Archivio per tag: Lega Nord

Categorie: Politica

L'on. Mara Bizzotto replica a UDC e PD

Giovedi 17 Dicembre 2009 alle 19:23
Mara Bizzotto    

 

"E' il popolo veneto che vuole un presidente leghista a capo della regione"

"Il voto dei Veneti lo ha già dimostrato e continuerà a dimostrarlo:
dall'UDC e dal PD attacchi ridicoli e patetici"


"Un Governatore leghista a capo del Veneto segnerà un'autentica rivoluzione copernicana in positivo per i cittadini. E, soprattutto, è quello che la gente veneta chiede e vuole da tempo, come hanno dimostrato i risultati elettorali. Altro che scelta calata dell'alto ed estranea al territorio come vanno blaterando gli antifederalisti dell'UDC e i cattocomunisti del PD"!

Questo il commento della vicentina Mara Bizzotto, Parlamentare Europea della Lega Nord, alla notizia del via libera del PDL alla candidatura leghista in Veneto e in risposta agli attacchi del portavoce nazionale dell'UDC Antonio De Poli e della segretaria regionale del PD Rosanna Filippin

"Un Leghista a capo della Regione è il coronamento di un sogno lungo decenni -continua l'onorevole Bizzotto- La Lega lo diceva da tempo, e finalmente si è dimostrato chi, in questi mesi, raccontava bugie e chi invece la verità sulla candidatura a Presidente".

"Gli attacchi del De Poli di turno sono ridicoli e patetici, soprattutto perché provengono da un esponente dell'UDC, il partito più centralista e meno federalista del mondo -conclude Mara Bizzotto- Ancora una volta saranno i cittadini Veneti, con il loro voto, a dimostrare, da un lato, che vogliono un Governatore leghista, e, dall'altro, che non ne vogliono più sapere dell'ambiguità di partiti vecchi e imbalsamati come l'UDC e il PD".

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MyAir: casi che non devono ripetersi

Martedi 15 Dicembre 2009 alle 20:07
Roberto Ciambetti    

 

«La Regione deve fare pressione sull'Enac per tutelare lavoratori e viaggiatori»

 

Un aereo MyAir.com«La Regione non ha competenze per intervenire in materia di slots ma mi auguro che faccia pressioni presso l'Enac (l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) affinché fatti gravi come quello che ha coinvolto la compagnia aerea MyAir non accadano più».

Così Roberto Ciambetti, presidente del Gruppo Consiliare veneto della Lega Nord, commenta la deliberazione della Giunta Regionale all'interrogazione a risposta immediata n. 857 del 10 agosto 2009 "Caso MyAir: è necessario tutelare i dipendenti e salvare gli Slots", presentata dallo stesso esponente leghista. In tale interrogazione Ciambetti chiedeva alla Giunta se e come intendesse intervenire per tutelare i lavoratori della MyAir a rischio di licenziamento; se intendesse farsi parte attiva presso il Ministero dei Trasporti e presso l'Enac affinché gli Slots venissero mantenuti in capo all'attuale compagnia e non ceduti a nuove compagnie in fase di formazione fuori dal Veneto; se intendesse, infine, favorire il salvataggio dell'attuale compagnia, magari con nuovi soci, mantenendo le esperienze e le professionalità maturate.

«Vanno tutelati sia i lavoratori, la maggior parte dei quali avanza dalla compagnia aerea di Torri di Quartesolo gli stipendi da maggio a luglio, sia quei viaggiatori che si vedono sparire il biglietto da un giorno all'altro - ha concluso Ciambetti. - L'Enac ha il compito di controllare con maggiore attenzione società e personalità alla base di compagnie come MyAir, coinvolte in ripetuti crack finanziari».

 

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Categorie: Politica

La Lega Nord e il programma 2010-2015

Sabato 12 Dicembre 2009 alle 13:28

Lega Nord    

 

«PAROLE D'ORDINE: INNOVAZIONE E MODERNITA'»
«Un atto dovuto ai cittadini, a quanti vivono e lavorano nella nostra terra»

Il Gruppo consiliare della Lega Nord in Regione presenta e discute oggi la proposta della Lega Nord per il "Piano Programmatico 2010 - 2015 per il Governo della Regione Veneto".

