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Quero sul piatto di stabilità

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 29 Ottobre 2009 alle 20:02 | non commentabile

Matteo Quero

OLTRE LA CRISI: SBLOCCHIAMO IL PATTO DI STABILITA'

La situazione delle piccole e medie imprese del Nord è sempre più difficile, in molti casi disperata. Ma, mentre la locomotiva che fino ad ora ha trascinato l'economia italiana rallenta pericolosamente, chi dovrebbe aiutarla a ritrovare slancio, non fa nulla.

Ogni giorno chiudono decine di piccole imprese con il loro patrimonio di know how che le ha rese protagoniste nel mondo, costrette a lasciare a casa i propri lavoratori che in molti casi in quelle imprese sono cresciuti come in una famiglia. A Vicenza accade nel settore orafo, nella concia, nel tessile, nell'edilizia, ma anche in molti altri settori.

Lo stato di crisi delle piccole e medie aziende del Nord è diventato argomento di dibattito quotidiano anche sulle testate giornalistiche nazionali, che ultimamente dedicano ampio spazio al tema dopo averlo a lungo tenuto chiuso in un cassetto. Soprattutto perché ad aver perso la pazienza per l'immobilismo del Governo sono molti imprenditori che votano Lega e Pdl.

Ma nulla si muove. Le soluzioni proposte per aiutare l'economia fino ad ora sono deludenti: incentivi alla Fiat, ri-nascita della Banca del Mezzogiorno per le piccole e medie imprese del Sud (mentre per quelle del Nord è sempre notte fonda) annunci di mega opere pubbliche come il ponte di Messina.

Altrove, cito la Germania di Angela Merkel, si sta facendo molto per combattere la crisi, con tagli fiscali alle famiglie ma soprattutto alle piccole imprese. In Italia, invece, assistiamo al deprimente spettacolo delle bordate di Silvio Berlusconi che annuncia l'eliminazione dell'Irap, smentite dal suo stesso ministro dell'Economia Giulio Tremonti che gli fa presente che non c'è la copertura economica per farlo. Un giochetto delle parti che non porta a nessun risultato.

E perché non cominciare, invece, da un provvedimento semplice quanto efficace, che aiuterebbe sia le casse degli Enti Locali (Comuni e Province) che la ripresa dell'economia? Parlo della revisione del patto di stabilità, vincolo che sta bloccando gli investimenti degli Enti Locali, in particolare di quelli virtuosi. Il paradosso è che tali Enti, che hanno i soldi, non possono spenderli (vedi Provincia di Vicenza) anche se i conti sono in ordine, e non possono quindi pagare le imprese che hanno effettuato lavori pubblici. Oltre, a non poter dare il via a nuovi appalti. Basterebbe che lo Stato allentasse i vincoli del passo di stabilità per ottenere i classici "due piccioni con una fava", un volano per la ripresa dell'economia e una soluzione per consentire agli Enti Locali di uscire dall'impasse. Altrimenti, la situazione non potrà che peggiorare, con Province e Comuni sempre più bloccati e imprese sempre più in crisi.

Matteo Quero

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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