza e l'integrazione, sabato 30 gennaio a palazzo Trissino

"Versi oltre le frontiere. Reading di poesie dai paesi del mondo" è il titolo dell'incontro organizzato dal Comune di Vicenza e da Matteo Quero con il Circolo Nessuno Escluso. Sabato 30 gennaio a partire dalle 16.30 nella Sala degli Stucchi a palazzo Trissino si potranno ascoltare letture di poesie in lingua originale, poi riproposte in traduzione italiana e spiegate.
Per l'occasione saranno presenti il sindaco Achille Variati, l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari, il presidente dell'Accademia Olimpica Fernando Bandini, l'attore Carlo Presotto, che leggerà la traduzione in italiano delle poesie, e Rada Ristic, poetessa serba e rappresentante Onu per la Pace. I lettori delle poesie appartengono a diverse comunità di immigrati: Romania, Usa, Iran, India, Senegal, Ghana, Burkina Faso, Tunisia, Costa d'Avorio della comunità Sikh e di quella musulmana. Adesioni sono state annunciate in questi giorni anche da altre comunità.
La partecipazione all'evento è aperta a tutti.
Per informazioni http://nessunoescluso.wordpress.com

 

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Categorie: Eventi, Immigrazione

Un reading di poesie per l'integrazione

Mercoledi 27 Gennaio 2010 alle 18:16

Circolo Nessuno Escluso

Sabato 30 un reading di poesie da tutto il mondo per promuovere la convivenza e l'integrazione. In Sala degli Stucchi.

Il sindaco Achille Variati e Fernando Bandini parteciperanno all'evento. Numerose le adesioni da parte delle comunità di immigrati.

 

«"La poesia es un arma cargada de futuro", la poesia è un'arma carica di futuro. Non trovo parole migliori di quelle usate dal poeta spagnolo Gabriel Celaya per presentare questo incontro. Quando la pacifica convivenza è minacciata dalla paura del diverso, quando con le parole è più facile scontrarsi che dialogare, quando l'ideologia offusca la ragione, non resta che armarsi. Armarsi di poesia, armarsi di speranza per il futuro, armarsi di tolleranza per combattere la discriminazione. Questo incontro è una "chiamata alle armi" per chi non si vuole rassegnare a vivere schiavo della paura dell'altro. Questo incontro è rivolto a tutti, Nessuno Escluso".

Così Matteo Quero, tra i fondatori del circolo Nessuno Escluso di Vicenza (http://nessunoescluso.wordpress.com) presenta l'evento "Versi oltre le frontiere. Reading di poesie dai paesi del mondo" che si terrà sabato 30 gennaio a partire dalle ore 16.30 nella Sala degli Stucchi a Palazzo Trissino in corso Palladio 98 a Vicenza. Si tratta di letture di poesie in lingua originale i cui testi verranno poi letti in traduzione italiana e spiegati.

All'evento parteciperanno Achille Variati, sindaco di Vicenza, Fernando Bandini, presidente dell'Accademia Olimpica, l'attore Carlo Presotto che leggerà la traduzione in italiano delle poesie, Rada Ristic, poetessa serba e rappresentante Onu per la Pace. Saranno inoltre presenti lettori di diverse comunità di immigrati della Romania, Usa, Iran, India, Senegal, Ghana, Burkina Faso, Tunisia, Costa d'Avorio della comunità Sikh e di quella musulmana. Adesioni sono state annunciate in questi giorni anche da altre comunità. L'evento è patrocinato dal Comune di Vicenza.

«"Versi oltre le frontiere" è un passo del cammino del Circolo Nessuno Escluso sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione - spiega Quero -. La cultura è infatti uno strumento straordinario e imprescindibile per favorire l'integrazione, perché solo comprendendo e accettando l'ottica culturale dell'altro, straniero o meno, si può entrare in rapporto con chi è diverso da noi. E la poesia è il cuneo con cui costruire questo spazio di dialogo; la poesia è infatti un linguaggio universale che attraverso l'emozione che suscita riesce a farsi comprendere da tutti, superando le differenze linguistiche, culturali, religiose. Lo ripeto: la poesia è un'arma per conquistare un futuro migliore per tutti, vicentini, italiani e stranieri".