 

«Dopo tante battaglie, è giunto il momento di riconoscere al nostro movimento l'importanza che esso ha per la nostra terra e per la gente che la abita - esordisce il segretario nazionale della Lega Nord Gian Paolo Gobbo. - Il modello veneto, già vincente, vuole ora proiettare il Veneto verso il domani e vincere le sfide della modernità».
«E' un documento aperto che rivela un complesso lavoro a più mani. Un testo che analizza la realtà del Veneto attuale, dei suoi bisogni oggettivi e dei suoi problemi, in un'epoca destinata a mutare equilibri, modi di vivere, sistemi di produzione. Ma soprattutto è un programma nuovo, moderno: esso si articola su vaste aree tematiche, che si intrecciano tra loro. E' una sorta di grande ipertesto che punta al superamento del campanilismo». Queste le parole di Roberto Ciambetti, presidente del Gruppo Consiliare leghista in Regione, che continua: «Da oltre vent'anni, più o meno dalla caduta del Muro di Berlino, assistiamo ad una ridefinizione dei confini geografici, politici, economici, culturali e identitari: il nostro programma politico amministrativo è pensato allo scopo di anticipare i fenomeni, comprendere con anticipo esigenze, bisogni dei cittadini e i nuovi scenari in cui tutti ci troveremmo a vivere. Tutto oggi è interconnesso, ogni scelta ha ricadute in ogni settore: comprendere questo è la vera sfida della futura politica veneta, il cui nuovo obiettivo è di interpretare in maniera unitaria e compatta il nostro Veneto dai mille campanili e di superare quel policentrismo che ha permesso in passato uno sviluppo incredibile dell'economia, dando alla nostra società invidiabili livelli di benessere».
«Un'ampia porzione del piano programmatico 2010-2015 è dedicata, anzitutto, ai giovani, al Veneto delle future generazioni, pilastri dello sviluppo futuro, perché sono la parte più reattiva e disponibile a capire la scienza e la cultura moderna - afferma Federico Caner, vicepresidente del Gruppo Consiliare Lega Nord. - Un'altra sezione è riservata al lavoro e alle imprese, con un posto di riguardo per la sfida rappresentata dallo Statuto del lavoro autonomo. Ma il Veneto che vogliamo è anche una terra che investe su innovazione e ricerca tecnologica, a cui desideriamo prestare particolare attenzione creando un mercato dell'innovazione che permetta il rientro in patria dei cervelli in fuga».
«L'immagine del territorio e della sua gente si riflette nel prodotto e nell'azienda e viceversa - continua Claudio Meggiolaro. - Il lavoro in generale, compreso il mondo del lavoro flessibile e precario, deve essere compreso come costruzione di uno spazio di mobilità e libertà, in cui il lavoratore possa godere di quelle garanzie tradizionalmente riservate all'impiego fisso. Noi crediamo che il Veneto possa sperimentare nuovi strumenti anche legislativi, che cerchino di dare sicurezza tutelando anche le esigenze di flessibilità richieste dal mercato e dall'impresa. L'idea è quella di dar vita a un "contratto regionale di attività", che superi le attuali forme di discriminazione tra lavori protetti e lavori precari, capace di mettere in rete gli attori istituzionali, le imprese e gli strumenti di welfare contrattuali e legali».
«Non vogliamo però rinunciare al Veneto della tradizione, al Veneto dei territori e dello sviluppo, a cui dedichiamo nel piano programmatico un esteso capitolo, che tiene conto delle politiche culturali e identitarie - dichiara Daniele Stival. - La cultura è la chiave della civiltà veneta, la nostra identità, l'eredità che abbiamo ricevuto e che nessuno può copiarci, l'elemento fondamentale di attrattività degli investimenti: la cultura in senso lato può essere considerata come l'insieme degli aspetti spirituali, materiali, intellettuali ed emozionali unici nel loro genere che contraddistinguono una società, un gruppo sociale, un popolo. Essa non comprende solo l'arte e la letteratura ma anche i modi di vita, i diritti fondamentali degli esseri umani, i sistemi di valori, le tradizioni e le credenze».
