Piano Calenda, Confindustria: il Veneto rientri nel piano del ministero
Mercoledi 21 Settembre 2016 alle 09:25
Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda dovrebbe rendere noto oggi, nella cornice del Museo della Scienza di Milano e con l'annunciata presenza del premier Matteo Renzi, l'elenco dei «competence center», le superstrutture per la ricerca e il trasferimento tecnologico che faranno da pilastri al «Piano Italia 4.0». Secondo le indiscrezioni circolate finora, le sedi individuate sarebbero cinque: Milano, Torino e Bari (sede dei tre politecnici), Pisa con la Scuola superiore Sant'Anna e forse Bologna. Il Nordest, dunque, non sarebbe contemplato.
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Lo sfogo con i suoi ex di Ario Gervasutti: "gestione GdV da record, il resto chiacchiere e miserie". Tolettini toppa i numeri ma i conti li avrebbe fatti Confindustria tagliando il prossimo "unico potente". E 18 mesi di bonus
Sabato 17 Settembre 2016 alle 23:44
«Il licenziamento di Ario Gervasutti: la storia vera che iniziamo a raccontarvi è il segno del degrado vero di Vicenza, quello dei vertici": con questo titolo davamo conto della nostra intervista esclusiva il 7 all'ormai ex direttore de Il Giornale di Vicenza, dopo averne annunciato il 5 settembre il subitaneo licenziamento da parte, ufficialmente, dell'editore Athesis, di cui, approfittando dell'occasione, rendevamo nota il 6 ai lettori, nostri e del quotidiano locale, la fitta ragnatela di società con altrettanto onerosi Cda che lo controllano avendo, comunque, come riferimento per il GdV Confindustria Vicenza. Infatti, per bocca del suo presidente Luciano Vescovi e per mano del suo delegato alle partecipate, Alberto Luca, ha fatto intendere Gervasutti alla redazione a cui ha subito riferito i fatt(acc)i), ha comunicato, davanti all'Ad Alessandro Zelger, la decisione che dettagliavamo all'alba del, locale, 11 settembre: "Ario, meglio di così non si può fare per cui è meglio dare un segno di discontinuità e cambiare. Perciò ti chiediamo di risolvere consensuamente il contratto..." (nella foto d'archivio Ario Gervasutti, a sx, con Luca Ancetti, a dx, in una tavola rotonda su "Informazione e democraziia, il ruolo dei media locali").
Continua a leggereFesta dei Oto, a Monte Berico Vescovi e Vescovo a confronto in tv: distanza tra i due, soprattutto sulle banche e BPVi... in cui anche la Curia ha perso oltre 3,5 milioni
Giovedi 8 Settembre 2016 alle 22:10
Nel salone del Cenacolo del Tiepolo a Monte Berico è andato in onda (qui il video integrale) nella giornata di oggi 8 settembre, Festa della Madonna di Monte Berico o per i pagani la Festa dei Oto, un insolito faccia a faccia tra il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi e il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, moderato dal direttore di Tva Luca Ancetti. In piedi, con alle spalle il dipinto del famoso pittore veneto, Vescovi e il Vescovo si sono confrontati sugli argomenti proposti da Ancetti, uguali per entrambi come in un classico confronto tv all'americana. Tra economia e terremoto, Europa e accoglienza migranti, dai due esponenti del potere religioso e industriale vicentino è affiorata una certa distanza nelle rispettive dichiarazioni, soprattutto sul tema scottante delle due banche popolari venete.
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Chi ha licenziato Ario Gervasutti, direttore de Il Giornale di Vicenza? Un ginepraio di scatole cinesi e membri di Cda tra cui i "gemelli" confindustriali Zigliotto, ex Cda di BPVi, e Vescovi, ex vicepresidente di Banca Nuova
Martedi 6 Settembre 2016 alle 23:45
Dopo il grande numero di visualizzazioni di questo articolo pubblicato il 5 settembre alle 23.30  per svelare il reticolo che avvolge Il Giornale di Vicenza, dalla cui direzione era appena "uscito" Ario Gervasutti, lo riproponiamo all'attenzione di chi vuol sapere come é gestito il quotidiano storico dell'area.
