L'Italia, un paese a sovranità limitata: su spread e interrogatori decide la Ue. Vergogna!
Domenica 11 Settembre 2011 alle 11:51
Da tempo tra gli economisti e i sedicenti tali si fa strada l'ipotesi che l'Italia (o, per i nuovi "verdi", la Padania più lo Stato pontificio e il Regno delle Due Sicilie) sia sotto tutela da parte dell'Unione Europea che detta le condizioni per la sua sopravvivenza finanziaria ed economica. Che questo sia vero, che cioè lo stivale ("trota", non è una scarpa!) sia ormai un Paese a sovranità limitata, lo dimostra il viaggio "last minute" di martedì prossimo a Bruxelles e Strasburgo di Silvio Berlusconi, prenotato, lo dicono oggi i media, mercoledì scorso per affrontare i problemi della credibilità della manovra italiana, prima che Stark si dimettesse dal board della Bce per protestare contro la banca europea che sostiene il debito italiano e, pura coincidenza ovviamente, nello stesso giorno della decisione dei Pm di Napoli di interrogare il premier per le "tarantinonale".
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Oil e gas libici:il bottino vero. I Paesi amici privilegiati da Consiglio nazionale degli insorti
Venerdi 26 Agosto 2011 alle 01:17
Quanto vale la Libia nello scenario energetico internazionale ora che la Nato ha spinto gli insorti al cuore di Tripoli e la sorte di Muammar Gheddafi sembra segnata? Che la partita in gioco non fossero i destini dei civili, ma le risorse petrolifere, è un dato difficilmente contestabile. Ma quale nuovo quadro emergerà dallo scontro di interessi delle potenze occidentali? Il Consiglio nazionale degli insorti fa sapere che ricompenserà adeguatamente i paesi che lo hanno appoggiato, mentre nei confronti di «Russia, Cina e Brasile, che non hanno appoggiato le sanzioni contro il regime libico» vi saranno «differenze».
Continua a leggereLibia, a Tripoli si combatte ancora
Giovedi 25 Agosto 2011 alle 23:18
Rassegna.it - Violenti scontri intorno all'aeroporto della capitale. I ribelli: controlliamo il 65% del paese. Maxi taglia da 1,6 milioni di dollari su Gheddafi, vivo o morto. Forze speciali britanniche, francesi, giordane e del Qatar sul terrenoNon si ferma la battaglia a Tripoli e, secondo quanto rivelato dal leader del Consiglio Nazionale Transitorio (Cnt) di Bengasi, Mustafa Abdel Jalil, il bilancio provvisorio è di 400 morti e 2.000 feriti dopo tre giorni di combattimenti tra gli insorti e le milizie rimaste fedeli al colonnello Muammar Gheddafi. Continua a leggere
Da Tripoli: video intervista al giornalista Thierry Meyssan
Mercoledi 24 Agosto 2011 alle 01:00
Da Ansa.it - La battaglia di Tripoli, a tre giorni dall'ingresso dei primi insorti nella capitale libica, non ha ancora consegnato alla ribellione il leader della 'rivoluzione verde' e i suoi figli. Clicca qui per dettagli.Intanto questo è il video (da VERITA', CONOSCENZA E CONSAPEVOLEZZA, Liberi di SAPERE), in diretta da Tripoli, in cui il giornalista francese indipendente, Thierry Meyssan, rinchiuso in un Hotel, racconta al giornalista di "Russia Today" ciò che sta realmente accadendo a Tripoli. Ci sono i sottotitoli in italiano, da guardare.
