Quotidiano | Categorie: Politica, Fatti

Le Mamme No Pfas hanno incontrato ieri 10 dicembre il candidato premier Luigi Di Maio a Montecchio Maggiore

Di Note ufficiali Lunedi 11 Dicembre 2017 alle 16:15 | 0 commenti

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L'associazione Mamme No Pfas in rappresentanza delle tre province di Vicenza, Verona e Padova della cosiddetta "zona rossa" contaminata da Pfas nell'acqua hanno incontrato ieri 10 dicembre il candidato premier pentastellato Luigi Di Maio insieme a consiglieri regionali Jacopo Berti e Manuel Brusco e comunali del M5S a Montecchio Maggiore. Le mamme hanno spiegato come è nato il loro gruppo, in seguito all'esito dello screening del sangue dei loro figli che ha destato grande preoccupazioni. La quantità di Pfoa per millilitro di sangue è risultata fino a 40 volte il limite previsto.

Da allora le mamme hanno incontrato varie autorità per capire, chiedere un confronto e delle azioni concrete per risolvere il problema. Chiedono al M5S che venga sollecitato un tavolo di lavoro tra Ministero dell'ambiente e Regione per trovare un accordo sul finanziamento delle nuove fonti acquedottistiche, la bonifica del sito inquinato ubicato sotto lo stabilimento della Miteni che è stato riconosciuto ancora inquinante, maggiori informazioni sul biomonitoraggio degli alimenti, l'azzeramento dei limiti di sversamento delle sostanze delle industrie chimiche da parte del Ministero. Inoltre è stato chiesto che venga ampliata la zona oggetto di screening e che i fanghi reflui non possano essere sversati come ammendanti. A tal proposito, per evitare l'inquinamento di terra e falde, le mamme chiedono che venga applicato il d. lgs. 99/1992 che all'art. 3 che al punto c) dispone che "i fanghi non contengano sostanze tossiche e nocive [....] in concentrazioni dannose per il terreno, per le colture, per gli animali, per l'uomo e per l'ambiente in generale."

 

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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