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Boicottaggio contro Israele: si commemorano gli ebrei morti e gli israeliani assassinati ma si accusano e discriminano quelli vivi

Di Paola Farina Sabato 21 Gennaio 2017 alle 19:35 | 2 commenti

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"Una volta si boicottavano i negozi ebraici, ora Israele e lo Stato Ebraico. Si commemorano gli ebrei morti e gli israeliani assassinati e si accusano e discriminano quelli vivi.": si riassume in questa "doppia" frase il commento all'invito di Giovanni Rolando a boicottare Israele di Paola Farina, vicentina di religione ebraica, che firma da noi soprattutto su questioni che riguardano la sua religione e la sua visione del mondo a cui, sia pure spesso criticamente, appartiene. Ecco il suo articolo.

Chi promuove il boicottaggio di Israele ha ben poco a cuore i problemi dei palestinesi, dato che in quelle aziende ci lavorano decine di migliaia di arabi-palestinesi e in totale sono circa 60.000 le famiglie palestinesi che si mantengono proprio grazie a quel lavoro. Il boicottaggio dei prodotti israeliani provenienti dalla West Bank e da Gerusalemme est danneggia prima di tutto i palestinesi, perché è chiaro che se cala il lavoro Israele licenzierà prima i palestinesi (spero, fa tanto fashionable fare i buonisti). E comunque, boicottaggio o no, il Pil in Israele cresce o si mantiene bene, nei paesi che lo boicottano cala.

Siamo davvero sicuri di boicottare i prodotti israeliani? E come la mettiamo con i farmaci anticancro e salvavita? Io non dico che non dobbiate boicottare i prodotti israeliani, ma dovete essere coerenti. Vi piaccia o no, ognuno di noi si porta addosso un piccolo pezzo di Israele e allora, per favore buttate a mare i vostri cellulari e i vostri pc. Non andate a Gaza a curare i palestinesi con i farmaci forniti da Israele e sappiate anche che Israele cura i bambini ed adulti palestinesi, non solo quelli dell'Anp ma anche quelli di Gaza (nella foto un ospedale israeliano in cui si curano palestinesi della striscia). So che ogni settimana squadre di medici vanno al confine di Erez con Gaza prendono in consegna i malati e li portano in ospedale per curarli. Da anni si va avanti così, perché il dovere di un medico, sia palestinese, sia ebreo, sia civile o sia militare è quello di curare. Forse in 75 anni di fiumi di soldi ricevuti potevano anche costruirsi gli ospedali. Israele, per inciso, cura anche i siriani che il nostro Esercito Zahal riesce a salvare e a portare dentro i nostri confini. Anche il fratello del presidente dell'Autorità Nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, nel 2016 è stato ricoverato in condizioni critiche presso l'Assuta Medical Center di Tel Aviv. Abu Lawi, 76 anni, è il fratello minore di Abbas, non vive nei territori palestinesi bensì in Qatar con la moglie. Gli è stato diagnosticato un cancro e tra tutti i luoghi possibili ha deciso di ricevere le cure in Israele. Abu Lawi è stato ricoverato presso il lussuoso ospedale privato di Tel Aviv. Lui non ha boicottato... Io, che non sono medico, non lo avrei ospitato!
Basta con questa storia di territori occupati, caso mai saranno contesi e, se non sono contesi, gli Stati nascono e muoiono con la guerra, è un principio millenario nelle relazioni internazionali, tanto più se la guerra è stata scatenata dallo Stato soccombente.

