Non sfilerà alla Mille Miglia a Vicenza la Sabra, l'unica auto prodotta in Israele e presentata nel 1961 al salone di New York
Martedi 16 Maggio 2017 alle 01:20Boicottaggio contro Israele: si commemorano gli ebrei morti e gli israeliani assassinati ma si accusano e discriminano quelli vivi
Sabato 21 Gennaio 2017 alle 19:35Chi promuove il boicottaggio di Israele ha ben poco a cuore i problemi dei palestinesi, dato che in quelle aziende ci lavorano decine di migliaia di arabi-palestinesi e in totale sono circa 60.000 le famiglie palestinesi che si mantengono proprio grazie a quel lavoro. Il boicottaggio dei prodotti israeliani provenienti dalla West Bank e da Gerusalemme est danneggia prima di tutto i palestinesi, perché è chiaro che se cala il lavoro Israele licenzierà prima i palestinesi (spero, fa tanto fashionable fare i buonisti). E comunque, boicottaggio o no, il Pil in Israele cresce o si mantiene bene, nei paesi che lo boicottano cala.
Continua a leggerePalestina, Luciano Parolin: Rolando vuol forse impedire le visite in Terrasanta?
Sabato 21 Gennaio 2017 alle 15:23Da tempo nel PD è iniziata la Campagna elettorale. Alcuni come Rolando, in una Assemblea Pubblica a Palazzo Trissino, trattiene Volontari e cooperanti sul tema di un Percorso di Pace...con lo slogan Boicottiamo Israele. Probabilmente non sanno cosa dicono e nemmeno cosa fanno. Nessun approfondimento storico, nessuna conoscenza della geografia attuale del Medio Oriente. Da 100 anni non esiste Pace in Palestina, Siria, Turchia, Giordania...e Israele che viene dopo la fine della IIa Guerra Mondiale. In quelle zone, hanno sempre dominato (sul serio) Inglesi e Francesi che, senza colpo ferire hanno manomesso di continuo Nazionalità , Confini, Ribaltoni politici a seconda della convenienza loro.
Continua a leggereBoicottare Israele, Giovanni Rolando: è il messaggio di ieri a Palazzo Trissino. VicenzaPiù: e se boicottassimo tutti quelli che lucrano sulle guerre, ovunque?
Sabato 21 Gennaio 2017 alle 12:58Ospitiamo volentieri, e come per noi abituale, un intervento su Palestina e Israele di Giovanni Rolando, noto e storico esponente ora del Pd, in passato delle formazioni che da sinistra gli hanno dato i natali. Sull'onestà intellettuale di Rolando non avanziamo dubbi, ma la posizione netta che esprime nei confronti della politica aggressiva di Israele ci porta, da un lato, a condividere le sue affermazioni quando ci troviamo di fronte all'ostacolo opposto ai popoli di vivere nelle proprie terre. Ma Rolando sa anche che il discorso ha il suo contraltare in un Israele che rivendica il suo diritto ad esistere. Auspicando l'apertura (la prosecuzione) di un dibattito, che però non sia solo di pancia, facciamo una domanda a Rolando e ai "filo palestinesi" così come la rivolgiamo ai "filo israeliani": «a chi giova lo stato di guerra, terrore e contro terrore imperante da decenni in quelle terre? Ai morti, ai loro parenti e ai loro amici, no di certo. A chi giova allora se non a chi arma, per denaro e per interessi economici, anche se contrabbandati su entrambe le sponde per ideali, le mani di chi uccide, non solo in Palestina, ma anche, come in un passaggio di Rolando si legge, in Africa, in medio ed estremo Oriente, in sud America e dovunque esistano focolai di violenza e terrore?". Ecco ora l'intervento di Rolando.
Continua a leggereAstensione all’Unesco su Gerusalemme, Roberto Ciambetti: Renzi esegue ordini nell’interesse altrui
Domenica 23 Ottobre 2016 alle 11:15Il Presidente del Consiglio spiega che l’astensione italiana all’Unesco sulla Risoluzione palestinese sul Monte del Tempio, con la quale si esclude ogni legame tra il popolo e la fede ebraica e Gerusalemme, è allucinante. A dire il vero, Renzi ha impiegato una decina di giorni, e decine e decine di articoli e prese di posizione autorevoli, per smentire il voto del nostro rappresentante all’Onu: non è mai troppo tardi. Non ha impiegato nemmeno un giorno, invece, il ministro agli affari esteri, Paolo Gentiloni, a smentire a sua volta il primo ministro spiegando in una articolata intervista che l’astensione italiana ha portato ad un successo diplomatico senza pari all’Onu.
Continua a leggereAttentato a Tel Aviv, una vicentina: assassinati civili in un luogo di vita
Venerdi 10 Giugno 2016 alle 23:22Riceviamo da Paola Farina e pubblichiamo
Nuovo attentato in Israele, atto criminale compiuto da quella “società civile, composta di angeli di pace†opportunamente addestrata a compiere attentati. Max Brenner Café Tel Aviv, quartiere Sarona, due terroristi ben vestiti, mimetizzati nell’ambiente che li circonda, si alzano e all’improvviso sparano sulla folla: quattro morti (mi verrebbe da dire quaranta morti come fanno i media palestinesi, ma non è la cifra che vale, quanto il gesto, il macabro rituale reiterato) 5 feriti. RIP alle vittime: Ido Ben Arieh, 42 anni, aveva servito nell’esercito all’interno dell’unità di élite della Sayeret Matkal (principale unità israeliana con compiti di ricognizione speciale, alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore).
Continua a leggereFarina: diplomatico UE fermato in Israele, ma nessun media italiano ne parla...
Mercoledi 10 Febbraio 2016 alle 11:42Un diplomatico dell'Unione Europea è stato fermato in Israele, all’incrocio dell’ Allenby, mentre cercava di contrabbandare barre d'oro puro, gioielli, centinaia di Iphone, e decine di chilogrammi di steroidi. I prodotti sono stati scoperti dai funzionari della dogana israeliana, nel veicolo del rappresentante dell'Unione Europea mentre cercava di entrare in Israele dalla Giordania assieme al suo autista, quest’ultimo residente nella città di Atarot, a nord di Gerusalemme.
Continua a leggereRaniero: lobby israeliane di Vicenza scatenate contro Vescovo Pizziol
Lunedi 11 Gennaio 2016 alle 12:24Germano Raniero prende spunto dall'intervento di Paola Farina per dire la sua sulla questione palestinese. Una palestinese avrebbe sostenuto la legittimità delle rivendicazioni palestinesi, un monito che per Pizziol non ci deve lasciare indifferenti, ma che ha scatenato molte polemiche. I toni di Raniero sono forti, raccontano di un'occupazione del suolo palestinese da parte israeliana, e della necessità di operare una Resistenza veramente partigiana. Il messaggio è forte, ma la speranza è che lo scambio di opinioni, anche da posizioni opposte, possa portare prima o poi al dialogo, e, infine, alla comprensione reciproca.
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