Wikipedia, il Muro e l'arte del copia e incolla
Venerdi 20 Novembre 2009 alle 17:53È decisamente il caso politico del momento. L'Ipab e il crac Ristocenter? La privatizzazione dell'acqua? La delibera sul Pat da ritoccare? Macché. Parliamo ovviamente del libro commemorativo sulla caduta del Muro di Berlino "Europa: unita, libera, forte", scritto da un giovane vicentino (Andrea Guglielmi, dell'Associazione Strade d'Europa), sponsorizzato dall'assessorato regionale alla formazione guidato da Elena Donazzan, e distribuito in tutte le scuole superiori del territorio sotto la regia dell'assessorato provinciale alle politiche giovanili di Andrea Pellizzari. Neanche il tempo di arrivare sui banchi degli alunni che i professori del Rossi hanno preso carta e penna per inviare alla Donazzan una lettera aperta con precise critiche nei confronti di un'operazione che, a loro dire, mostrava evidenti lacune di metodo (la scelta di affidarsi ad un'associazione politicamente connotata), di valenza didattica (un autore non ancora laureato) e di merito (varie affermazioni marcatamente ideologiche). Il giorno dopo, altrettanto pronta, la replica dell'assessore Donazzan: "Il livore ideologico di certi docenti è la morte dell'insegnamento libero, perciò alla lettera rispondo: chi se ne frega" (Corriere del Veneto di giovedì 19 novembre).
Continua a leggereQuero sul piatto di stabilità
Giovedi 29 Ottobre 2009 alle 20:02Matteo Quero
OLTRE LA CRISI: SBLOCCHIAMO IL PATTO DI STABILITA'
La situazione delle piccole e medie imprese del Nord è sempre più difficile, in molti casi disperata. Ma, mentre la locomotiva che fino ad ora ha trascinato l'economia italiana rallenta pericolosamente, chi dovrebbe aiutarla a ritrovare slancio, non fa nulla.
Ogni giorno chiudono decine di piccole imprese con il loro patrimonio di know how che le ha rese protagoniste nel mondo, costrette a lasciare a casa i propri lavoratori che in molti casi in quelle imprese sono cresciuti come in una famiglia. A Vicenza accade nel settore orafo, nella concia, nel tessile, nell'edilizia, ma anche in molti altri settori.
Lo stato di crisi delle piccole e medie aziende del Nord è diventato argomento di dibattito quotidiano anche sulle testate giornalistiche nazionali, che ultimamente dedicano ampio spazio al tema dopo averlo a lungo tenuto chiuso in un cassetto. Soprattutto perché ad aver perso la pazienza per l'immobilismo del Governo sono molti imprenditori che votano Lega e Pdl.
Ma nulla si muove. Le soluzioni proposte per aiutare l'economia fino ad ora sono deludenti: incentivi alla Fiat, ri-nascita della Banca del Mezzogiorno per le piccole e medie imprese del Sud (mentre per quelle del Nord è sempre notte fonda) annunci di mega opere pubbliche come il ponte di Messina.
Altrove, cito la Germania di Angela Merkel, si sta facendo molto per combattere la crisi, con tagli fiscali alle famiglie ma soprattutto alle piccole imprese. In Italia, invece, assistiamo al deprimente spettacolo delle bordate di Silvio Berlusconi che annuncia l'eliminazione dell'Irap, smentite dal suo stesso ministro dell'Economia Giulio Tremonti che gli fa presente che non c'è la copertura economica per farlo. Un giochetto delle parti che non porta a nessun risultato.
