Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Banche

Fondazione Cariverona e le Popolari venete: nuovo incontro con BPVi guardando anche a Veneto Banca

Di Rassegna Stampa Domenica 21 Febbraio 2016 alle 13:35 | 0 commenti

ArticleImage

Per la Fondazione Cariverona si è chiusa la prima settimana del nuovo corso a guida Alessandro Mazzucco e domani si apre la seconda ricominciando come otto giorni fa: con l'incontro dei vertici delle banche venete per una nuova puntata del risiko bancario. In particolare è stato il presidente della Popolare di Vicenza, Stefano Dolcetta, in carica da novembre scorso, ad anticipare che domani sarà in Fondazione Cariverona per incontrare «il nuovo presidente Mazzucco e Paolo Biasi. Mi auguro», ha aggiunto, «un loro contributo». Un incontro che avviene pochi giorni dopo la decisione di fissare il prezzo di recesso a 6,3 euro e alla vigilia di un aumento di capitale e dello sbarco in Borsa. Ma che partita potrà giocare Cariverona in questo scacchiere? E se si impegna con i vicentini, può lasciar perdere Veneto Banca?

Ma non era la fusione tra Banco Popolare e Bpm il focus sul quale concentrare le risorse?Sono questi i temi sui quali si stanno interrogando i consiglieri di amministrazione e i componenti del consiglio generale, oltre che settori di primo piano della città che hanno a cuore il futuro della Fondazione. Perché sul terreno delle scelte finanziarie, Biasi ha sempre dimostrato di avere un progetto ben preciso che tiene conto dei mercati e poco della politica. Sarà così anche con Mazzucco? Il nuovo presidente ha incontrato subito dopo l'elezione sia i vertici di Veneto Banca che della Popolare di Vicenza, dimostrando un forte interesse su queste partite, ma come fanno notare consiglieri di lungo corso, queste due banche hanno appena iniziato il loro calvario per cui è ben difficile ipotizzare dove si fermerà il prezzo delle loro azioni: si rischia di investire un capitale che fra tre mesi può essere penalizzato.Da una parte Biasi con la finanza, dall'altra Tosi con la politica: Mazzucco deve tenere in equilibrio la Fondazione. Certo è che con i nuovi assetti delle Fondazioni bancarie queste decisioni dovrebbero spettare al presidente Mazzucco che ha sottolineato spesso di essere un decisionista e Biasi, secondo i più pignoli, non avrebbe titolo per inserirsi nella partita dal momento che la delibera di consulenza finanziaria è rimasta ferma nel cda. Mazzucco ha assicurato che se ne parlerà nel prossimo cda, ma anche la nomina del direttore generale che sostituirà Sinagra è stata rinviata nel tempo. E il nome di Giacomo Marino, indicato da Biasi, rischia nel frattempo di raffreddarsi.Ma in questo scenario non si dimentichi che Biasi non è solo presidente del fondo immobiliare Property che controlla gli immobili, commerciali e non, della Fondazione, ma è presidente anche delle società di Cariverona: per esempio è lui presidente della Fondazione Domus, che gestisce il patrimonio di opere d'arte e la Galleria d'arte moderna; è lui che presiede la società Ies srl, Iniziative edilizie sociali. Inoltre, potrebbe controllare la maggioranza del cda e del consiglio generale. Ma se cominciassero a delinearsi schieramenti fra «tosiani» e «biasiani» tra via Forti e via Emilei, lo scontro sarebbe devastante non tanto per i singoli quanto per il futuro patrimonio della Fondazione e conseguenti ricadute sulla città.

Di M. Batt., da L'Arena di Verona


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network