Chi sono i proprietari del quotidiano cartaceo di Vicenza che hanno prima assunto, come è normale, e poi licenziato, come è altrettanto normale per un dirigente, Ario Gervasutti, il direttore de Il Giornale di Vicenza? In tanti vi potrebbero rispondere sommariamente i vertici di Confindustria Vicenza e Confindustria Verona. Ma andando a “scavare†tra la proprietà di Athesis, una corazzata dell'informazione editrice dei quotidiani Il Giornale di Vicenza, L’Arena di Verona e BresciaOggi, oltre che di TeleArena, TeleMantova, Brescia.Tv e RadioVerona e, se non bastasse, proprietaria del 100% delle quote di Publiadige, la concessionaria esclusiva di pubblicità del quotidiano locale vicentino e degli altri media del gruppo, si trova un complesso sistema di “scatole cinesi†all'italiana di proprietari, con un sistema di incastri e intrecci a cascata in cui chi sta in cima, anche senza detenere la maggioranza delle quote azionarie e, quindi, con pochi rischi economici, può assumere le decisioni fondamentali per l'azienda.
Continua a leggereSagra dei Carmini, Pd e Confindustria sotto la "stessa parrocchia"
Domenica 4 Settembre 2016 alle 20:23
Tanto tuonò che piovve: al foglio locale serve una "ispezione" del centro destra per beccare le telecamere "cieche" dei vigili e un parere dell'esperto per accorgersi che la crisi a Vicenza dipende dalla BPVi. Ma anche no
Domenica 4 Settembre 2016 alle 13:06
Oggi, mentre il sole ferragostano non accenna diminuire di lux, la luce si è finalmente accesa anche nella redazione del Giornale di Vescovi, il GdV, già "Vedetta fascista" perchè chi comanda ha sempre ragione... Per giorni e giorni i suoi cronisti hanno propinato ai loro, residui, lettori dei fantastici "copia e incolla" delle dichiarazioni ("stiamo cercando nelle immagini video delle telecamere Herm Bone, il vandalo del Cristo di S. Lorenzo") dei portavoce tecnici e politici della Polizia Locale di Vicenza. A dirigerla tecnicamente e magistralmente (verso il collasso della sua residua credibilità ) c'è tal comandante Cristiano Rosini, uno che si diletta soprattuto in scorribande non autorizzate (e non sanzionate dall'ammisitrazione di Achille Variati) in Ztl, in parchegi invasivi del camper del cognato (non sanzionati se non in un inconcepibile ritardo) e in mancati controlli di cosa ci girino a fare per il Park Rocchetta alcuni suoi sottoposti (un buffettino e via ai trasportatoti di cassette varie con le auto di servizio sempre più usate a Vicenza dai dipendenti pubblici per servizi... personali, vedasi lo shopping gastronomico dell'autista sempre di Variati...).
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Il tallone di Achille: Variati è forte con i balordi deboli ma è debole con i forti Zonin, Zigliotto & c. A Vicenza serve più coraggio
Mercoledi 24 Agosto 2016 alle 12:41
Achille Variati è noto di sicuro, oltre che per altre qualità , per la sua grande capacità di lavoro e non a caso è sindaco e presidente della Provincia di Vicenza oltre che presidente dell'UPI e membro del Cda di Cassa Depositi e Prestiti. Non c'è giorno che Achille Variati non inizi, sembrerebbe chiaro dalle sue mosse, dalle 4 di mattina sfogliando l'edizione online del quotidiano confindustriale di Vicenza fino a ieri "controllato" direttamente (per ruolo istituzionale) dall'amico Giuseppe Zigliotto, ex presidente di Confindustria Vicenza ed ex membro del Cda della fu Banca Popolare di Vicenza di Gianni Zonin, con cui è ora indagato dopo la loro disastrosa gestione dei soldi di oltre 118.000 soci, e oggi e per il prossimo futuro affidato al fido, di Zigliotto, amico, Luciano Vescovi, neo presidente di categoria. Alle 4, ci dicono, Variati digita bramoso sul suo iPad user name e password, legge l'ultima "critica" del foglio dei poteri locali e studia la sua strategia a breve termine (traducasi "quotidiana") che è uguale a quella a medio e lungo termine: fare dichiarazioni.