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Categorie: Politica

Lo stemma della Provincia via da sito Grifo

Venerdi 15 Gennaio 2010 alle 17:53

Matteo Quero

Lo stemma della Provincia di Vicenza scompare dal sito dell'Arzignano Grifo

Quero «Sono soddisfatto in parte. Mancano ancora molte risposte alle mie richieste di spiegazioni sui rapporti fra Provincia e Grifo»

 

Vicenza - «La goccia scava la roccia. C'è stato bisogno di un'interpellanza e di un comunicato stampa per ottenere ciò che avrebbe dovuto fare la Provincia di sua iniziativa: far togliere lo stemma della Provincia dall'elenco degli sponsor nel sito dell'Arzignano Grifo. Soddisfatto? Solo in parte, perché mancano ancora tante risposte alle domande sui rapporti fra Palazzo Nievo e la società sportiva al centro delle indagini per presunte irregolarità nel pagamento delle imposte»

Così il consigliere del Partito Democratico Matteo Quero commenta l'eliminazione dal sito http://www.arzignano-grifo.com dello stemma della Provincia che ancora compariva (fino alla mattina di giovedì 14) fra gli sponsor nonostante il rapporto di sostegno economico da parte di Palazzo Nievo sia interrotto da tempo. Quero aveva chiesto spiegazioni sul caso con un'interpellanza dello scorso 18 dicembre, ribadita nei giorni scorsi con un comunicato stampa.

Ora Quero attende altre risposte per chiarire il rapporto fra la Provincia e la società al centro dell'attenzione degli inquirenti proprio per irregolarità nel pagamento delle imposte per le sponsorizzazioni: «Perché il contributo erogato nel giugno del 2008 al Grifo è stato versato all'Agenzia delle Entrate, dato che i conti della società erano pignorati a causa di inadempienze nel versamento delle imposte, senza che nessuno in Provincia chiedesse una verifica o almeno segnalasse l'anomalia? - si chiede Quero -. La giunta provinciale ritiene opportuno che la Provincia sostenga una società di cui non può ignorare le irregolarità nel pagamento delle tasse? Quali rendicontazioni ha presentato la società a fronte dei contributi ricevuti? Quali sono i rapporti attuali fra Provincia e società: sono interrotti come sembrerebbe o proseguono ancora oggi? La Provincia intende difendere la propria immagine dall'uso arbitrario fatto dalla società dello stemma provinciale nel suo sito nonostante il rapporto di sponsorizzazione fosse terminato da tempo? Perché la Provincia ha atteso un mese dalla mia interpellanza per far togliere lo stemma dal sito ignorando il possibile danno di immagine legato alle indagini che stanno interessando la società sportiva?»

«Ora che è stato fatto il primo passo verso la trasparenza con l'eliminazione dello stemma provinciale dal sito del Grifo - conclude Quero -. Mi auguro che ci sia il coraggio da parte della giunta di fare chiarezza fino in fondo su questa vicenda dai lati oscuri».

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Categorie: Politica

Provincia sotto accusa come sponsor Grifo

Mercoledi 13 Gennaio 2010 alle 18:17

Matteo Quero

Provincia di Vicenza e Arzignano Grifo? Errare è umano, perseverare è diabolico. Continuano le omissioni di Palazzo Nievo. Quero: «La Provincia non controlla, non tutela la propria immagine e ritiene normale sponsorizzare una società di cui conosce le irregolarità fiscali»

 

Matteo Quero (Pd)Vicenza - «Errare è umano, perseverare è diabolico. A quasi un mese dalla mia denuncia, lo stemma della Provincia di Vicenza compare ancora fra gli sponsor della squadra. E si scopre che la sponsorizzazione di 15mila euro del giugno 2008 non è stata versata alla società, ma all'Agenzia delle Entrate, perché la somma era stata pignorata per inadempienze fiscali della società, chiaro segnale che c'era qualcosa che non andava. Mi chiedo: si tratta solo di una lunga e sfortunata serie di disattenzioni o c'è qualcos'altro? Spero di ricevere una risposta nel prossimo consiglio».

