Pubblicato alle 14.34, aggiornato alle 18.17. A seguito della richiesta danni (100 milioni) da parte della MITENI di Trissino nei confronti delle Istituzioni (fatto negato dall'azienda in "Pfas, Miteni: "con il ricorso al Tar del Veneto non stiamo chiedendo soldi a nessuno, vogliamo abbreviare i tempi e ridurre i costi della bonifica", ndr), le Mamme NoPfas nella nota che pubblichiamo intendono manifestare sconcerto e disappunto organizzando una dimostrazione concreta di solidarietà . È ora di finirla di farci prendere in giro dalle solite mosse... "Un aiuto alla Miteni: secchi, cariole e... torte". Non ci stiamo! Le Mamme NoPfas non possono permettere che Miteni subisca danni economici e seri disagi per lo smaltimento dei rifiuti dei carotaggi.
Continua a leggere
Ricordate la nostra richiesta di organizzare entro il 31 gennaio 2018 un tavolo di confronto per trovare un soluzione congiunta sul problema del nuovo sistema acquedottistico che abbiamo richiesto tra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente, Cipe e Veneto Acque alla presenza delle Mamme No Pfas? Pubblichiamo la risposta tempestiva della Regione Veneto che conferma la propria disponibilità e che ringraziamo... ora attendiamo fiduciosi un riscontro dagli altri soggetti coinvolti.
Mamme No Pfas, genitori attivi - zone contaminateÂ
L'associazione Mamme No Pfas in rappresentanza delle tre province di Vicenza, Verona e Padova della cosiddetta "zona rossa" contaminata da Pfas nell'acqua hanno incontrato ieri 10 dicembre il candidato premier pentastellato Luigi Di Maio insieme a consiglieri regionali Jacopo Berti e Manuel Brusco e comunali del M5S a Montecchio Maggiore. Le mamme hanno spiegato come è nato il loro gruppo, in seguito all'esito dello screening del sangue dei loro figli che ha destato grande preoccupazioni. La quantità di Pfoa per millilitro di sangue è risultata fino a 40 volte il limite previsto.
Continua a leggere
Il candidato premier del Movimento 5 StelleLuigi Di Maio è stato protagonista di diversi incontri con le associazioni del territorio veneto, affiancato dai consiglieri regionali e da alcuni parlamentari. La giornata di oggi 10 dicembre è iniziata a San Bonifacio, provincia di Verona, dove hanno ascoltato cittadini e comitati contrari alla grande opera TAV Verona-Padova. Successivamente hanno raggiunto un cantiere della Strada Pedemontana Veneta a Castelgomberto, in provincia di Vicenza, per incontrare le associazioni contro l'opera. Poi il premier ha incontrato i movimenti No Pfas a Montecchio Maggiore e a Treviso i risparmiatori truffati.
Continua a leggere
Pubblicato alle 12.55, aggiornato alle 14.27 con video e alle 15.40 con nota finale che premettiamo alla notizia iniziale. Dopo ore di attesa di un incontro promesso, la delegazione di tre rappresentanti di Mamme NO PFAS, attivisti della Climate Defense Units e Greenpeace non è stata ricevuta dal Consiglio Regionale del Veneto. Si è conclusa così l'azione davanti alla sede del Consiglio Regionale del Veneto a Palazzo Ferro Fini, per protestare contro il grave inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) che interessa un'ampia area del Veneto compresa tra le province di Vicenza, Verona e Padova.
"Di gravità inaudita quanto si legge in una nota secondo cui la Regione Veneto avrebbe mandato al ministero solo "idee progettuali" prive di piano finanziario. O tale affermazione è non corretta oppure qualcuno sta nascondendo delle carte." L'assessore regionale all'ambiente Gianpaolo Bottacin risponde duramente alle affermazioni contenute in un comunicato stampa diffuso dopo l'incontro di ieri a Roma presso la sede del Ministero dell'Ambiente di una delegazione di Mamme No Pfas con il Ministro Gian Luca Galletti, affiancato dalla Dr.ssa Gaia Checcucci Direttore Generale Salvaguardia Territorio e Acque e dall'Ing. Gigliani Dirigente Divisione Risorse Idriche.
Continua a leggere
Abbiamo ricevuto in redazione questa mattina un comunicato congiunto dei comitati Mamme No Pfas, Genitori Attivi zona rossa e del coordinamento Acqua libera dai Pfas. Pronta è stata la risposta dell'azienda Miteni SpA, che era stata chiamata in causa. Ma iniziamo con le accuse rivolte dai primi: "Abbiamo toccato un nervo scoperto! La caratterizzazione del sito Miteni è ancora in alto mare. I carotaggi effettuati fino ad ora non sono sufficienti. Ribadiamo che è necessario scandagliare il sito con prelievi fatti su una maglia con lato non inferiore a 10 ml. x 10 ml., e pretendiamo come cittadini avvelenati , che ciò venga fatto a ritmi serrati."
Continua a leggere
In questi giorni, scrivono StopPfas Genitori Attivi Zona Rossa, Mamme no PFAS e Coordinamento acqua libera dai PFAS, a cui a seguire risponde la Miteni stessa, si rincorrono notizie inerenti le metodologie che si intendono adottare per la caratterizzazione del sottosuolo del sito Miteni. Da quattro anni si sarebbe dovuto procedere alla caratterizzazione del sito, nei fatti, ad oggi se ne è esplorato forse il 10% e intanto la contaminazione della falda continua inesorabile e inarrestabile. Si ipotizza un ampliamento della maglia dei carotaggi da attribuirsi a quanto mai pretestuose difficoltà tecniche e/o logistiche.
Continua a leggere
Andrea Zanoni, consigliere regionale del Veneto del Partito Democratico ripete in questa nota ufficiale che la salute dei cittadini non si preserva con la propaganda: “Luca Zaia perde il pelo, ma non il vizio. Anche sui limiti Pfas continua a non dire la verità , sostenendo che siano i più drastici di tutto il mondo. Greenpeace, però, lo smentisce numeri alla mano. In Veneto, infatti, ‘sono determinati in pari o inferiori a 90 nanogrammi per litro per Pfoa + Pfos, di cui il Pfos non deve essere superiore a 30 nanogrammi per litro ed i valori della somma degli altri Pfas deve essere uguale o inferiore a 300 nanogrammi per litro’, come si legge nel comunicato della Giunta. Continua a leggere