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"Pure Merkel vieta il burka". Falso conclamato del GdV, BPVi like. Il diritto alla libertà di stampa implica il dovere di evitare le falsità: a decidere siano i lettori e non gli "scrittori"!
Venerdi 19 Agosto 2016 alle 11:53
Oggi l'ineffabile Giornale di Vescovi si esibisce in un'altra perfomance che se non fosse preoccupante potremmo definire, visto il periodo, da medaglia d'oro olimpica... del "falso conclamato". Si sa, è normale "tirare per il collo" i titoli, esagerando, per attirare gli scarsi lettori ma da qui a titolare con un falso ce ne passa. Anzi no, ce ne passerebbe perchè ci siamo abituati così tanto a questo malvezzo che nello scegliere un esempio passato a conferma, che so, sui titoli che esultavano alle performance da Re Mida di Gianni Zonin e della sua Banca Popolare di Vicenza (sua quando incassava lauti compensi o assegnava fidi anche a chi non aveva requisiti di affidabilità , dei 118.000 e passa soci quando c'è stato da rimetterci 6 e passa miliardi, indotto escluso) titoli e foto inneggianti al dux della finanza locale con ambizioni imperiali erano così tanti che lasciamo a voi sceglierne, con la memoria, uno, se li leggevate (il passato è d'obbligo oltre che consigliato per i vostri portafogli ancora aggredibili dalle verità di comodo).
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Il Giornale di Vescovi nel DNA ha il "filtro" dei vicentini: oggi "smussa" le valutazioni di Lucangeli su Dalla Pozza, ieri ha "gestito" quelle di Zonin & c. sulle azioni della BPVi
Giovedi 11 Agosto 2016 alle 20:35
«Rifiuti e multe. Io non uso la chiavetta», pubblichiamo a seguire una delle lettere al direttore del 6 agosto 2016 sul GdV, detto Il Giornale di Vescovi, dal nome di Luciano Vescovi, il nuovo presidente della sua proprietà , Confindustria Vicenza, che ne detta più che la linea editoriale, in ciò anche seguendo il predecessore Giuseppe Zigliotto, ora indagato con Gianni Zonin e Roberto Zuccato per il disastro della BPVi di cui è stato membro del Cda fin dal 2003 mentre Luciano Vescovi fino alla sua elezione assindustriale è stato, tra le altre cose, vice presidente di Banca Nuova, la banca siciliana controllata al 100% da quella vicentina, ancora presieduta dal braccio destro di Zonin, Marino Breganze, e il cui dg ha ricevuto l'ex presidente della BPVi solo un mese fa.... Ecco la lettera."Dal Giornale di Vicenza del 1° agosto ho appreso l'incredibile notizia che sarei sotto "investigazione" dell'assessore Antonio Dalla Pozza perché rientro in quel 20% di utenti che non usano la chiave magnetica per gettare nel cassonetto il rifiuto secco indifferenziato... Continua a leggere
I rischi a breve della BPVi e di Veneto Banca sono il rischio vero per il Fondo Atlante: chi salverebbe il salvatore? La magistratura vigila
Domenica 24 Luglio 2016 alle 15:35
Si scrivono e si dicono tante corbellerie, sulle due banche venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, e sul fondo Atlante. Tutti vogliono metterci la pezza, ma solo quella, che di soldi non ce ne ha voluto mettere nessuno, ma proprio nessuno. A parole tutti sono stati paladini del rilancio, anche a Vicenza, con le varie associazioni e cordate di imprenditori, ma tutto si è squagliato come neve al sole, come peraltro era ampiamente prevedibile. Anche Luca Zaia e Achille Variati danno indicazioni, a parole, e solidarietà , poca e comunque a chiacchiere, quando prima del disastro se ne guardavano bene dal mettere in guardia i soci delle due banche. E ai loro livelli e con i loro rapporti non potevano non capire... Ora, la situazione è molto semplice. Ci sono due banche, disastrate, con un socio, che ha la quasi totalità del capitale sociale, che come attività fa correttamente "speculazione finanziaria".
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