Riceviamo da Giorgio Langella (PdCI - Vicenza) e Luc Thibault (USB - Vicenza) e pubblichiamo
Finalmente la stampa nazionale sembra voler scrivere qualcosa di più che semplici e scarne notizie sul caso della Marlane-Marzotto. Oggi, infatti, si può leggere a pag. 42 de "il Venerdì" (inserto de La Repubblica) un articolo dal titolo "Una fabbrica, morti, veleni e misteri. C'è del marcio in Calabria". Finalmente, mentre si avvicina la sentenza di primo grado al processo in corso presso il tribunale di Paola, uno spiraglio di luce squarcia la nebbia mediatica che grava sulla vicenda della fabbrica veneto-calabrese.
Uno strano silenzio. È quello che è stato registrato sul caso Marlane a Vicenza e provincia, storicamente roccaforte del Gruppo Marzotto, proprietario dell'ex fabbrica tessile di Praia a Mare. Ne abbiamo parlato con Giovanni Coviello, direttore di Vincenza Più media locale che ha seguito passo dopo passo lo svolgersi del processo.
Il processo Marlane Marzotto, che si sta svolgendo presso il tribunale di Paola, sta arrivando a conclusione. Nei giorni scorsi, venerdì e sabato, ci sono state le requisitorie degli avvocati delle parti civili. Hanno chiesto la conferma delle condanne richieste dai pubblici ministeri.
Ho aspettato qualche giorno. Ho letto articoli su vari giornali a diffusione locale o nazionale sulla vicenda. Mi riferisco al processo in corso al tribunale di Paola, in Calabria, per quanto è accaduto alla Marlane Marzotto di Praia a Mare. Del resto, mi sono detto, come si può non prestare attenzione a una notizia di questo genere con condanne pesanti richieste dai PM e dal procuratore capo nei confronti dei massimi dirigenti e proprietari della Marzotto e della Marlane?
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Processo Marlane Marzotto chieste condanne per 61 anni di carcere. Ieri i Pubblici ministeri, Maria Camodeca e Linda Gambassi hanno fatto la requisitoria, durata circa otto ore chiedendo pene che variano dai tre ai dieci anni. Quella più alta è stata chiesta per l'ex sindaco di Praia a Mare, Carlo Lomonaco. Per il "patron" della fabbrica, l'industriale Pietro Marzotto, l'accusa chiede la reclusione a sei anni. All'inizio dell'udienza è intervenuto anche il procuratore capo, Bruno Giordano (nella foto l'aula del Processo Marlane al tribunale di Paola, Cz).
Domani, 28 giugno inizia il contro semestre europeo con una manifestazione a Roma. Per l'occasione PdCi e USB di Vicenza lanciano un appello richiamando l'attenzione sul silenzio che avvolge il processo Marlane-Marzotto e quanto è successo nello stabilimento di Praia a Mare. La recente perizia sembra confermare una relazione tra condizioni di lavoro e malattie e decessi che hanno colpito i lavoratori della Marlane. L'appello dovrebbe essere letto domani dal palco della manifestazione come esempio delle condizioni di lavoro che anche nella "ricca", "civile" e "austera" Europa i lavoratori devono subire.
Partito dei Comunisti Italiani Vicenza - I risultati della "superperizia" dei tecnici presentata al processo Marlane-Marzotto che si sta svolgendo a Paola, evidenziano come nello stabilimento calabrese ci sia stata una tragedia del lavoro di enormi dimensioni. Una tragedia che ha colpito i lavoratori, le loro famiglie e i cittadini di Praia a Mare ma che è esemplificativa di un modello di sviluppo disumano.
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Riceviamo da Francesco Cirillo e pubblichiamo - Se ce ne fosse stato ancora bisogno, dopo le altre perizie lette precedentemente nel Tribunale di Paola, la superperizia, presentata il 6 giugno scorso, ordinata dal Presidente Introcaso ha nuovamente e tragicamente riconfermato la presenza dei veleni dentro e fuori la fabbrica Marlane-Marzotto di Praia a Mare che hanno provocato le morti degli operai.
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Riceviamo da Giorgio Langella e pubblichiamo - Ieri, venerdì 2 maggio 2014, al processo Marlane-Marzotto è stato sentito Gaetano Marzotto (foto), in qualità di testimone della difesa. Dalle dichiarazioni dell'avvocato Giuseppe Bartolo Senatore (legale di parte civile per lo SLAI-COBAS), il rampollo della famiglia Marzotto si è trincerato dietro molti “non so†e “non ricordoâ€, affermando che il consiglio di amministrazione si occupava solo dell'aspetto economico e strategico dello stabilimento di Praia a Mare.
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Riceviamo dai cittadini de Il Comitato per le bonifiche dei terreni, dei fiumi e dei mari della Calabria e pubblichiamo - Il Comitato per le bonifiche invita tutti i cittadini,i lavoratori, i precari, gli ammalati di tumore, ad essere presenti davanti la fabbrica della Marlane a Praia a Mare giovedì Primo Maggio alle ore 9. Da lì poi si proseguirà in corteo per il Comune dove nella sala consiliare si terrà un dibattito sui problemi della salute, del lavoro e del rispetto dell'ambiente. La manifestazione è stata organizzata dalla CGIL e vede la nostra completa partecipazione.
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