Il consigliere provinciale di minoranza del Partito Democratico Matteo Quero torna a chiedere spiegazioni sul rapporto di sponsorizzazione fra la Provincia di Vicenza e la squadra di calcio a 5 dell'Arzignano Grifo, a circa un mese di distanza dalla prima denuncia. Il 18 dicembre scorso, infatti, Quero aveva protocollato in Provincia un'interrogazione (in allegato) in cui chiedeva di rendere conto circa i rapporti del passato fra Provincia e società sportiva, sui legami attuali, sulle misure adottate dalla Provincia per tutelarsi in caso di coinvolgimenti nella vicenda giudiziaria che interessa il presidente Andrea Ghiotto e per proteggere la propria immagine da eventuali danni.

«Ad un mese dalla mia denuncia, lo stemma della Provincia è ancora in bella mostra nel sito del Grifo nella lista degli sponsor, segno che nessuno a Palazzo Nievo si è preoccupato di chiedere ai responsabili della società di toglierlo - afferma Quero -. Ciò significa che chiunque può accreditare istituzionalmente il proprio sito con il simbolo della Provincia, a prescindere dal contenuto, senza correre il rischio di essere bloccato. Eppure mi risulta che per utilizzare i simboli istituzionali ci siano regole ferree e protocolli da seguire; ma evidentemente alla Provincia di Vicenza non interessa minimamente tutelare la propria immagine difendendola da usi arbitrari».

«Ma ancor più grave è ciò che ho scoperto in questi giorni - spiega Quero -. Dopo la prima sponsorizzazione di 15mila euro per la finale di Coppa Italia del 2007 che sembrerebbe regolare, il secondo contributo di 15mila euro per il campionato 2007-08 (decreto dirigenziale del 10 giugno 2008 n. 43064) non è stato pagato alla società sportiva, ma versato all'Agenzia delle Entrate, che aveva pignorato le entrate della società sportiva di Ghiotto per irregolarità nel pagamento delle imposte. Ma nessuno in Provincia si è sognato di segnalare l'anomalia, di bloccare l'erogazione del contributo e nemmeno di chiedere una verifica».

«Nella vicenda Provincia-Grifo è ormai evidente che c'è qualcosa di strano - conclude Quero -. Mancati controlli, sponsorizzazioni pagate all'Agenzia delle Entrate, nessun intervento per tutelare l'immagine dell'ente, omertà, mancate comunicazioni, superficialità, disattenzioni continue. Credo che i cittadini abbiano il diritto di sapere perché 30mila euro di soldi pubblici siano stati elargiti in modo così superficiale e se per il futuro la Provincia intende nuovamente finanziare società ben sapendo che quei soldi andranno a tappare i buchi dovuti al mancato pagamento delle imposte».

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Categorie: Politica, Immigrazione

Provincia e finanziamenti per integrazione

Sabato 9 Gennaio 2010 alle 05:58
Pd Provincia di Vicenza   

 

La Provincia snobba i finanziamenti regionali per l'integrazione
«Buttate centinaia di migliaia di euro. I cittadini italiani sono le prime vittime della mancata integrazione»


