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Stampa Triveneta a Expo. Che "non è saltato, non è a Rho e non è una fiera"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 25 Agosto 2015 alle 16:14 | 0 commenti

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Oggi visita all'Expo 2015 riservata alla stampa del Triveneto (ci siamo noi col GdV, Il Gazzettino, L'Arena di Verona, La Tribuna di Treviso, Il Mattino di Padova e Telenuovo) per gustare (e non potrebbe essere diversamente visto il tema dell'Esposizione universale) alcuni spunti emozionali e sensoriali di un evento che, dopo aver "squalificato" l'Italia nel mondo per i purtroppo soliti scandali, in cui la vicentina Maltauro l'ha fatta da padrona, l'ha poi rilanciata nell'immaginario collettivo di milioni di visitatori che stanno apprezzando la specialità degli italiani: recuperare in zona Cesarini e vincere nei recuperi. 

Più tardi e domani vi racconteremo con più dettagli, con parole e video, qualche dettaglio, a partire dalla visita al padiglione del Kazakhistan, particolarmente emozionante per chi  scrive, che lo ha visitato via Pavlodar un'era fa, nel 1997, e che ospitarà una Expo non universale ma a tema energia nel 2017, fino al gettonatissimo padiglione Italia, che mentre scriviamo ancora non abbiamo visto per approfittare di un lunch mozzafiato, e gusti, firmato Davide Oldani.

Ma abbiamo già ascoltato Giacomo Biraghi che ci ha raccontato in maniera sinceramente sublime (domani i due video integrali) la filosofia delle Expo e di Expo Milano in particolare ("un format di pace e democrazia...", ha ripetuto più volte) e lo spaccato che ne dà il Padiglione Zero, disegnato dall'archistar De Lucchi a forma, esterna, lui dice, dei Colli Euganei (a molti dei presenti sembravano trulli) e che racconta l'uomo e la natura.

E Biraghi ha simpaticamente sculacciato i media, i male informati e i "miscredenti" su tre dei sei errori (gli altri tre domani in video) fatti su Expo. Che non era possibile che non si facesse, che non è una fiera e che non si svolge a Rho.

Ma a Milano.

Passava casualmente nei paraggi il commissario Sala che con umorismo, dal miniveicolo in cui girava, dice a a Biraghi: dice tutte bugie...

 Per noi, di certo, non sulla filosofia Expo ma sulla previsione di durata della sua lectio magistralis: oltre 30 minuti a fronte dei solo 15... minacciati.

Ma per ne è valsa la pena ascoltarlo.  

Domani giudicherete voi in video. 

Adesso noi ascoltiamo Sala... 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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