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Astensione all’Unesco su Gerusalemme, Roberto Ciambetti: Renzi esegue ordini nell’interesse altrui

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 23 Ottobre 2016 alle 11:15 | 1 commenti

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Riceviamo da Roberto Ciambetti, presidente Consiglio regionale Veneto, e pubblichiamo

Il Presidente del Consiglio spiega che l’astensione italiana all’Unesco sulla Risoluzione palestinese sul Monte del Tempio, con la quale si esclude ogni legame tra il popolo e la fede ebraica e Gerusalemme, è allucinante. A dire il vero, Renzi  ha impiegato  una decina di giorni, e decine e decine di articoli e prese di posizione autorevoli, per smentire il voto del nostro rappresentante all’Onu: non è mai troppo tardi. Non ha impiegato nemmeno un giorno, invece, il ministro agli affari esteri, Paolo Gentiloni, a smentire a sua volta il primo ministro spiegando in una articolata intervista che l’astensione italiana ha portato ad un successo diplomatico senza pari all’Onu.

Il  Capo del Governo dice una cosa mentre il capo della nostra diplomazia ne fa un’altra? Schizofrenia ministeriale? Più banalmente il gioco delle parti: Renzi accontenta Bibi Netanyahu e Gentiloni tiene buoni i palestinesi e il mondo arabo. 

In questo schema di apparente astuzia poi si deve inserire un terzo elemento che ha contraddistinto questi giorni: lo smarcamento di Renzi dal fronte dei sostenitori delle sanzioni contro la Russia. In questo caso il premier tende una mano a Mosca,  ma spiegando che la revoca delle sanzioni è necessaria nel momento in cui si avvia il negoziato sulla Siria, non allarma, anzi tranquillizza,   i wahabiti finanziatori dell’Isis e di Al-Qaeda protagonisti della guerra siriana. 

Italica furbizia? Non deve sfuggire la singolare coincidenza di tutte queste mosse apparentemente contraddittorie con la missione del primo ministro italiano a Washington, dove Renzi più che a cena alla Casa Bianca sembra essere andato a prendere gli ordini sul da farsi ed ora esegue la comanda. 

Bizzarro paese il nostro: il ministero degli Esteri può cancellare tre mila anni di storia ebraica, sfrattando così anche il Cristianesimo dalla sua culla, ma se in Veneto ci si ferma a riflettere sull’Annessione della nostra terra al Regno sabaudo a seguito di una manovra ordita dalle superpotenze  dell’epoca si scatena un putiferio. Per non parlare del fatto per cui queste ultime settimane sono stato insultato e attaccato ferocemente da esponenti del centro-sinistra perché sono stato in Crimea assieme ad altri colleghi consiglieri regionali, imprenditori e rappresentanti dell’associazionismo economico al fine di tenere aperto lo spiraglio del dialogo auspicando la revoca delle sanzioni. Nessuno me lo aveva comandato, se non il buon senso e la coerenza di chi deve tutelare gli interessi del suo territorio e lo ha fatto con atti concreti e alla luce del sole.  S’è sollevato un vespaio. Non vola neanche una mosca, invece, se è mr.Renzi a eseguire la mossa nello scacchiere dove si muove come una pedina al servizio del suo Re e di quegli apparati dell’alta finanza e delle banche che oggi imperano e che con le agenzie di rating determinano il successo o il fallimento di interi paesi.  Ciò che colpisce, in questo gioco, è l’atteggiamento caudatario del nostro governo e la sua impudica sfrontatezza nel non ricercare il bene del proprio Paese, ma l’eseguire ordini nell’interesse altrui. 

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Commenti

Inviato Domenica 23 Ottobre 2016 alle 18:24

Roberto Ciambetti, ma lei pensa davvero che quelli come me possano credere che Renzi ne fosse all'oscuro e non sappiano che la presa di posizione dell'Italia prima a favore della votazione Unesco e poi a favore di Israele è una doppia marchetta? Hamad bin Abdulaziz al Kawari è un importantissimo sponsor economico e culturale per l'Italia, diplomatico ed ex ministro della Cultura del Qatar, candidato alla carica di prossimo Direttore Generale dell'Unesco. Dall'altra parte si spera che l'affetto profuso ed il profondo dispiacere per l'accaduto possano far confluire voti al referendum tra gli incerti...del resto gli Ebrei votano a Destra, Sinistra, Centro, Lega mentre quelli che sono stati grillini si sono presto pentiti. Quanto a Netanyahu, un uomo che ha avuto tre moglie sa interpretare le mille sfaccettature della vita!
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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