Matteo Quero«Oltre 200mila euro buttati nel 2009, altri 135mila rischiano di fare la stessa fine nel 2010. Delle due, l'una: o alla Provincia di Vicenza non interessa l'integrazione dei cittadini stranieri, oppure è totalmente incapace di accedere a finanziamenti già stanziati dalla Regione Veneto. In entrambi i casi, a rimetterci sono soprattutto gli italiani, perché la mancata integrazione crea problemi soprattutto a loro».
Così il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia commenta il mancato accesso ai finanziamenti regionali da parte di Palazzo Nievo. La Provincia, infatti, non ha proposto nessun progetto per l'integrazione dei cittadini stranieri per cui era possibile ottenere finanziamenti da Venezia nel 2009, e non ha ancora presentato nessun progetto per il 2010.
«Che l'integrazione dei cittadini stranieri nella vita sociale, economica e culturale del nostro Paese sia un obiettivo primario ed imprescindibile per ogni amministrazione pubblica è un fatto su cui c'è poco da discutere. Questo non è un argomento di destra o di sinistra, è solo questione di buon senso. Perché, piacciano o non piacciano, gli stranieri ci sono, ed è dovere di amministratori virtuosi favorire la miglior convivenza possibile con gli italiani - afferma il gruppo provinciale del Pd, che attraverso il consigliere Matteo Quero ha presentato un'interrogazione in Provincia per chiedere spiegazioni dell'accaduto -. In questo senso, è lodevole l'iniziativa della Regione che mette a disposizione ogni anno centinaia di migliaia di euro. Ma la Provincia di Vicenza dimostra nei fatti di non volere, o non essere in grado di ottenere quei finanziamenti».
«I Comuni vicentini fanno a gara per proporre buone pratiche per l'integrazione, con mediatori culturali, corsi di italiano per studenti e adulti, incontri e altre iniziative che colmano il gap culturale che spesso rende difficile il rispetto delle regole da parte di chi è straniero - proseguono i democratici -. Al contrario, la Provincia che avrebbe il compito di coordinare gli sforzi delle amministrazioni comunali, non fa nulla per l'integrazione degli stranieri. Probabilmente perché l'agenda politica della Provincia la scrive la Lega Nord, per cui l'integrazione degli stranieri è fumo negli occhi. Chiediamo quindi al presidente Schneck: si rende conto che ad essere danneggiati sono soprattutto gli italiani, perché sono loro a subire le conseguenze di una mancata integrazione? Esiste qualche progetto di integrazione o l'argomento è stato depennato totalmente dall'agenda della Provincia? Come intende giustificare di fronte ai cittadini il fatto che centinaia di migliaia di euro già finanziati dalla Regione non sono stati incassati? Che senso ha parlare di federalismo, quando non si riesce nemmeno ad accedere a finanziamenti già stanziati da un ente superiore?»
Dopo le critiche, il Pd provinciale offre il proprio contributo: «Ipotizzando che si sia trattato di una svista, e non di un atto premeditato, di chi dirige le operazioni in Provincia - concludono i democratici - come gruppo consiliare del Pd proponiamo di aprire un confronto su questo tema ed elaborare un progetto condiviso per l'integrazione degli stranieri e per accedere ai finanziamenti regionali necessari per realizzare il progetto. A guadagnarci saranno soprattutto gli italiani, leghisti compresi».

Matteo Quero
Pietro Maria Collareda
Mauro Beraldin
Luigi Manza
Armido Besco
Ugo Retis

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Categorie: Politica

Dubbi sui rapporti tra Grifo e Provincia

Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 17:39

Matteo Quero

Provincia di Vicenza e Arzignano Grifo? Molti dubbi sui rapporti attuali e sui contributi del passato

Lo stemma della Provincia compare fra gli sponsor nel sito della società sportiva al centro dell'attenzione della magistratura per presunte irregolarità.

 

Vicenza - Il consigliere provinciale del Pd Matteo Quero oggi ha protocollato in Provincia di Vicenza un'interpellanza per chiedere spiegazioni sui rapporti fra la Provincia di Vicenza e la società sportiva arzignanese al centro dell'attenzione mediatica dopo l'arresto del presidente Andrea Ghiotto. Dalla documentazione acquisita dal consigliere Quero in Provincia risulterebbe concluso il rapporto di sponsorizzazione di Palazzo Nievo nei confronti del Grifo, ma nel sito in internet della società (http://www.arzignano-grifo.com/) la Provincia compare ancora fra gli sponsor, fatto che potrebbe portare ad un rilevante danno di immagine per l'ente pubblico. Quero nell'interpellanza chiede spiegazioni circa i rapporti del passato fra Provincia e società sportiva, sui legami attuali e sulle misure adottate dalla Provincia per tutelarsi in caso di coinvolgimenti nella vicenda giudiziaria e per proteggere la propria immagine da eventuali danni.

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Categorie: Politica, Musica

Disco neofascista con i soldi della Regione

Venerdi 27 Novembre 2009 alle 21:27

Matteo Quero

Quero: «Strade d'Europa e Regione Veneto? Non era la prima volta. Ecco il disco neofascista»

Nel 2007 un cd che inneggia a Codreanu e alla Guardia di Ferro è stato finanziato con fondi regionali.