«A migliorare il nostro Veneto devono concorrere la qualità della vita e della nuova green economy ma anche la pianificazione urbanistica e le grandi opere necessarie per la modernizzazione e l'internazionalizzazione del Veneto - afferma Maurizio Conte. - La crescita della nostra Regione passa attraverso la salvaguardia delle risorse irriproducibili, aria, acqua, terra, la diversificazione dell'economia rurale, le politiche per l'energia, un nuovo sistema logistico interregionale per la circolazione delle persone, delle merci e delle informazioni, ma anche attraverso la sostenibilità del fenomeno immigratorio e delle strategie per fronteggiare la crisi». «Quando le crisi sono globali non esistono rimedi incisivi a livello locale, anche se in questo caso c'è una competenza regionale ad intervenire nell'economia - aggiunge Emilio Zamboni. - Inoltre, ogni crisi è diversa e pertanto non si possono individuare rimedi a priori, ma bisognerà di volta in volta esaminare la situazione concreta che si è realizzata. Per praticare con successo una vasta opera di sensibilizzazione e di arricchimento conoscitivo, è tuttavia importante approfondire meglio l'economia regionale ed i suoi meccanismi di sviluppo».
«Grande rilievo nel nuovo piano programmatico ha poi la trattazione delle tematiche sociali legate al benessere delle famiglie e delle persone, con grande attenzione rivolta ai bambini, alla terza età e alle donne, le quali devono ruoli guida anche nel mondo del lavoro e della società», spiega Vittorino Cenci. «La cura alle famiglie può essere incentivata anzitutto facendo diventare il cittadino parte sempre più attiva delle politiche del benessere - aggiunge Sandro Sandri. - Perché ciò avvenga il cittadino deve essere informato e coinvolto nelle scelte strategiche, dotato degli strumenti necessari per poter agire ed operare tempestivamente: la via Veneta al benessere non è fatta solo di strutture socio-sanitarie, ospedali, distretti, medici di base, asili nido, scuole materne, pensionati o case di riposo per anziani perché, è il cittadino stesso e la famiglia, perché è sulla famiglia, e sulle donne in particolar modo, che gravano, assistenza, aiuto, sostegno a malati, bambini, anziani e a chi abbisogna di cure».
«Altra questione imprescindibile, per la quale da sempre ci battiamo, - precisa Luca Baggio - è la sicurezza o meglio la percezione di sicurezza, intesa perciò in un senso nuovo. Essa è al primo posto tra i fattori determinanti la qualità della vita: a fianco dell'opera specifica classica delle Forze dell'Ordine e di Polizia, che dovranno essere integrate con la Vigilanza provinciale e regionale, individuiamo nuovi campi di sfida come l'Urbanistica quale strumento di prevenzione, evitando il proliferare di aree o zone dove si concentrano fenomeni di devianza e illegalità».
«Il Veneto si sta ormai definendo come "una regione europea in terra d'Italia": l'Europa, infatti, è diventata il principale scenario delle relazioni economiche e sociali di migliaia di imprese e lavoratori veneti, ma a differenza di molte Regioni europee, il Veneto si trova ad affrontare la sfida della crescente competizione globale partendo da un contesto istituzionale che di fatto ne ostacola da anni lo sviluppo - dichiara il presidente del Consiglio Regionale Veneto Marino Finozzi. - Il federalismo fiscale è solamente una delle grandi riforme necessarie al Veneto e all'Italia. Affinché il federalismo fiscale possa sviluppare pienamente le proprie potenzialità, è opportuno che venga accompagnato dal federalismo istituzionale; l'architettura dello Stato va ridisegnata, mettendo a disposizione delle Regioni e degli enti locali gli strumenti normativi e amministrativi per ricoprire nel migliore dei modi il nuovo ruolo istituzionale che la Costituzione ha ad essi affidato».
«Vogliamo contribuire a un nuovo posizionamento del Veneto nella competizione globale - sottolinea il vicepresidente della Giunta Regionale Franco Manzato - il piano programmatico 2010-2015 sostiene la necessità dell'apertura verso l'estero, che dovrà essere incrementata nel prossimo futuro particolarmente nei confronti del Mercato Europeo. Non dimentichiamo poi l'importanza di puntare sul turismo, che dovrà sempre più rappresentare un settore chiave per l'economia regionale. Puntiamo in 15 anni a raddoppiare il PIL, oggi del 5,5% con un fatturato di 12 miliardi di euro, e lo faremo investendo in tecnologia e professionalità. Il turismo sostenibile e di qualità crea sviluppo ed occupazione e dà la possibilità di conoscere opere d'arte, persone, luoghi, ambiente, e può migliorare il patrimonio naturale e culturale. Parallelamente, è necessario anche riservare estrema attenzione alle attività agricole, che vanno intese come elemento di miglioramento della qualità della vita generale e come innovazione per uno sfruttamento più vantaggioso del territorio. Ricordo - continua Manzato - che un capitolo speciale del Piano viene dedicato alla montagna, emergenza regionale a valenza sociale, economica e ambientale che determina la necessità di una riflessione del problema del vivere in un ambiente aspro e difficile, spesso non servito adeguatamente in termini di infrastrutture».