E perché non cominciare, invece, da un provvedimento semplice quanto efficace, che aiuterebbe sia le casse degli Enti Locali (Comuni e Province) che la ripresa dell'economia? Parlo della revisione del patto di stabilità , vincolo che sta bloccando gli investimenti degli Enti Locali, in particolare di quelli virtuosi. Il paradosso è che tali Enti, che hanno i soldi, non possono spenderli (vedi Provincia di Vicenza) anche se i conti sono in ordine, e non possono quindi pagare le imprese che hanno effettuato lavori pubblici. Oltre, a non poter dare il via a nuovi appalti. Basterebbe che lo Stato allentasse i vincoli del passo di stabilità per ottenere i classici "due piccioni con una fava", un volano per la ripresa dell'economia e una soluzione per consentire agli Enti Locali di uscire dall'impasse. Altrimenti, la situazione non potrà che peggiorare, con Province e Comuni sempre più bloccati e imprese sempre più in crisi.
Matteo Quero
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Matteo Quero su Bandiera, Inno e Unità
Venerdi 21 Agosto 2009 alle 15:21Matteo Quero. 21 agosto 2009Â Â Â
Il consigliere provinciale Matteo Quero ha presentato stamattina un'interrogazione al Presidente della Provincia di Vicenza, in merito alle dichiarazioni di questi giorni della Lega Nord contro la Bandiera, l'Inno di Mameli e la stessa Unità Nazionale.
Ecco il testo integrale dell'interrogazione
Al Signor Presidente della Provincia
Al Signor Presidente del Consiglio Provinciale
Oggetto: INTERROGAZIONE PER CONOSCERE LA POSIZIONE DEL PRESIDENTE ATTILIO SCHNECK SULLE DICHIRAZIONI DELLA LEGA NORD CONTRO I FESTEGGIAMENTI PER L'UNITA' D'ITALIA, IL TRICOLORE E L'INNO NAZIONALE
Il sottoscritto Consigliere MATTEO QUERO del gruppo PARTITO DEMOCRATICO,
PREMESSO
Che le cronache dei giornali hanno recentemente riportato le dichiarazioni del segretario regionale della Lega Nord Gian Paolo Gobbo contro i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e in precedenza durante tutto il periodo estivo le dichiarazioni di Umberto Bossi e di altri esponenti leghisti contro l'Unità d'Italia, il Tricolore e l'inno nazionale;
Che le dichiarazioni dei vari esponenti leghisti offendono il sacrificio degli italiani, dei veneti e dei vicentini che sono morti in battaglia nelle guerre risorgimentali e nella Prima guerra mondiale, considerata dalla storiografia il compimento del periodo risorgimentale;
CONSIDERATO
Che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'ex Presidente Carlo Azeglio Ciampi hanno preso posizione in favore dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia;
Che il presidente Attilio Schneck è un esponente di rilievo del partito della Lega Nord, partito che ripetutamente ha offeso con le esternazioni dei suoi esponenti di maggior rilievo l'Unità d'Italia e il sacrificio degli italiani, veneti e vicentini che si sono sacrificati in battaglia;
Che nello stemma della Provincia di Vicenza da lui presieduta sono raffigurati i quattro ossari del Pasubio, del Cimone, di Asiago e del Monte Grappa a testimoniare il ricordo di chi ha perso la vita per l'Italia;
TUTTO CIO' PREMESSO IL SOTTOSCRITTO CONSIGLIERE
INTERROGA IL SIGNOR PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PER CONOSCERE
1. La sua posizione in merito alle dichiarazioni contro l'Unità d'Italia, il Tricolore e l'inno nazionale del segretario regionale della Lega Nord Gian Paolo Gobbo, di Umberto Bossi e degli altri esponenti leghisti;
2. Se in merito a queste esternazioni il presidente Schneck ha preso le distanze o intende farlo per rispetto del sacrificio dei molti italiani, veneti e vicentini morti in battaglia; e per rispetto della stessa Provincia che nel suo stemma ricorda quel sacrificio, offeso dalle dichiarazioni dei vari esponenti della Lega Nord;
In attesa di poterne discutere in Consiglio Provinciale, invio distinti saluti.
Vicenza, 21 agosto 2009
M. QUERO
Consigliere Provinciale
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