 

Vicenza - «Il libro sul Muro non è che la punta di un iceberg. Due anni fa con lo stesso sistema la Regione Veneto ha finanziato un cd, opera anche in quel caso dell'associazione Strade d'Europa, che inneggia esplicitamente ai simboli del neofascismo armato, con riferimenti a Codreanu e alla Guardia di Ferro».

È la clamorosa rivelazione che oggi il consigliere provinciale del Partito Democratico Matteo Quero ha portato all'attenzione dell'opinione pubblica in una conferenza stampa convocata in Provincia di Vicenza. Il cd è intitolato "Europa: il domani appartiene a noi", con un chiaro riferimento all'inno di "Azione Giovani". In copertina compaiono San Michele Arcangelo, simbolo della Guardia di Ferro, il movimento armato paramilitare e antisemita attivo in Romania negli anni '30, sotto la guida di Zelea Codreanu. A Codreanu e alla Guardia di Ferro inneggia la canzone "Santa Giovinezza Legionaria", del gruppo Decima Balder (la canzone è ascoltabile su http://www.myspace.com/decimabalder ). Il tutto corredato dai simboli istituzionali della Regione Veneto che ha finanziato l'operazione con un contributo di quasi 5.000 euro. Il cd è frutto di un concorso organizzato da Strade d'Europa, che nell'operazione aveva anche il compito di nominare la giuria autrice della selezione di brani da pubblicare.

«Grazie ad una delle tante segnalazioni arrivate da semplici cittadini - spiega Quero - è stato possibile scoprire che l'associazione Strade d'Europa, difesa a spada tratta dall'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan e dall'assessore provinciale alle politiche giovanili Andrea Pellizzari, si era già in passato distinta, e sempre con fondi pubblici della Regione Veneto, nella diffusione di messaggi di ispirazione neofascista. In quel caso anche meno "mascherati" rispetto al recente libello sul Muro di Berlino».

«Fino ad oggi Elena Donazzan ci ha raccontato di essere entrata in contatto con l'associazione perché era stata l'unica a presentare un progetto per ricordare il ventennale della caduta del Muro di Berlino, mentre in verità l'anno scorso hanno organizzato insieme un ciclo di conferenze per presentare libri come "Camicette nere" e "Orfani di Salò" - conclude Quero -. Inquietante, inoltre, il rapporto duraturo con la Regione, che nel 2007 ha finanziato con soldi pubblici un'opera che non si può che definire apologia del fascismo. Il cd nel 2007, il ciclo di conferenze nel 2008, il libro sulla caduta del Muro di Berlino nel 2009. Ci raccontano la favola di relazioni occasionali, ma qui siamo in presenza di un sistema consolidato di rapporti fra l'associazione Strade d'Europa e la regione Veneto. Continuano ad arrivarci segnalazioni e temo che le brutte sorprese non finiranno oggi»

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Categorie: Politica

Il libro sul Muro di Berlino in tribunale

Mercoledi 25 Novembre 2009 alle 19:27
Matteo Quero       

 

A confermarlo è l'autore Wolfgang Pruscha


Il professore tedesco: «Dicono di aver copiato poche righe e invece hanno saccheggiato intere pagine»
Il libro sul Muro di Berlino? Finirà in tribunale. A confermarlo è l'autore Wolfgang Pruscha, che ha visto i testi di molte delle pagine del suo sito www.viaggio-in-germania.de copiati di peso nella pubblicazione realizzata con il contributo di Regione Veneto e Provincia di Vicenza. Le dichiarazioni riportate oggi dalla stampa dell'assessore regionale Elena Donazzan e dell'assessore provinciale Andrea Pellizzari trasformano in realtà l'ipotesi di una causa per violazione del copyright da parte del professore tedesco residente in Italia (ad Altavilla Vicentina) da 25 anni.
Pruscha in questo modo smentisce l'assessore Donazzan che ieri aveva minimizzato parlando di "solo due pagine scaricate da wikipedia" (vedere il video di youtube http://www.youtube.com/watch?v=Hv7rt3YWasg al minuto 0:50)
"In questi giorni sono stato molto indeciso se fare causa o meno per la violazione del copyright che ha interessato i testi del mio sito www.viaggio-in-germania.de - commenta Wolfgang Pruscha -. Attendevo un passo indietro, il riconoscimento dell'opera di plagio, le scuse da parte dei responsabili prima di decidere il da farsi: gli autori, la Regione Veneto e la Provincia di Vicenza. Ritengo però insufficienti le scuse offerte alla stampa al solo scopo di ribadire le loro astratte ragioni. Oggi, infatti, dai giornali apprendo che sia l'assessore regionale Elena Donazzan, sia l'assessore provinciale Andrea Pellizzari si ostinano a difendere il metodo con cui è stato redatto il libretto "Europa: unita, libera, forte" e a minimizzare le loro gravi responsabilità. A questo punto non mi resta che andare in tribunale e rivolgermi ad un giudice per chiedere di essere riconosciuto come il vero autore dei testi e per ottenere un risarcimento, soprattutto per una questione di principio. Dicono di aver copiato poche righe e invece hanno saccheggiato intere pagine, tagliando le considerazioni che non si piegavano alle loro intenzioni e alla loro ideologia. Non posso fare finta di nulla di fronte a tanta arroganza".