«Siamo il primo partito ad aver presentato un piano programmatico quale atto dovuto ai nostri cittadini, a quanti vivono e lavorano onestamente nella nostra terra: chi ci critica e ci chiama retrogradi dovrà ricredersi - conclude Roberto Ciambetti. - Dobbiamo guardare al Veneto in maniera unitaria e ciò non significa rinunciare al valore dell'autonomia locale, quanto organizzare le autonomie locali in una dimensione sinergica, in una squadra dove ciascun elemento, ciascun attore, è decisivo e necessario e dove tutti giocano per tutti: si vince assieme».

 

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Categorie: Immigrazione

Franco: banda truffaldina nelle patrie galere

Giovedi 10 Dicembre 2009 alle 23:37
Sen. Paolo Franco   

 

''La truffa e' enorme, ma grazie alla Guardia di Finanza si e' riusciti ad arginarla altrimenti sarebbe stata di proporzioni incontrollate. Ora ci aspettiamo dalla magistratura una pena esemplare per questi
sciagurati''.
Così il senatore Paolo Franco, segretario provinciale della Lega Nord-Liga Veneta di Vicenza sull'operazione portata a termine dalla Gdf contro una banda dedita all'immigrazione clandestina e alla truffa.
''Ma quello che più inquieta - aggiunge il senatore Franco - è la compiacenza di tante persone che erano l'indotto della banda, persone che meritano solo disprezzo. Ora i componenti di questa associazione a delinquere, italiani e non, passino il Natale nelle patrie galere a dispetto della truffa attuata a discapito dei contribuenti onesti''.

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Categorie: Immigrazione

Filippi: Vergognosa frode a italiani onesti

Giovedi 10 Dicembre 2009 alle 20:39

Sen. Alberto Filippo

IMMIGRAZIONE: FILIPPI (LN), VERGOGNOSA FRODE A DANNO ITALIANI ONESTI

ROMA, 10 DIC - ''Auspico che la giustizia vicentina sia velocissima e molto severa nell'accertare le responsabilità e punire i responsabili di questa ennesima, vergognosa frode ai danni degli Italiani onesti''. E' durissima la reazione del senatore leghista vicentino Alberto Filippi dopo la diffusione della notizia relativa alla maxi-operazione della Guardia di Finanza di Vicenza contro l'immigrazione clandestina. "Ci troviamo di fronte ad una vera e propria organizzazione a delinquere - spiega Filippi - che ha lucrato oltre due milioni di euro compilando centinaia di false pratiche per la regolarizzazione di colf e badanti. Risultato? Lo sforzo della Lega per controllare l'immigrazione irregolare e dare al contempo l'opportunità alle nostre famiglie di offrire assistenza ad anziani e disabili, viene annullato. Non dobbiamo consentire che ci si faccia beffe in questo modo di una normativa che, in sé, è giusta e di grande spessore umanitario''. ''Un plauso va rivolto alla Guardia di Finanza che, agendo tempestivamente, ha saputo riconoscere il piano criminale, fermarlo e assicurare alla guistizia i presunti responsabili''.

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Categorie: Politica, Religioni

Lovat interviene sulla denuncia di Buffarini

Giovedi 10 Dicembre 2009 alle 13:59

Lega Nord Vicenza

INTERVENTO DEL SEGRETARIO DI CIRCOSCRIZIONE LOVAT SULL'ATTACCO DI BUFFARINI


Ecco che ci siamo! Cominciano anche da noi! Chi? I "musulmani moderati", naturalmente! Spalleggiati dalla massoneria, che vede nella Lega Nord la minaccia alla sua egemonia politica.

Accade che la Lega Nord riesca a far desistere, con una azione civile di pressione mediatica, gli organizzatori del "Festival Islamico" dal proposito di fare tappa a Vicenza domenica 6 Dicembre. La Lega aveva organizzato un presidio, da tenersi vicino al capannone dove avrebbero dovuto presentarsi alcuni predicatori molto noti del panorama jihadista europeo, un presidio al quale avrebbero partecipato molte migliaia di persone. Gli organizzatori hanno dovuto giustificare la soppressione dell'evento con una indisposizione del predicatore più atteso, noto ovunque per le sue posizioni politiche di "impegno sulla via del Corano. Uno smacco tremendo, tanto più perché inflitto con armi tipiche del civile scontro democratico: la pressione mediatica, la mobilitazione, la dialettica, il coinvolgimento della società civile e, sia inteso, la protesta non impediva lo svolgimento del Festival.