Continua a leggereStorico: Tripoli è in mano ai ribelli. Regime di Muammar Gheddafi sembra al capolinea
Lunedi 22 Agosto 2011 alle 12:52
Rassegna.it - Gli insorti sono entrati nella notte nella capitale e hanno preso il controllo dell'85% del territorio. Catturati tre figli del raìs. Anche la Guardia Repubblicana si è arresa. Mistero sulla sorte del colonello. Obama: "E' la fine del tiranno"
Quella di oggi è una giornata storica per la Libia. Il regime di Muammar Gheddafi sembra infatti arrivato davvero al capolinea. Nella notte i ribelli libici sono entrati a Tripoli e attualmente controllerebbero almeno l'85% della città , dopo aver catturato tre figli del colonnello, tra cui Saif al-Islam e Saadi, come confermato dalla Corte penale internazionale dell'Aja
Continua a leggereEsclusiva. Momenti di svago per i profughi a Vicenza: Coppa d'Africa sul prato dei Paolini
Lunedi 4 Luglio 2011 alle 19:10
Se dall'altra parte dell'Atlantico è in corso la Coppa America, in viale Ferrarin, sul prato dei Paolini, è in corso una piccola Coppa d'Africa. A giocarsela sono i quaranta profughi scampati alla guerra in Libia e ospitati in città da diverse settimane. Per questi uomini è una fase di transizione della vita che sta trascorrendo in un clima disteso tra studio della lingua italiana e momenti di maggior svago volti comunque a favorire l'inserimento nella società italiana. Infatti questa particolare rappresentativa africana ha già iniziato a disputare gare amichevoli contro formazioni locali. I dettagli nell'intervista a Matteo Lenzi, un mediatore culturale della cooperativa Cosep a cui il Comune ha affidato i 40 profughi "vicentini"(clicca qui).
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Giuliari: venerdì incontro pubblico a Villa Tacchi per Giornata mondiale del rifugiato
Martedi 21 Giugno 2011 alle 18:26
Giovanni Giuliari, Comune di Vicenza - Incontro pubblico a Villa Tacchi per la Giornata mondiale del rifugiato, Giuliari: "Importante riflettere sulla cultura del rispetto nell'anno dell'accoglienza dei profughi dalla Libia".
"Rifugiati: l'altra faccia della storia. Quale accoglienza al di là dei luoghi comuni?" è il titolo dell'incontro pubblico che assessorato alla famiglia e alla pace del Comune di Vicenza e Centro Astalli propongono per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato.
Continua a leggereTrattato di amicizia tra la Repubblica Italiana e la grande Giamahiria Araba Libica
Mercoledi 11 Maggio 2011 alle 09:57
Pubblichiamo il Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica Italiana e la grande Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista:
PREAMBOLO
La Repubblica Italiana e la Grande Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista, qui di seguito denominati "le Parti", consapevoli dei profondi legami di amicizia tra i rispettivi popoli e del comune patrimonio storico e culturale;
decise ad operare per il rafforzamento della pace, della sicurezza e della stabilita, in particolare nella regione del Mediterraneo;
Cara, carissima guerra
Martedi 10 Maggio 2011 alle 20:28
Riceviamo da Luc Thibault su [email protected] e pubblichiamo.Crediamo che nessuna persona dotata di un minimo di buon senso abbia creduto all'ipocrita bufala dell'intervento militare in Libia per la difesa dei civili. Francia e Gran Bretagna sono partite all'attacco da una parte per rientrare con ruoli egemonici nell'area mediterranea, dopo che le rivolte in Tunisia e in Egitto avevano deposto governi e presidenti loro alleati e protetti, dall'altra per mettere le mani sul petrolio, di cui la Libia possiede le seconde maggiori riserve al mondo, e sugli affari del post Gheddafi. Continua a leggere
Le ultime illusioni: per il Nord Africa o per l'occidente?
Lunedi 9 Maggio 2011 alle 22:43
Riceviamo su [email protected] da Luc Thibault e pubblichiamo.
In Tunisia il sacrificio di un giovane disperato ha fatto scattare una rivolta che ha avuto ragione di due dei regimi più repressivi del mondo arabo. La rivolta è riuscita a rovesciare due dittature. Gli atout della rivolta ne costituiscono ora la principale debolezza: assenza di dirigenti, di un programma politico o della capacità di farsi carico della società dopo aver rovesciato il detestato presidente.
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