Di seguito* il testo in cui Wolfgang Pruscha spiega dettagliatamente le sue motivazioni
Il dossier completo sul libro sui Muro di Berlino è consultabile nel sito www.matteoquero.it

*Perché chiedo un risarcimento dei danni - Wolfgang Pruscha

1) Una delle motivazioni che mi hanno spinto a mettere online, ormai più di 10 anni fa, i primi contenuti del sito www.viaggio-in-germania.de che oggi è probabilmente il più grande e più completo sito in lingua italiana sulla Germania, è stata quella di condividere con altri le mie conoscenze sulla Germania e la sua lingua, letteratura, filosofia e storia. Fin dall'inizio ho offerto ai visitatori del mio sito la possibilità di ri-pubblicare i miei testi, sia su carta che in forma digitale, ma a due condizioni: il mio esplicito permesso - vorrei poter valutare prima il contesto in cui essi verranno pubblicati - e la chiara indicazione della fonte del testo (in internet anche un apposito link). Queste condizioni sono chiaramente indicate nella "pagina del copyright" (www.viaggio-in-germania.de/contatto.html) alla quale si può accedere tramite un link inserito in tutte le pagine del sito. Oggi i miei testi si trovano, in versione intera o tramite citazioni anche consistenti, in parecchi libri, tesine scolastiche, tesi di laurea e siti internet amatoriali e professionali e di questo sono molto contento. In tutti i casi queste pubblicazioni hanno avuto il mio permesso esplicito. Finora non l'ho mai negato.


2) Un caso come quello del libro "Europa: unita, libera, forte" non mi è mai capitato in tutta la mia vita professionale. Due pagine del mio sito che riguardano la storia del Muro di Berlino (www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino.html e www.viaggio-in-germania.de/muro-berlino2.html ) sono state quasi interamente copiate (nel libro "Europa: unita, libera, forte" questi testi miei occupano circa 4-5 pagine) - senza chiedermi il permesso e senza che ci sia la minima indicazione della fonte. E questo non in un fascicolo amatoriale distribuito tra quattro amici, ma in un libro finanziato dalla regione Veneto con 15.000 Euro, accompagnato da una benevole introduzione dell'Assessore regionale dell'Istruzione, Formazione e di Lavoro e distribuito poi in tutte le scuole medie della provincia di Vicenza. Sono rimasto malissimo per l'evidente e piuttosto sfacciata violazione dei diritti d'autore, dal fatto che i curatori del libro hanno avuto, con l'aiuto dei miei testi, un non indifferente vantaggio economico e anche amareggiato dal fatto che questo reato - perché qui non si tratta di un problema di galateo informatico, ma proprio di un reato - porta la benedizione di un assessore regionale. E come se non bastasse, si tratta proprio dell'Assessore all'Istruzione che, secondo me, avrebbe invece l'obbligo di impedire che cose del genere vengano distribuite nelle scuole.

