Pubblicato il 30 dicembre 2011, aggiornato il 6 maggio 2017. «Mentre stamattina (30 dicembre 2011) sta per iniziare e, speriamo, per proseguirel'infinita prima udienzaal Tribunale di Paola (Cs) del processo per gli oltre 100 morti della Marlane Marzotto, pubblichiamo qui il link alla trasmissione Crash di Rai 3, l'unica di fatto a livello nazionale che, sia pure in ore notturne, ha pubblicato un servizio approfondito sulla tragedia che ad oggi non trova non solo i responsabili ma neanche chi voglia sottoporsi al giusto esame di un tribunale». Così scrivevamo il 30 dicembre linkando all'unica trasmissione dedicata al livello nazionale al dramma della Marlane Marzotto. Ma quel link porta nel nulla dell'archivio (cancellato?) di Rai 3, per cui eccovi il video caricato e salvato su Youtube. Per non dimenticare anche quello che viene censurato!...
Dal nostro corrispondente a Praia a Mare. Dell'eventualità che dalla procura di Paola, in provincia di Cosenza, si volesse rimettere mano al procedimento per le morti bianche delle tute blu della Marlane Marzotto di Praia a Mare e all'inquinamento dell'area industriale a pochi metri dal Mar Tirreno si era iniziato a parlare a luglio dell'anno scorso (nella foto ritrovamenti di rifiuti tossici nell'area, ndr). Ma la voce circolava già durante il processo di primo grado alla proprietà e ai dirigenti della fabbrica tessile chiusa nel 2004, tra cui Pietro Marzotto presidente del gruppo vicentino dal 1982 al 1998. Nei corridoi e nelle aule del tribunale di Paola, infatti, da più parti si sussurrava di un nuovo elenco di potenziali parti civili. Del resto non è mai stato un mistero che gli ex operai hanno continuato a morire. Anno dopo anno.
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Praia a Mare. Nuovi accertamenti sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Paola nei terreni dell'ex area industriale Marlane Marzotto di Praia a Mare. Sul posto ci sono i carabinieri del Nucleo operativo ecologico calabrese e vigili del fuoco. Gli accertamenti sono in corso in questi istanti nell'ex area industriale Marlane Marzotto di Praia a Mare. Al momento null'altro trapela sulla vicenda. Da quanto è a nostra conoscenza, delle indagini sarebbe stato incaricato il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri presente sul posto in qualità di polizia giudiziaria. Oltre agli uomini del Noe calabrese, sono presenti i carabinieri della stazione di Praia a Mare, i vigili del fuoco, la polizia locale e personale comunale.
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Ciao direttore, ho letto il tuo articolo: "Matteo Marzotto siede con Achille Variati per celebrare l'ultimo flop vicentino, quello della vendita della Fiera di Vicenza. La maggioranza impedisce la discussione su fatti e scelte. Noi abbiamo conati di vomito. E voi?". Molto bene! Lo condivido in pieno. Il disgusto che provo di fronte a questi personaggi che non provano mai vergogna è, come sai, massimo. Mi basta pensare a quello che è successo alla Marlane Marzotto (dove il Matteo non c'entra, forse, ma i Marzotto sì ... Ricordi il "noi pensiamo al nostro denaro" di Gaetano Marzotto?) per ricordare l'assordante silenzio che ha coperto a Vicenza le nostre povere urla per far conoscere la vicenda. I protagonisti sono sempre gli stessi: chi ha il potere (o presume di averlo) che copre, insabbia, aiuta gli amici, chiude gli occhi di fronte a fatti, atti e personaggi infausti. Potremo cambiare qualcosa? Difficile e faticoso, ma tentare ci costa infinitamente meno (per la nostra integrità morale e intellettuale) che girare la testa dall'altra parte e adeguarsi alla "normalità " che ci vogliono imporre.
