Banche venete, processi più vicini. «La richiesta di rinvio a giudizio per l'inchiesta su Banca Popolare di Vicenza potrebbe arrivare entro 15-30 giorni, l'obiettivo sarebbe celebrare l'udienza preliminare entro fine anno», spiega il Procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri. Potrebbero costituirsi 4mila ex soci: tante sono le querele già arrivate al Tribunale.«Veneto Banca: Vincenzo Consoli e gli altri imputati udienza preliminare entro fine anno» davanti al gip di Roma il 24 novembre.Continua a leggere
La posizione si era già delineata lo scorso dicembre, in occasione della presentazione di un dossier al tribunale delle imprese di Venezia, scriveva ieri s.t. su Il Mattino di Padova da cui riprendiamo il contrattacco di Samuele Sorato a Gianni Zonin, ed era stata ribadita nei due interrogatori davanti ai pm della Procura berica. Ora l'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin, ha confermato la sua convinzione con una memoria difensiva depositata al tribunale delle imprese, in vista dell'udienza di ottobre. In sostanza la responsabilità del dissesto, secondo l'ex numero uno dell'istituto, è da attribuire a una struttura occulta che ha nascosto al Cda le attività e le reali condizioni dell'istituto.
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Roma, dal nostro corrispondente.Il convegno del 16 settembre scorso a palazzo Giustiniani sulle banche venete non ha portato novità roboanti o da prima pagina, ma ha avuto uno scopo importantissimo: mantenere alta l'attenzione su uno scandalo che ha coinvolto 220 mila risparmiatori, molti dei quali, questo è lo stato dell'arte odierno, non riavranno nulla del denaro investito nelle banche coinvolte. Ovvero Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. E questo mentre altri scandali - come quello Consip ad esempio - pur senza volerne sottostimare l'importanza fungono però da armi di distrazione di massa.
Si è tenuto oggi ad Altavilla Vicentina, nella sede di CUOA Business School, il workshop dedicato al tema della prevenzione e gestione delle crisi aziendali. L'evento ha permesso di riflettere sull'importanza strategica di sviluppare nuove soluzioni a favore della ripresa economica del territorio. Il tema è una questione di assoluta priorità per le piccole e medie aziende, dove ai fallimenti delle società , corrisponde normalmente la chiusura delle imprese e la dispersione di tutto il patrimonio, compresi i posti di lavoro e il bagaglio d'esperienza industriale e commerciale frutto di anni di studio, lavoro e investimenti.
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Roma, servizio esclusivo del nostro corrispondente a Roma - Si è svolto oggi, martedì 19 settembre, presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il convegno "Banche Venete tra Silenzi e Complicità ", promosso da Emanuele Cozzolino, deputato del MoVimento 5 Stelle e con relatori di spicco (clicca qui per le informazioni generali, ndr). Silenzi e complicità : è un atto di accusa pacato e ragionato alle banche venete quello che parte dalla sala Zuccari di palazzo Giustiniani, ma quando parlano i risparmiatori la temperatura sale. Politica e magistratura - o almeno parte di esse - ripercorrono le tracce dello scandalo che parte dai primi anni del nuovo millennio e arriva ai giorni nostri.
CUOA Business School di Altavilla Vicentina e Intesa Sanpaolo, con Cassa di Risparmio del Veneto, hanno firmato una convenzione che consentirà agli studenti di richiedere un prestito per autofinanziarsi gli studi. In una situazione di difficoltà economica le due istituzioni vogliono mostrare la loro massima attenzione alle nuove generazioni che saranno protagoniste del mondo di domani. L'accordo, siglato dal Presidente di CUOA Business School, Federico Visentin, e dal responsabile della Direzione Marketing di Intesa Sanpaolo, Andrea Lecce, prevede prestiti a tasso fisso, che verranno accordati sotto forma d'apertura di credito in conto corrente.
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Si terrà (tiene oggi, ndr) martedì 19 settembre alle ore 10 a Roma presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il convegno "Banche Venete tra Silenzi e Complicità ", "un'occasione di confronto per porre questioni su un provvedimento emergenziale, che tenta di stendere una pietra tombale su uno dei più grandi scandali della storia italiana recente" come scrive nella nota di annuncio che pubblichiamo Emanuele Cozzolino, deputato del MoVimento 5 Stelle che promuove l'evento. Poco più di un mese dopo l'approvazione del decreto legge, da parte del Consiglio dei ministri, diventava legge il piano del Governo per il "salvataggio" della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.
Intesa SanPaolo accelera i tempi della riorganizzazione delle ex banche venete. E arrivata la circolare che fissa la migrazione informatica dei conti BPVi e Veneto Banca in Intesa l'8 dicembre prossimo, un venerdì di festa, con annesso il lungo weekend del 9 e 10 dicembre, per far sì che quando lunedì riapriranno gli sportelli tutti i conti, Iban e i prodotti siano 100% Intesa (vedi a tal proposito la nota del Coordinamento di don Torta, ndr). La società per i servizi Sec, acquisita a perimetro da Intesa, è già stata allertata per vigilare. «Fare presto» è sempre stato il grande mantra di Ca' de Sass, già abituata ai processi e ai tecnicismi delle fusioni.
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Sabato si è svolta la lunga assemblea - opera drammatica (piena di contenuti ma troppo lunga perchè tutti ne cogliessero i più importanti) dell'associazione "Noi che credevamo nella BPVi", associazione e assemblea presiedute da Luigi Ugone, un protagonista per molti imperscrutabile di questi anni di lotta contro chi ha truffato decine di migliaia di soci di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza. Dei risparmiatori vicentini l'associazione vicentina è la rappresentante se non più numerosa di sicuro la più combattiva: vuole soldi per restituire ai soci BPVi il loro denaro ma anche giustizia per rendere alle tante signora Maria e ai molti, troppi signor Bepi la loro dignità .
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