3) Gli autori del libro hanno poi inserito il mio testo in un contesto politico di estrema destra, per me aberrante, falsificando così lo spirito del mio testo. Vorrei mettere ben chiaro che, anche se gli autori mi avessero chiesto il permesso di pubblicazione, non gliel'avrei mai dato! Ho scoperto anche che, durante la copia, hanno escluso dal mio testo un paragrafo che evidentemente non era compatibile con la loro ideologia politica. Il fatto che gli autori hanno letto il mio testo molto attentamente prima di metterlo nel loro libro è testimoniato anche dal fatto che in almeno un caso hanno corretto stilisticamente una espressione mia che, visto che non sono di madrelingua italiana, era effettivamente poco corretta. Quindi, il loro modo di copiare non può essere considerato frutto di superficialità o di inesperienza giovanile; quando hanno setacciato il mio testo per correttezza stilistica e "compatibilità ideologica" devono invece aver agito ben sapendo cosa stavano facendo.


4) Il mio sito www.viaggio-in-germania.de è online da circa 11 anni, ha più di 1.000 pagine e conta mediamente ogni mese tra 200.000 e 220.000 visitatori (le statistiche sono pubbliche). È un sito molto conosciuto e stimato per la completezza delle informazioni e, per quanto riguarda la sua parte storica, per l'approfondimento e la imparzialità dell'esposizione degli argomenti. Questo significa per me, come webmaster, un continuo impegno di aggiornamento e di miglioramento dei contenuti e un lavoro costante per mantenere alto il livello dei servizi offerti.

Quando ho visto il mio testo inserito in un contesto politico-ideologico che è l'opposto di quello che i miei lettori conoscono e ormai si aspettano da me ho capito che da questa faccenda viene lesionata anche la mia reputazione e quella del sito che costituisce una parte essenziale del mio lavoro . Ho un'immagine da difendere e non posso permettermi che si sappia in giro che testi storici scritti da me vengano distribuiti nelle scuole in un contesto politico di estrema destra, in più in un libro di bassissima qualità editoriale, visto che la stragrande maggioranza delle pagine sono frutto di violazione dei diritti di vari autori e non contengono nessuna indicazione delle fonti e nessuna bibliografia. Il mio non è un sito amatoriale messo in internet per passatempo, ma è espressione della professionalità che in tutti questi anni ho acquisito. Anche sotto questo punto di vista mi sento danneggiato dalla pubblicazione e dalla distribuzione del libro "Europa: unita, libera, forte".

 

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Categorie: Politica

Caso Donazzan: diversi i brani clonati

Martedi 24 Novembre 2009 alle 13:10

Matteo Quero

Caso Donazzan. Diversi brani "clonati" da un libro di Sergio Romano nella lista dei copia-incolla

Arriva anche la segnalazione di un altro curioso caso di copia-incolla dal celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti al Muro

 

Alcune pagine di Sergio Romano entrano nella lista delle copiature da parte degli autori del libro "Europa: unita, libera, forte", promosso dall'assessore all'istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan, finanziato con contributi regionali e distribuito in tutte le scuole del Vicentino dalla Provincia di Vicenza. Una nuova tegola sugli autori (ma soprattutto sui promotori, Regione Veneto e Provincia di Vicenza) dell'opera che sta creando grandi polemiche dopo la denuncia del consigliere provinciale del Pd Matteo Quero.

«Inizialmente pensavamo si trattasse di un copia-incolla da una recensione di un libro di Sergio Romano - spiega Matteo Quero -. Ma un lettore del mio blog www.matteoquero.it, dove abbiamo lanciato il concorso "Trova anche tu il tuo copia-incolla", ci ha segnalato che ad essere copiate erano state proprio le parole di Romano dalle pagine 147, 156, 162 e 163 del libro "Europa, storia di un'idea" edito da Longanesi nel 2004».

La documentazione sul caso di copia-incolla da Sergio Romano è disponibile nella pagina web http://www.matteoquero.it/?p=475

«A rischio di diventare noioso - prosegue Quero -. Ripeto la domanda all'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan, promotrice del libretto "Europa: unita, libera, forte", che ancora non ha risposto: era a conoscenza dei (sempre più numerosi) copia-incolla privi di citazioni delle fonti?»

