Il 28 luglio alcune associazioni del Tavolo della Partecipazione del Parco della Pace, in un comunicato stampa reso noto prima ai media e, due giorni dopo, inviato alle autorità cittadine e agli altri componenti il Tavolo della Partecipazione - contravvenendo così ad una regola di comportamento del Tavolo stesso -, si sono dette contrarie al progetto di Parco recentemente approvato dalla Giunta Comunale. A sua volta, detto comunicato è stato divulgato da alcuni media come espressione di tutto il Tavolo, che avrebbe, dunque, "bocciato" tale progetto. Le cose non stanno così.
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Su Borgo Berga "le risultanze dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) confermano il comportamento illegittimo del Comune in relazione alla mancanza di gara pubblica per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e il calcolo "scorretto" dei benefici pubblici rispetto a quelli privati. Di conseguenza l'ANAC chiede alla Corte dei Conti di accertare l'esistenza di danno erariale": a sostenerlo in una nota che pubblichiamo è Giovanna Dalla Pozza Peruffo, presidente di Italia Nostra sezione di Vicenza, che, a nome anche di Legambiente e Comitato contro gli abusi edilizi, che aggiunge che i rilievi dell'ANAC si aggiungono a quelli contenuti nel recente rapporto redatto dagli ispettori del WHC - ICOMOS che denunciano l'effetto "devastante" del complesso edilizio di Borgo Berga sul territorio.
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Pubblicato alle 17.52, aggiornato alle 20.06. Si è svolto oggi pomeriggio l'incontro, con il sindaco Achille Variati, per discutere del Tavolo della Partecipazione sul Parco della Pace. Alla luce del rapporto ICOMOS/UNESCO - ha ricordato il Coordinamento Cristiani per la Pace - avevamo presentato formale richiesta che a questo incontro fosse presente anche il vicesindaco, con delega all'UNESCO, Jacopo Bulgarini D'Elci. Bulgarini però era assente all'incontro a cui hanno parteciapto il sindaco e il dirigente Danilo Guarti. "Gli esperti della missione UNESCO ritengono che il coinvolgimento dei cittadini in un ‘tavolo di partecipazione' come organismo consultivo possa migliorare notevolmente l'accettazione e il gradimento del parco": su questa premessa è nato li'ncontro odierno.
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A seguito dell'interesse suscitato da Esperienze forti nel 2016, torna la seconda edizione del progetto che consentirà a 300 giovani studenti, dai 15 ai 23 anni, di occupare 2 o 3 settimane delle loro vacanze estive in attività di volontariato nell'ambito di 17 realtà del territorio che offrono 32 differenti opportunità . Il progetto Esperienze forti, realizzato dal Centro vicentino di solidarietà CE.I.S. in collaborazione con l'ufficio politiche giovanili del Comune di Vicenza, offrirà agli studenti delle scuole cittadine l'occasione di mettersi in gioco sperimentando attività nuove e scoprendo realtà ignote. A spiegare in cosa consiste la proposta c'erano oggi a Palazzo Trissino il consigliere comunale delegato alle politiche giovanili Giacomo Possamai, Marcello Manea del Centro studi Ce.I.S e i rappresentanti degli enti aderenti.
"Borgo Berga dimostra come la legge a Vicenza non sia uguale per tutti". Legambiente, il Comitato contro gli abusi edilizi e Italia Nostra, non mollano. Lunedì comitati e associazioni hanno depositato un esposto alla sezione Forestale dei Carabinieri denunciando le "gravi omissioni" degli uffici comunali e della polizia locale per non aver rilevato la decadenza del permesso di costruire avvenuta nel 2014. Si tratta dell'ennesimo atto, di una battaglia che non sembra avere fine. Al tempo le segnalazioni non erano mancate, contro la Gotham city vicentina si erano mossi in molti, singoli cittadini, comitati, consiglieri comunali. Secondo le associazioni, però, chi doveva vigilare non lo ha fatto e così i lavori sono andati avanti.
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"Non posso che ritenermi soddisfatto nell'apprendere che, poco fa, il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare, davanti alla Corte Costituzionale, la Legge ‘Veneto First', rispondendo così positivamente all'appello sottoscritto nei giorni scorsi da tredici associazioni (tra cui Save the Children, UNICEF e Legambiente), a cui ho aderito personalmente inviando una lettera alla Presidenza del Consiglio". Queste le parole, affidate ad una nota, del consigliere regionale di Articolo UNO/MDP Piero Ruzzante che afferma come "ora la Regione debba tornare sui propri passi e il consigliere Barbisan ritirare il suo Progetto di Legge, dato che è assurdo escludere dai servizi sociali migliaia di cittadini veneti".
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Quella dello smog è un'emergenza ormai conclamata a Vicenza così come negli altri capoluoghi della pianura veneta. I monitoraggi eseguiti dai tecnici di Legambiente confermano purtroppo la situazione già critica che si sta vivendo anche in questo 2017. Siamo appena a marzo, ma il limite concesso dalla legge di 35 giorni annuali di superamento dei livelli di Pm10 è stato già abbondantemente oltrepassato nelle due centraline della città (Quartiere Italia 48 giorni e Ferrovieri 37 giorni). Numeri preoccupanti se si pensa anche ai rilevanti impatti sulla salute: ogni anno, stando alle ultime stime, l'inquinamento dell'aria causa oltre 467 mila morti solo in Europa e i costi sanitari associati quantificabili sono tra 400 e 900 miliardi di euro all'anno sempre in Europa.
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Tutto è pronto per "Bentornata Primavera!": domenica 19 Marzo si festeggia il ritorno del bel tempo con la ormai tradizionale giornata ecologica che prevede il blocco totale della circolazione dei veicoli a motore. Il divieto, che scatterà alle 9 e terminerà alle 18, interesserà il centro storico e parte dei quartieri di San Pio X, Stanga, San Francesco, Laghetto, Villaggio del Sole e San Lazzaro.
In merito alla pubblicazione sulla stampa di ampi stralci del dispositivo del GIP, dott. Massimo Gerace, con il quale si rigetta la richiesta avanzata dalla Procura di sequestrare l'intera lottizzazione di Borgo Berga, le associazioni Legambiente, Italia Nostra e Comitato contro gli abusi edilizi ci inviano una nota che pubblichiamo e condividiamo in cui, premettono, che "non possono non commentare criticamente quanto si è appreso pubblicamente". Le motivazioni del GIP, prosegue la presa di posizione, sono infatti costellate da considerazioni extra-giuridiche che riteniamo inopportune e incomprensibilmente animose verso cittadini e Associazioni che da anni denunciano la devastazione del territorio. Parole, quelle del GIP, che non avrebbero destato stupore solo se a pronunciarle fosse stato il privato costruttore, oggi sotto indagine penale.
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