Lanzarin (Lega) in polemica con Filippin (Pd)
Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 18:59 | non commentabile
Manuela Lanzarin   Â
Nella mattinata di ieri si sono riuniti a Padova sindaci ed amministratori per concordare delle azioni comuni da intraprendere per manifestare all'Esecutivo il grande malcontento e la difficoltà nel mantenere il bilancio all'interno del Patto di stabilità soprattutto dopo l'eliminazione dell'ICI sulla prima casa.
Tra i presenti anche Rosanna Filippin fresca coordinatrice del PD Veneto che forse sulla scia dell'entusiasmo per la nuova carica e la voglia di bella mostra, non si è risparmiata nel dare una stoccata alla Lega dichiarando in riferimento al gruppo di amministratori che stanno guidano la protesta: «Si tratta di sindaci coraggiosi, portatori di richieste legittime. La Lega impari dal loro esempio. Sono amministratori locali che hanno il coraggio di andare a battere i pugni a Roma per difendere i loro Comuni. I leghisti dovrebbero imparare da questi amministratori cos'è il vero federalismo.»
Una sortita del tutto gratuita e priva di ogni caposaldo.
«È un'affermazione molto forte quella di Filippin - dichiara l'on. Manuela Lanzarin nella veste di deputato, di sindaco leghista e di componente del direttivo regionale dell'ANCI - Con l'incontro di ieri questi amministratori vogliono riprendere il percorso compiuto dalle proteste di alcuni mesi addietro sotto l'etichetta di ‘sindaci del 20%'. Un'azione sprovvista di ogni fondamento e per di più strumentale, di cui l'ANCI ha preso totalmente le distanze. La stessa ANCI ha contattato direttamente i ministri preposti Calderoli e Tremonti al fine di individuare delle soluzioni sulla non facile situazione che attanaglia le amministrazioni locali. Si sta discutendo sui primi Decreti attuativi come quello relativo al Demanio che prenderà il via con la fine dell'anno. Azioni quindi concrete e non aria fritta come le marce su Roma.
Voglio rispondere a Rosanna Filippin che i sindaci della Lega non devono imparare niente perché da sempre e lo dimostrano con i fatti ed i relativi consensi, sono i più vicini al territorio, alle sue esigenze ed alla gente. Questi sindaci sono quelli che portano avanti da sempre e non mossi dalla ricerca di consensi elettorali, riforme importanti come il federalismo fiscale. La sottoscritta, in linea con le decisioni nazionali, si sta facendo portavoce attivamente nell'ANCI regionale per portare a livello centrale le istanza della base. Questa è la strada da seguire per trovare soluzioni e risposte ai nostri problemi, ma soprattutto per recuperare le risorse per i nostri territori decidendo poi noi su come e dove destinarle. Sarà così che si vedranno i sindaci di serie A e di serie B, ovvero chi saprà bene amministrare. I sindaci della Lega su questo non hanno nulla da imparare.
Troppo facile è etichettare a volte i sindaci della Lega come esibizionisti e fuori dal coro per poi criticarli quando si muovono compatti con il resto dei sindaci del nord (come il recente incontro con gli amministratori di Lombardia e Piemonte ndr) per portare avanti concretamente le richieste del territorio.»