Ma ecco che il signor Buffarini, uno che ha sbandierato la sua adesione alla massoneria su tutti i giornali locali e che da tempo ha dichiarato la sua conversione all'islam, ecco che il massone-islamico sporge denuncia contro Alessio Sandoli, segretario cittadino della Lega Nord e contro il Senatore Paolo Franco, Segretario provinciale e leader politico del movimento leghista a Vicenza. Il motivo? Istigazione all'odio e "islamofobia".

"Islamofobia": una parola con la quale dovremo imparare a convivere, perché nel resto d'Europa è diventata il grimaldello per dare il potere alla comunità musulmana. Grazie, naturalmente, a quei magistrati che ne spalleggiano l'avanzata perché, come il sig. Buffarini, hanno certe idee.

La vicenda giudiziaria va liquidata così: solo un giudice parziale può accogliere questa denuncia infondata, distorcendo il più elementare diritto d'espressione della nostra democrazia che è la manifestazione del dissenso, essenza del pluralismo. Ma giudici parziali ne esistono, dunque staremo a vedere.

Più che altro va ricordato Gramsci ne "I quaderni del carcere" per chi vuole capire la politica: "una cultura dominante tende a instaurare la sua egemonia", e questo ha fatto la cultura massonica negli ultimi 150 anni in Occidente. Tale egemonia "perdura fin tanto che la classe dominante riesce ad esprimere una classe dirigente in grado di interpretare le istanze della società civile e trasformarle in azione politica". Per fare ciò, la classe dominante impone alla società civile i suoi modelli culturali e cerca di indirizzare il pensiero comune verso i propri obiettivi, dipingendo come blasfemo tutto quello che contrasta con la propaganda ufficiale.

Finché propaganda ufficiale e sentire comune non si discostano, il gioco riesce. Ma quando la classe dirigente, espressa dalla classe dominante, non riesce più a capire il popolo l'egemonia vacilla e si creano i presupposti per il rovesciamento dei rapporti di forza.

Questo sta accadendo oggi in Italia: la Lega Nord è interprete di un nuovo modo di sentire della società civile, mentre il pensiero massonico-illuminista è giunto al capolinea. Naturalmente i comportamenti reazionari di chi tende alla conservazione dei propri privilegi saranno durissimi e si moltiplicheranno, ma il processo in atto è ineluttabile perché il sentimento del popolo è già cambiato e, per ora, solo la Lega Nord lo sta interpretando anche se non mancano le storture, le esagerazioni, le stupidaggini e gli errori.

La denuncia di Buffarini va letta dunque in quest'ottica: egli è un massone, convertito all'islam dove trova nuova linfa per le sue idee mondialiste, che combatte l'emergente forza politica comunitarista, anti-mondialista e laicamente cristiana che contrasta il suo modello di riferimento, fino a ieri egemone e oggi apertamente in crisi.

Nella piccola Vicenza si apre una partita ideologica che connoterà il futuro europeo nei prossimi 20 anni e che sarà decisa da due fattori: primo, il fattore demografico con le relative politiche a esso connesse, con la "vecchia Europa" che spinge per l'immigrazione e la "Nuova Europa" che spinge per incentivare la famiglia e la natalità dei cittadini indigeni; secondo, lo spazio che verrà dato agli intellettuali della politica per contrastare l'egemonia degli economisti, che più o meno inconsapevolmente sono la quinta colonna della conservazione dell'egemonia dell'attuale classe dominante. Se il pensiero mutato troverà i suoi esegeti e questi riceveranno ascolto, la Nuova Europa vincerà e si riprodurrà; se continueranno a parlare solo i guardiani della Vecchia Europa, allora... I vecchi muoiono e l'Europa, senza eredi, cadrà in mano a chi se la prende. Lo scontro è sia generazionale che epocale, ma soprattutto è uno scontro eminentemente ideologico.

