Storico: Tripoli è in mano ai ribelli. Regime di Muammar Gheddafi sembra al capolinea
Lunedi 22 Agosto 2011 alle 12:52 | 0 commenti
Rassegna.it - Gli insorti sono entrati nella notte nella capitale e hanno preso il controllo dell'85% del territorio. Catturati tre figli del raìs. Anche la Guardia Repubblicana si è arresa. Mistero sulla sorte del colonello. Obama: "E' la fine del tiranno"
Quella di oggi è una giornata storica per la Libia. Il regime di Muammar Gheddafi sembra infatti arrivato davvero al capolinea. Nella notte i ribelli libici sono entrati a Tripoli e attualmente controllerebbero almeno l'85% della città , dopo aver catturato tre figli del colonnello, tra cui Saif al-Islam e Saadi, come confermato dalla Corte penale internazionale dell'Aja
Anche la Guardia Repubblicana si è arresa, mentre non si hanno notizie certe sulle sorti del raìs. Secondo fonti dei ribelli citate dalla Dpa, Gheddafi è ancora a Tripoli, forse all'interno dell'ambasciata venezuelana. Altre fonti invece ritengono si sia 'rifugiato' a Sirte.
Intanto alla Piazza Verde di Tripoli i ribelli hanno dato un nuovo nome: è la Piazza dei Martiri, e i lealisti sono stati invitati ad "arrendersi". "Altrimenti verranno eliminati", ha detto Abdel Hakim Belhaj, comandante degli insorti, alla tv al-Jazeera. Nella notte, stando ad al-Jazeera, i ribelli hanno preso il controllo anche della radio e della tv di Stato e hanno fatto sapere di non aver trovato fedelissimi del colonnello nel compound di Bab al-Azazia a Tripoli.
Ma secondo il ministro della Difesa italiano, Ignazio La Russa, dire che la missione italiana il Libia è finita "non sarebbe prudente", anche se "qualcosa evidentemente si è sbloccato". "In queste ore occorre prudenza", ribadisce La Russa. "La situazione in Libia è estremamente favorevole per gli insorti, ma l'evoluzione potrebbe essere rapida come pure lenta".
"Siamo pronti a rendere un'informativa completa al Parlamento se deciderà di riconvocare le Camere", aggiunge La Russa che esclude che la presenza di Jalloud in Italia possa alzare la soglia del rischio terrorismo nel nostro Paese. "Semmai potevamo aver qualcosa da temere prima - afferma - non certo adesso con il regime ormai a terra".
"Questa notte il movimento contro il regime di Gheddafi ha raggiunto un punto di non ritorno. Tripoli si sta liberando dalla morsa di un tiranno". Queste le parole del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, secondo il quale, "il regime di Gheddafi sta crollando. Il popolo libico sta dimostrando che la ricerca universale della dignità e della libertà è di gran lunga più forte del pugno di ferro di un dittatore".
Ora per Obama, in questo momento "storico", il Consiglio nazionale di transizione "dovrà continuare a dimostrare la sua leadership necessaria a guidare il paese attraverso la transizione rispettando i diritti della popolazione, evitando vittime civili, proteggendo le istituzioni e perseguendo una transizione verso la democrazia che sia giusta e inclusiva di tutti i libici. Una stagione di conflitto -afferma quindi Obama- deve portare a una di pace".
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