Il GdV dopo quelle sull'arresto del "non vice" di Virginia Raggi spara altre palle sul M5S a Roma ma anche sul... Napoli. "Tanto la litania sui torti dei poveri e dei privilegi dei ricchi è una minchiata". Come per la BPVi...
Lunedi 19 Dicembre 2016 alle 23:43
Sabato scorso, sotto il titolo «È legittimo chiedere dimissioni di un sindaco e noi lo facciamo per Variati con fatti. GdV e giornali Athesis titolano il falso contro M5S: "In cella il vice della Raggi". Che non è Marra!», rivelavamo l'errore (bugia?) del locale quotidiano confindustriale, che in un eccesso di anti grillismo e sparando il titolo in prima pagina dava per arrestato il vice di Virginia Raggi, sindaco o sindaca di Roma, confondendolo (per caso?) col suo sia pur importante collaboratore, il dirigente Raffaele Marra, ma non di certo suo vice. E oggi, rimanendo in tema, il GdV prende un'altra cantonata, anche se più "umana" e molto meno grave perchè non è deontologicamente rilevante ma solo un'errata previsione, tipica in assenza delle veline che qui da noi l'entourage del sindaco Achille Variati e gli altri "potri", più o meno grandi e forti, recapitano diligentemente in Via Fermi.
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È legittimo chiedere dimissioni di un sindaco e noi lo facciamo per Variati con fatti. GdV e giornali Athesis titolano il falso contro M5S: "In cella il vice della Raggi". Che non è Marra!
Sabato 17 Dicembre 2016 alle 15:35
Ogni giornale è libero di fare una battaglia pro o contro un politico e VicenzaPiu.com la sta portando avanti contro il sindaco di Vicenza, Achille Variati, di cui abbiamo chiesto le dimissioni per i tanti, troppi, non credibili, bugiardi "non sapevo", di cui abbiamo fatto ieri un dettagliato riassunto titolando: «Achille Variati, il sindaco che non sa mai nulla per tempo. Ora saprà dimettersi dopo flop BPVi, caso Bertelle, silenzio di Bortoli...?». Anche il sindaco ci dà ... ragione quando attacca la sua collega di partito, Alessandra Moretti, che avrebbe detto bugie sulla sua assenza per malattia al Consiglio regionale mentre, invece, era in India per una cerimonia nuziale, e la striglia così: «Quando uno ha un incarico pubblico, come Moretti, ha dei doveri in più verso la collettività : verso chi l'ha votato e chi no. Tra questi ce n'è uno che ho sempre cercato di applicare: non dire le bugie...». Peccato che anche Variati di bugie ne abbia dette per cui anche per lui vale il vangelo di Luca (6,41): «Perchè guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?».
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Athesis, famiglia Armellini vuol cedere il 6% della holding di controllo del GdV. Che tace su questo come su Gervasutti, anche lui muto
Domenica 9 Ottobre 2016 alle 15:26
«Athesis, la famiglia Armellini ci riprova In vendita il 6% della holding di controllo»: è così che leggiamo oggi su L'Arena di Verona che appartiene all'Athesis così come Il Giornale di Vicenza che, però, ignora la notizia che tra i suoi proprietari c'è chi inizia a volersene liberare. La famiglia Armellini, quella nota anche per il "Pollo Arena", è tra i soci storici, che insieme a Confindustria Vicenza e Confindustria Verona controllano le due testate e non solo quelle (come rivelato dalla nostra inchiesta che descrive la catena di controllo, nella foto, salvo aggiornamenti recenti). Ma per il GdV è irrilevante o non urgente informare i lettori della sua volontà di uscire dalla catena di controllo così come non è stato rilevante informarli dei perchè del siluramento di Ario Gervasutti e del conseguente arrivo alla direzione di Luca Ancetti. costringendoci a un super... lavoro per farlo noi.
Continua a leggereChi ha licenziato Ario Gervasutti, direttore de Il Giornale di Vicenza? Un ginepraio di scatole cinesi e membri di Cda tra cui i "gemelli" confindustriali Zigliotto, ex Cda di BPVi, e Vescovi, ex vicepresidente di Banca Nuova
Martedi 6 Settembre 2016 alle 23:45
Dopo il grande numero di visualizzazioni di questo articolo pubblicato il 5 settembre alle 23.30  per svelare il reticolo che avvolge Il Giornale di Vicenza, dalla cui direzione era appena "uscito" Ario Gervasutti, lo riproponiamo all'attenzione di chi vuol sapere come é gestito il quotidiano storico dell'area.
Chi sono i proprietari del quotidiano cartaceo di Vicenza che hanno prima assunto, come è normale, e poi licenziato, come è altrettanto normale per un dirigente, Ario Gervasutti, il direttore de Il Giornale di Vicenza? In tanti vi potrebbero rispondere sommariamente i vertici di Confindustria Vicenza e Confindustria Verona. Ma andando a “scavare†tra la proprietà di Athesis, una corazzata dell'informazione editrice dei quotidiani Il Giornale di Vicenza, L’Arena di Verona e BresciaOggi, oltre che di TeleArena, TeleMantova, Brescia.Tv e RadioVerona e, se non bastasse, proprietaria del 100% delle quote di Publiadige, la concessionaria esclusiva di pubblicità del quotidiano locale vicentino e degli altri media del gruppo, si trova un complesso sistema di “scatole cinesi†all'italiana di proprietari, con un sistema di incastri e intrecci a cascata in cui chi sta in cima, anche senza detenere la maggioranza delle quote azionarie e, quindi, con pochi rischi economici, può assumere le decisioni fondamentali per l'azienda.