Se qualche giovane ha letto queste righe, le rilegga per capirle meglio e approfondisca i temi trattati. Un giovane che intenda combattere per cambiare le cose in meglio deve sapere da che parte si è rivoluzionari e da che parte invece si crede di esserlo, ma si è solo conservatori funzionali al sistema.

Davide Lovat
Lega Nord Vicenza

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Categorie: Politica

Lega Nord per centenario Grande Guerra

Lunedi 7 Dicembre 2009 alle 19:59
Roberto Ciambetti  

 

«UNA FONDAZIONE PER GESTIRE IL PATRIMONIO ESISTENTE E INCENTIVARE IL TURISMO»
«Altri stati europei ne hanno già dato esempio»

 

Il Gruppo consiliare della Lega Nord in Regione ha presentato alla Presidenza del Consiglio una proposta di legge per la costituzione di una Fondazione in occasione del primo centenario della Grande Guerra. «Si tratta di una proposta che vuole porre rimedio ai ritardi accumulati nel campo della tutela, divulgazione e promozione culturale, della memoria della Grande Guerra, che ha visto il primo intervento legislativo moderno solo nella Legge del 7 marzo 2001 n. 78 "Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale"», ha spiegato Roberto Ciambetti, presidente del Gruppo Lega Nord e primo firmatario del progetto di legge.
«La necessità di un organismo capace di coordinare le varie iniziative nel territorio veneto è lampante - ha spiegato Ciambetti. - Gli importanti recuperi e le molte azioni avviate negli anni richiedono promozione, divulgazione e sostegno per mantenere la memoria degli eventi, diffondere una cultura di pace, attivare flussi culturali, scolastici, formativi e turistici che assicurino anche in futuro la piena tutela dei luoghi, come accade già in Gran Bretagna, Francia, Germania, Austria e Belgio». «Alla Fondazione potranno aderire le Province, i Comuni, il Ministero dei beni e le attività culturali, il Ministero della difesa, il Ministero degli affari esteri, le Fondazioni bancarie del Veneto nonché altri soggetti pubblici e privati - ha concluso l'esponente vicentino del Carroccio. - Sottolineo che la sede della Fondazione presso cui avrà sede anche il Museo Storico della Prima Guerra Mondiale sarà individuato nell'atto costitutivo dai soci fondatori, privilegiando l'utilizzo di immobili dismessi».

 

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Categorie: Politica

Lanzarin (Lega) in polemica con Filippin (Pd)

Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 18:59
Manuela Lanzarin    

 

Nella mattinata di ieri si sono riuniti a Padova sindaci ed amministratori per concordare delle azioni comuni da intraprendere per manifestare all'Esecutivo il grande malcontento e la difficoltà nel mantenere il bilancio all'interno del Patto di stabilità soprattutto dopo l'eliminazione dell'ICI sulla prima casa.
Tra i presenti anche Rosanna Filippin fresca coordinatrice del PD Veneto che forse sulla scia dell'entusiasmo per la nuova carica e la voglia di bella mostra, non si è risparmiata nel dare una stoccata alla Lega dichiarando in riferimento al gruppo di amministratori che stanno guidano la protesta: «Si tratta di sindaci coraggiosi, portatori di richieste legittime. La Lega impari dal loro esempio. Sono amministratori locali che hanno il coraggio di andare a battere i pugni a Roma per difendere i loro Comuni. I leghisti dovrebbero imparare da questi amministratori cos'è il vero federalismo.»
Una sortita del tutto gratuita e priva di ogni caposaldo.
«È un'affermazione molto forte quella di Filippin - dichiara l'on. Manuela Lanzarin nella veste di deputato, di sindaco leghista e di componente del direttivo regionale dell'ANCI - Con l'incontro di ieri questi amministratori vogliono riprendere il percorso compiuto dalle proteste di alcuni mesi addietro sotto l'etichetta di ‘sindaci del 20%'. Un'azione sprovvista di ogni fondamento e per di più strumentale, di cui l'ANCI ha preso totalmente le distanze. La stessa ANCI ha contattato direttamente i ministri preposti Calderoli e Tremonti al fine di individuare delle soluzioni sulla non facile situazione che attanaglia le amministrazioni locali. Si sta discutendo sui primi Decreti attuativi come quello relativo al Demanio che prenderà il via con la fine dell'anno. Azioni quindi concrete e non aria fritta come le marce su Roma.
Voglio rispondere a Rosanna Filippin che i sindaci della Lega non devono imparare niente perché da sempre e lo dimostrano con i fatti ed i relativi consensi, sono i più vicini al territorio, alle sue esigenze ed alla gente. Questi sindaci sono quelli che portano avanti da sempre e non mossi dalla ricerca di consensi elettorali, riforme importanti come il federalismo fiscale. La sottoscritta, in linea con le decisioni nazionali, si sta facendo portavoce attivamente nell'ANCI regionale per portare a livello centrale le istanza della base. Questa è la strada da seguire per trovare soluzioni e risposte ai nostri problemi, ma soprattutto per recuperare le risorse per i nostri territori decidendo poi noi su come e dove destinarle. Sarà così che si vedranno i sindaci di serie A e di serie B, ovvero chi saprà bene amministrare. I sindaci della Lega su questo non hanno nulla da imparare.
Troppo facile è etichettare a volte i sindaci della Lega come esibizionisti e fuori dal coro per poi criticarli quando si muovono compatti con il resto dei sindaci del nord (come il recente incontro con gli amministratori di Lombardia e Piemonte ndr) per portare avanti concretamente le richieste del territorio.»