«Quello dei copia incolla sembra ormai un'abitudine dei "Ragazzi del Muretto", citando la serie televisiva della Rai degli anni '90, sostenuti dall'assessore Donazzan - conclude Quero -. Un altro lettore ci ha segnalato infatti un gustoso copia-incolla, legato alla presentazione del libretto in Provincia, rigorosamente anche in questo caso privo di citazione della fonte. Protagonista è il presidente di strade d'Europa Michele Bonanno che si è appropriato di parte del celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti al Muro, a quanto si apprende dallo stesso comunicato stampa della Provincia di Vicenza del 9 novembre scorso".

La documentazione sul caso di copia-incolla da John Fitzgerald Kennedy è disponibile nella pagina web http://www.matteoquero.it/?p=475

Oggi il caso Donazzan è arrivato all'attenzione dei media nazionali: oggi al libretto "Europa:unita, libera forte" dedica ampio spazio Il Riformista a pagina 15 dal titolo "Quindicimila euro per saccheggiare l'89 su Internet".

Il dossier completo sul caso Donazzan è visibile nella pagina web: http://www.matteoquero.it/?p=322

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Categorie: Politica

Muro di Berlino, il vero autore protesta

Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:38

Matteo Quero

Il vero autore dei testi protesta per i copia-incolla nel libro della Regione Veneto

Dal sito www.viaggio-in-germania.de "clonate" diverse pagine finite nell'opera promossa dall'assessore Donazzan

 

Vicenza - La violazione del copyright operata dagli autori del libretto "Europa: unita, libera, forte", promosso dall'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan e distribuito nelle scuole del Vicentino dalla Provincia di Vicenza, rischia di finire in tribunale.

Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico, che ha scoperto e denunciato l'opera di copia-incolla, racconta: «Dopo la nostra denuncia dei giorni scorsi dei massicci copia-incolla, ci ha scritto l'autore dei testi del sito www.viaggio-in-germania.de, letteralmente "saccheggiato" da chi ha scritto il libretto per la Regione Veneto e per la Provincia di Vicenza".

L'autore si chiama Wolfgang Pruscha, è tedesco e vive ad Altavilla Vicentina. Vive in Italia da 25 anni, è un libero professionista che lavora come insegnante di tedesco e gestore di vari siti internet per cui cura anche la redazione di testi. In una e-mail inviata oggi a [email protected] scrive: "Sono Wolfgang Pruscha, autore del testo sulla storia del Muro di Berlino. Il Sig. Andrea Guglielmi ha copiato testi miei (per ca. 5 pagine del suo libricino e cioè: parzialmente nelle pagine 12 e 13 e quasi completamente nelle pagine 14-17). In ogni pagina del mio sito c'è un link alla "Pagina del copyright" (http://www.viaggio-in-germania.de/contatto.html) dove ho scritto: "Tutti i testi di viaggio-in-germania.de sono stati scritti da Wolfgang Pruscha, salvo i casi in cui non sia esplicitamente indicato un altro autore. La riproduzione dei testi in forma digitale o cartacea è permessa, ma solo dopo esplicito permesso del webmaster. Ogni riproduzione di un testo deve recare la seguente indicazione di copyright: © Wolfgang Pruscha - www.viaggio-in-germania.de . Quindi, il Sig. Guglielmi avrebbe dovuto sapere cosa doveva fare".

Il signor Pruscha segnala che sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali per ottenere un risarcimento.

«Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi - commenta Matteo Quero -. Lo avevo previsto in conferenza stampa qualche giorno fa, quando ho denunciato l'opera di copia-incolla: se si faranno vivi i reali autori dei testi, i già alti costi della pubblicazione aumenteranno. E pensare che nel sito del signor Pruscha c'è scritto chiaro e tondo che la riproduzione dei testi è consentita citando la fonte e chiedendo l'autorizzazione».

«Ripropongo quindi ancora una volta la domanda all'assessore Elena Donazzan, che non ha ancora risposto: sapeva che quel testo era un collage di testi presi da internet senza citare le fonti? - conclude Quero -. E mi domando: in caso di azioni legali chi pagherà? La Regione Veneto? La Provincia di Vicenza? L'"autore" dell'opera?».

 

Il dossier completo sulla vicenda è visibile all'indirizzo: http://www.matteoquero.it/?p=322

 

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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