Continua a leggereFondazione Cariverona e le Popolari venete: nuovo incontro con BPVi guardando anche a Veneto Banca
Domenica 21 Febbraio 2016 alle 13:35
Per la Fondazione Cariverona si è chiusa la prima settimana del nuovo corso a guida Alessandro Mazzucco e domani si apre la seconda ricominciando come otto giorni fa: con l'incontro dei vertici delle banche venete per una nuova puntata del risiko bancario. In particolare è stato il presidente della Popolare di Vicenza, Stefano Dolcetta, in carica da novembre scorso, ad anticipare che domani sarà in Fondazione Cariverona per incontrare «il nuovo presidente Mazzucco e Paolo Biasi. Mi auguro», ha aggiunto, «un loro contributo». Un incontro che avviene pochi giorni dopo la decisione di fissare il prezzo di recesso a 6,3 euro e alla vigilia di un aumento di capitale e dello sbarco in Borsa. Ma che partita potrà giocare Cariverona in questo scacchiere? E se si impegna con i vicentini, può lasciar perdere Veneto Banca?
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Stessa proprietà dei quotidiani di Vicenza e Verona ma su BPVi è scontro. Da stadio
Mercoledi 6 Gennaio 2016 alle 12:00
Che VicenzaPiù non sia talvolta (spesso?) un ospite gradito da "fonti", legate a Istituzioni o a poteri e che amano utilizzare altri media più ... "mediati" per diffondere le loro verità , è cosa risaputa dai nostri lettori, che anche per questo ci seguono. Ci seguono perchè, magari, in quei casi di esclusione nell'immediato dagli scoop di parte (due esempi per tutti: "Zonin, Sorato e Zigliotto contro le agenzie di rating per l'ingiustificato downgrading della Popolare di Vicenza" e "il Cda ha deciso un'emissione di azioni della BPVi da comprare perchè convenienti...") sono ricompensati dall'analisi immediatamente successiva che possiamo farne, con tranquillità e senza pressioni.
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Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza verso la spa: operazione obbligatoria ma non scontata, per gli azionisti
Martedi 8 Dicembre 2015 alle 11:39
La trasformazione in spa di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza non è così scontata (anche se obbligatoria e obbligata, ndr). Almeno, non per molti degli azionisti dei due istituti di credito: in migliaia hanno creato nelle ultime settimane un massiccio fronte del «no». Il loro dissenso ha trovato amplificatori nelle numerose associazioni nate in tutta la regione, finalizzate a individuare le migliori strategie per difendere i diritti dei soci delle due Popolari, accomunati dalla stessa sorte: il crollo della azioni finanziarie e un futuro sempre più cupo.Â
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Dalle veline su Csv e BPVi alle agenzie contro la banca dei vicentini e non di Zonin: sono riassunti e dettati, non giornalismo, "bellezza"
Venerdi 20 Novembre 2015 alle 23:26
«È la stampa, bellezza, la stampa. E tu non ci puoi fare niente... niente!»: così diceva Humphrey Bogart, che nel film  “L’ultima minaccia†di Richard Brooks è Ed Hutchinson, il direttore che si oppone alla cessione del suo quotidiano dopo la morte dell'editore per portare a compimento l'impegno di una campagna contro un'organizzazione criminale. Ma, nell'omonimo film diretto da Mario Monicelli, c'è anche il Marchese del Grillo, che nella Roma papalina del 1809 trascorre le sue giornate nell'ozio più completo, da nobile romano alla corte di papa Pio VII, e dice agli altri «Io so’ io e voi non siete un c…o!». Impegno e ozio sono due stati dell'essere e del vivere umano che ritroviamo anche nella nostra categoria, quella del Quarto potere.
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Stampa Triveneta a Expo. Che "non è saltato, non è a Rho e non è una fiera"
Martedi 25 Agosto 2015 alle 16:14
Oggi visita all'Expo 2015 riservata alla stampa del Triveneto (ci siamo noi col GdV, Il Gazzettino, L'Arena di Verona, La Tribuna di Treviso, Il Mattino di Padova e Telenuovo) per gustare (e non potrebbe essere diversamente visto il tema dell'Esposizione universale) alcuni spunti emozionali e sensoriali di un evento che, dopo aver "squalificato" l'Italia nel mondo per i purtroppo soliti scandali, in cui la vicentina Maltauro l'ha fatta da padrona, l'ha poi rilanciata nell'immaginario collettivo di milioni di visitatori che stanno apprezzando la specialità degli italiani: recuperare in zona Cesarini e vincere nei recuperi.Â
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