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L'articolo di Andrea Polizzo che potete leggere a seguire dopo averlo già pubblicato alle ore 13.27 lo aggiorniamo ora con il commento del nostro "contributor" di sinistra Giorgio Langella
Vengo a conoscenza che l'udienza del processo d'appello "Marlane-Marzotto" del 12 ottobre è stata rinviata al 25 novembre. Il reato di rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro andrà in prescrizione a fine ottobre (nei mesi scorsi la stessa sorte era toccata al reato di omicidio colposo). Gli imputati saranno, quindi, "assolti" anche per questo reato. Resterà da giudicare soltanto il reato di disastro ambientale.Â
Caro direttore, la situazione della sicurezza nei luoghi di lavoro è drammatica. Così come l'indifferenza. Anche tu e noi l'abbiamo provata sulla nostra pelle durante durante la campagna di informazione per la strage di lavoratori alla Marlane Marzotto. Oggi ci si batte il petto per i lavoratori morti all'ILVA, a Piacenza, a Roma, a Trieste. Ma ogni giorno è la stessa storia. Ormai i lavoratori sono considerati ingranaggi e le conquiste ottenute con la lotta sono dimenticate.Dobbiamo riprendere in mano seriamente la questione delle condizioni del lavoro (dalla sicurezza ai diritti negati). Lo dobbiamo fare direttamente, senza aspettare che sia "il sindacato" a farlo. La questione, oltre che di civiltà è politica. Incalziamo la sinistra (se esiste ancora) e la cosiddetta "società civile", così attente ai diritti civili individuali, a operare in questa direzione. Anche la campagna referendaria per il NO alla riforma costituzionale può essere un modo di ricominciare a lottare per condizioni di lavoro più umane. Quelle che sono garantite da una Costituzione bellissima che governo, confindustria, JP Morgan, banchieri vari, USA ecc. vorrebberro stravolgere con una riforma orrenda nella forma e nei contenuti.
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Praia a Mare, 2 luglio 2016. Il procuratore capo della Procura di Paola Bruno Giordano ordina nuovi sopralluoghi sui terreni della Marlane Marzotto e invia una squadra dei Vigili del fuoco per sondare i terreni e fare nuove analisi. Il Procuratore capo Giordano ha sentito nuove testimonianze su quanto avvenuto alla Marlane e per questo nonostante un processo d'appello in corso a Catanzaro (prossima udienza il 6 luglio prossimo), nonostante un'assoluzione di tutti i 12 imputati in primo grado a Paola, ne ordina una nuova perizia sperando nell'apertura di una nuova inchiesta. Noi del Comitato, in tempi non sospetti consegnammo alla Pm Lauri, allora titolare del processo prima di essere trasferita, una videointervista che il giornalista Francesco Cirillo e l'ex operaio della fabbrica Luigi Pacchiano fecero all'ex operaio Francesco De Palma. Nella video intervista de Palma, nel frattempo deceduto, spiegò come avveniva l'interramento dei rifiuti tossici.
Riceviamo da Giorgio Langella, PCdI Vicenza, e pubblichiamo Come volevasi dimostrare. Vogliamo portare a conoscenza dell'opinione pubblica che il processo d'appello sui fatti Marlane-Marzotto (i capi di imputazione comprendono l'omicidio colposo di decine di operai e il disastro ambientale) inizia con un rinvio. Quando il 4 maggio scorso scrivevamo: “Il prossimo 16 maggio dovrebbe iniziare il processo di appello che potrebbe rendere finalmente giustizia alle oltre 100 vittime della "fabbrica dei veleni".
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Oggi, per la prima volta, la carovana del Giro d'Italia si è fermata a Praia a Mare. Praia a Mare mi ricorda la Marlane-Marzotto. Ho cercato, tra le notizie sportive, qualcosa relativo a quanto è successo là , alle decine di persone che lavoravano in quello stabilimento tessile e che sono morte di tumore. Non ho trovato niente. Eppure, quella avvenuta nella fabbrica calabrese, è una delle tragedie del lavoro più gravi avvenute nel nostro paese. Qualcosa che dovrebbe risvegliare le coscienze di ognuno. E, invece, niente, neppure un flebile accenno. Le vittime della Marlane sono morte in silenzio, un poco alla volta, senza “fare notiziaâ€. E continuano a morire cancellate da un'indifferenza talmente simile all'omertà da sfiorare la complicità .
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