Che Trump voglia spostare l'Ambasciata a Gerusalemme, chi ne soffrirà sarà senza ombra di dubbio il proprietario dell'immobile a Tel Aviv, ma è sul mare, si può sempre riqualificare e ampliare come struttura alberghiera! Di certo non si devono intromettere paesi esterni, tanto meno quelli che impongono, di fatto, governi!
Credo che Israele faccia degli errori, anche se mi costa una gran fatica ammetterlo, ma chi vuole demonizzarlo a tutti i costi fa degli errori ben più gravi, perché il suo odio verso di Israele è talmente forte che gli impedisce di guardare dentro la verità. Erigere l'Onu & C SpA o Ltd come ente di rispetto e di esempio è grossolano.
Alla luce di quanto sotto espongo, io sionista, ma prima di tutto donna e persona sensibile a molte problematiche, mi rifiuto di prendere in considerazione qualsiasi citazione abbia come esempio Onu & C., ovvero tutti in latrina.
Una persona può essere pro Palestina o Pro Israele, ma sostenere o attaccarsi alla purezza immaginaria dell'Onu è una demenzialità. Come si può portare ad esempio o sostenere un'istituzione che solo nel 2016 ha: fatto entrare l'Iran nel comitato esecutivo di UN Women, organismo deputato a tutelare l'uguaglianza in genere; nominato Arabia Saudita, Cina, Cuba ed Egitto in posizioni chiave al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite; osservato un minuto di silenzio per la morte di Fidel Castro ma neanche una parola è stata detta sulle vittime della dittatura cubana da parte di nessuno (nemmeno di Israele, per carità... ma io le lacune le vedo anche nella terra in cui non ho potuto vivere, ma spero di morire almeno); Siria e Venezuela sono ai vertici del Comitato contro la sottomissione dei popoli (Committee Against Subjugation of Peoples) ed il dittatore siriano Bashar al-Assad, co-responsabile di decine di migliaia di morti, ne fa motivo di pregio e non si può che dargli ragione; ha nominato relatore speciale sul Diritto all'Alimentazione per il Consiglio dei diritti umani alle Nazioni Unite Jean Ziegler, amico personale di Gheddafi e promotore del "premio Gheddafi per i Diritti dell'Uomo" (il massimo dell'orgasmo); l'alto funzionario delle Nazioni Unite, l'algerino Idriss Jazairy, visitando il Sudan dichiara che il genocida regime sudanese è una vittima dei Diritti Umani e delle sanzioni occidentali senza che nessuno alle Nazioni Unite sputi una sola parola di condanna per queste dichiarazioni; punito dai vertici ONU e costretto alle dimissioni, il ricercatore delle Nazioni Unite Anders Kompass dopo aver denunciato lo stupro di bambini da parte di militari delle forze di pace ONU e aver scritto al Segretario Generale, Ban ki-Moon, in merito al silenzio della Commissione dei Diritti Umani dell'Onu (OHCHR) su queste gravissime violazioni. In un rapporto veramente sconvolgente Anders Kompass aveva denunciato la totale impunità dei militari, l'abuso di potere e la totale indifferenza della OHCHR.; l'Arabia Saudita è stata cancellata dalla lista nera della Nazioni unite dei paesi violatori dei Diritti dei bambini e che uccidono i minori e Ban ki Moon ha ammesso con candore questa sua scelta come salvagente, diversamente l'Arabia Saudita aveva minacciato di tagliare i congrui fondi destinati all'ONU, tra i quali la UNRWA, l'agenzia ONU per i palestinesi. Potrei continuare per ore a elencare i misfatti dell'ONU & C. SpA o Ltd, una vergogna!
E per ultimo, ma non meno importante, la chicca di Ban Ki Moon che nel suo addio a una lunga e perversa presenza di segretario generale dell'ONU ha finalmente ammesso quel che quelli come me avevano già capito; l'ONU è animata da un forte e costante pregiudizio contro Israele. "Decenni di manovre politiche hanno creato un volume sproporzionato di risoluzioni, rapporti e conferenze" contro Israele, ed ha aggiunto che "in molti casi, piuttosto che aiutare la causa palestinese questa situazione ha impedito all'ONU di svolgere il suo ruolo con efficacia". Danny Danon verace come un napoletano, ma di fatto israeliano, bell'ambasciatore di Israele all'ONU non ha mancato di sottolineare quanto fosse ipocrita questa tardiva affermazione: solo in questi anni l'ONU ha approvato 223 risoluzioni di condanna di Israele, mentre quelle che condannavano la Siria per il massacro dei suoi cittadini negli ultimi sei anni sono state solo 8.
E il mondo si preoccupa delle dichiarazioni ONU & C. contro Israele? Dov'è la razionalità, il senso critico e la giustizia di giudizio? Meglio essere guerriera come lo so io, che pacifinta.

Leggi tutti gli articoli su: Palestina, Israele, Onu, Giovanni Rolando, Abu Lawi, Mahmoud Abbas

Commenti

Inviato Sabato 21 Gennaio 2017 alle 20:54

Fa riflettere.
Inviato Domenica 22 Gennaio 2017 alle 12:06

I kompagni sono sempre stati contro gli ebrei, cftr. Marx e la Questione ebraica, per non parlare di Lenin e Stalin. Di fronte alle Leggi razziali italiani non si è certo allora levata la voce dei comunisti e di Togliatti.
Ora gli epigoni, Rolando, anzichè promuovere la pace, promuovono sempre e comunque lo scontro.
Io credo che dovrebbero ormai andare in pensione o, meglio, seppellirsi ideologicmente
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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