"Pure Merkel vieta il burka". Falso conclamato del GdV, BPVi like. Il diritto alla libertà di stampa implica il dovere di evitare le falsità: a decidere siano i lettori e non gli "scrittori"!
Venerdi 19 Agosto 2016 alle 11:53 | 0 commenti
Oggi l'ineffabile Giornale di Vescovi si esibisce in un'altra perfomance che se non fosse preoccupante potremmo definire, visto il periodo, da medaglia d'oro olimpica... del "falso conclamato". Si sa, è normale "tirare per il collo" i titoli, esagerando, per attirare gli scarsi lettori ma da qui a titolare con un falso ce ne passa. Anzi no, ce ne passerebbe perchè ci siamo abituati così tanto a questo malvezzo che nello scegliere un esempio passato a conferma, che so, sui titoli che esultavano alle performance da Re Mida di Gianni Zonin e della sua Banca Popolare di Vicenza (sua quando incassava lauti compensi o assegnava fidi anche a chi non aveva requisiti di affidabilità , dei 118.000 e passa soci quando c'è stato da rimetterci 6 e passa miliardi, indotto escluso) titoli e foto inneggianti al dux della finanza locale con ambizioni imperiali erano così tanti che lasciamo a voi sceglierne, con la memoria, uno, se li leggevate (il passato è d'obbligo oltre che consigliato per i vostri portafogli ancora aggredibili dalle verità di comodo).
Orbene il quotidiano controllato della proprietà confindustriale locale, che per anni ha fiancheggiato Via Btg. Framarin, sotto la "guida editoriale" di Giuseppe Zigliotto, allora e dal 2003 membro del Cda, ora indagato, della BPVi e presidente di Confindustria Vicenza, ruolo in cui gli è subentrato il fido Luciano Vescovi (da lui il nuovo nome del GdV), oggi in prima pagina titola, poco sotto il modico prezzo di 1,30 euro a copia, «Pure Merkel vieta il burka».
Un falso così falso che, dopo alcune correzioni di rotta già sotto il titolo "venduto" ai malpancisti, nell'articolo all'interno il relativo titolo fa un passo indietro ("Anche Merkel contro il burka «Un ostacolo all'integrazione»") mentre solo il sommario e l'occhiello sintetizzano, finalmente e correttamente, così le affermazioni della cancelliera tedesca: "La cancelliera tedesca ribadisce: i migranti non portano il terrorismo. Ma sui valori occidentali non transige" per chiudere con un'inequivocabile affermazione: "Dal mio punto di vista una donna completamente velata ha poche possibilità di inserisi nella società . Ma niente bandi generalizzati»".
Per concludere, tra "pure Merkel vieta il burka" in prima pagina" e "niente bandi generalizzati" all'interno c'è la differenza che passa, che so, tra la "la BPVi in salute ma danneggiata dalla Fitch", attaccata solo poco tempo fa e già dalle prime pagine del "loro" giornale da Gianni Zonin, Samuele Sorato e Giuseppe Zigliotto, e il "meno male che la Banca Popolare di Vicenza non è andata in Borsa" altrimenti le sue azioni da 62,50 euro bocciate dalla Fitch (e dalla BCE) sarebbero valse meno dei 10 centesimi attuali...
Cari amici vicentini, la libertà di stampa è un diritto inalienabile, ma voi avete la libertà (e il dovere) di valutare se quel diritto comprende anche quello alla falsificazione storica perchè dire il falso, solo in altro campi?, è un reato o, almeno, è poco "etico", cosa di cui ci accusò Zigliotto, non accettando la nostra, provocatoria, richiesta di iscrizione alla sua associazione, perchè, secondo lui, non era "etico" che i giornali scrivesero della malefatte, conclamate, di altri suoi iscritti.
Valutate e decidete di non far decidere più gli altri per voi su cosa è vero e cosa è un falso.
Conclamato.
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