 

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Categorie: Politica

Bizzotto su referendum svizzero

Martedi 1 Dicembre 2009 alle 17:26

On. Mara Bizzotto

Dopo il referendum svizzero contro i minareti

"ORA REFERENDUM SULLE NUOVE MOSCHEE"
"Dieci, cento, mille Svizzere! UE, Consiglio d'Europa e benpensanti della politica italiana hanno dimostrato volgare disprezzo per la volontà popolare"

 

anche la risoluzione sulla libertà di stampa in Italia ed in altri Stati membri presentata dai gruppi di centrosinistra. Nel testo si denunciavano in particolare anomalie nel caso italiano e pressioni da parte del governo contro i media italiani ed europ
"Dieci, cento, mille Svizzere! Lo scandalo non è il voto contro i minareti epresso del popolo svizzero, che ha dato a tutti una grande lezione di democrazia. Il vero scandalo solo gli atteggiamenti ottusi ed incoerenti di UE, Consiglio d'Europa e di molti benpensanti della politica italiana: imparino a rispettare la volontà popolare, invece di insultarla e disprezzarla!".

Questo il commento della Parlamentare europea della Lega Nord, Mara Bizzotto, alle reazioni sdegnate sull'esito del referendum svizzero.

"Dare voce e pieno potere al popolo è il principio basilare su cui si regge ogni democrazia - continua l'onorevole Bizzotto- Per questo è opportuno che anche in Italia i cittadini abbiano gli strumenti per potersi esprimere su queste materie. Ad esempio, sarebbe sacrosanto lasciare al popolo la decisione se costruire o meno nuove moschee. Un referendum di questo tipo darebbe un esito ancora "più bulgaro" di quello svizzero: la nostra gente non vuole essere colonizzata da un Islam che mette in discussione le fondamenta stesse della nostra società e delle nostre libertà. Alla faccia di Fini e compagni..."

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Categorie: Politica

No a solo 6 mesi di cassa a extracomunitari

Sabato 28 Novembre 2009 alle 23:39

PdCI-PRC   

Discriminazione, sempre peggio

 

La Lega ha proposto un emendamento alla finanziaria che prevede un trattamento diverso (e punitivo) per gli immigrati in tema di ammortizzatori sociali.
In pratica la cassa integrazione, per gli immigrati extracomunitari, durerebbe solo 6 mesi. Una vera e propria "legge razziale".
Il fascismo, da quello che mi raccontavano i miei, è cominciato così un poco per volta con il consenso anche su posizioni aberranti come la difesa della razza.
Il deputato (sic!) leghista Fugatti dichiara che "Bisogna tutelare di più gli italiani. Chi resta disoccupato torni a casa sua" (vedi art. di Repubblica on line).
I leghisti considerano gli immigrati merce che va utilizzata quando serve e poi può essere buttata al macero. E' una cosa indegna, inumana. Non ci può essere alcuna possibilità neppure di dialogo con gente che arriva anche solo a pensare norme così incivili.
E' bene ribadire in ogni occasione, in ogni momento, che i lavoratori sono tutti uguali e che la divisione non è tra nazionalità o pelle diversa ma tra chi vive del proprio lavoro e "gli altri" che vivono sfruttando il lavoro altrui.

 

Giorgio Langella
Federazione della sinistra - coordinamento PdCI-PRC
Provincia di Vicenza

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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