Archivio per tag: Il Giornale di Vicenza

Categorie: Informazione, Sindacati

Giornale di Vicenza: sciopero di 2 giorni

Venerdi 4 Dicembre 2009 alle 23:42
Comitato di redazione de Il Giornale di Vicenza   

 

Comunicato sindacale. Oggi e domani sciopero. Il GDV torna in edicola lunedì
L'assemblea di redazione ... non intende più accettare il protrarsi di questa fase segnata da tensioni e scontri tra i soci vicentini ...

 

Il Giornale di VicenzaMercoledì 2 dicembre si è riunita a Verona l'assemblea dei soci di Athesis, la casa editrice che pubblica "Il Giornale di Vicenza".
1) L'assemblea ha provveduto alla nomina di alcuni consiglieri di amministrazione, tra i quali i vicentini Giuseppe Corrado e Luciano Vescovi, che sostituiscono Michele Amenduni e Gaetano Ingui (vedi anche VicenzaPiù, n. 174 in edicola e in distribuzione da domani, a pag. 8 o cliccando su www.vicenzapiu.com/?a=opinioni&o=2076 ). È stata quindi perfezionata una decisione già deliberata a ottobre, ma sub judice per vizi di forma.
Michele Amenduni, ex Cda Athesis (Foto Fiera di Vicenza)2) Conclusa l'assemblea, uno dei consiglieri esclusi, Michele Amenduni, ha preannunciato una azione legale con richiesta di risarcimento per danno d'immagine, come emerge dalle dichiarazioni pubblicate dal "Corriere del Veneto" nell'edizione di giovedì 3 dicembre.
3) Non si può rimanere indifferenti di fronte allo scontro in atto nella compagine societaria di Athesis. Uno scontro che non conosce precedenti e che sta investendo l'opinione pubblica. Come se non bastasse, si fanno sempre più insistenti le indiscrezioni che danno per imminente un cambio della guardia alla direzione del giornale.
4) Alla vigilia dell'assemblea dei soci, il direttore in carica, Giulio Antonacci, ha convocato i rappresentanti sindacali della redazione per comunicare che «il candidato alla mia successione è Ario Gervasutti, attuale responsabile dell'edizione padovana de "Il Gazzettino"».
5) Secondo quanto riferito dal direttore «Gervasutti nella mattinata di martedì 1 dicembre ha comunicato ai suoi colleghi che dal 14 dicembre diventerà direttore de "Il Giornale di Vicenza"». La notizia è stata pubblicata da "Italia Oggi" nell'edizione di giovedì 3 dicembre.
Giulio Antonacci (Direttore in carica GdV)6) Da mesi si rincorrono le più diverse voci relative alla sostituzione di Antonacci alla guida del giornale. Numerosi sono stati gli articoli pubblicati su organi di informazione locali e nazionali in merito al possibile avvicendamento, mai smentiti né rettificati dall'azienda.
7) Il Comitato di Redazione ha immediatamente chiesto un confronto, avvenuto nella mattinata di ieri, con il consigliere delegato Alessandro Zelger, che ha smentito categoricamente qualsiasi decisione assunta in merito dal consiglio di amministrazione, unico organo deputato a disporre l'assunzione e la revoca dei direttori. Il consigliere delegato, tuttavia, non è stato in grado di escludere che contatti possano essere stati avviati su iniziativa di singoli soci vicentini, escludendo che il consiglio di amministrazione ne fosse al corrente.
8) Questo stato di estrema incertezza e di scontro ai vertici societari si inserisce in un contesto particolarmente delicato e sofferto per il presente e il futuro della redazione, a cui sono stati richiesti pesanti sacrifici per effetto di un piano di ristrutturazione aziendale della durata di due anni, a dispetto di bilanci che hanno sempre garantito utili, di vendite che non sono sostanzialmente calate e di una tenuta della raccolta pubblicitaria locale garantita da Publiadige, nonostante la grave crisi economica internazionale in corso.
9) Come già in precedenza spiegato ai nostri lettori, il piano prevede drastici tagli, compresa una riduzione del numero delle pagine e del formato del giornale, oltre al ridimensionamento dell'organico, che nell'arco del biennio perderà ben cinque giornalisti. La contrazione dei costi investirà anche i fotografi e i collaboratori, ai quali proprio in questi giorni è stato comunicato che d'ora in avanti ciascuna fotografia sarà pagata appena 5 euro lordi. In questo clima di ristrettezze economiche, l'azienda non riesce a fornire risposte chiare su un eventuale cambio di direzione che comporterebbe l'esborso di alcune centinaia di migliaia di euro.
10) L'assemblea di redazione, che si è riunita ieri, esprime quindi la preoccupazione per le condizioni di incertezza e disagio in cui è costretta a lavorare e non intende più accettare il protrarsi di questa fase segnata da tensioni e scontri tra i soci vicentini che oggi non appaiono in grado di garantire un orizzonte di certezze sul futuro della testata. Pertanto, l'assemblea di redazione proclama lo stato di agitazione, affida al CdR un pacchetto di 10 giorni di sciopero e indice i primi due giorni di sciopero oggi e domani. Il giornale, quindi, non sarà in edicola nelle giornate di sabato 5 dicembre e domenica 6 dicembre.
Il Comitato di Redazione

 

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Categorie: Politica, Informazione

Il Signor G. torna sul senatore Filippi e apre sulla Vela (Torre Girardi)

Domenica 1 Novembre 2009 alle 15:00

Riceviamo e pubblichiamo una nuova opinione del Signor G., arrivataci sempre firmata per esteso, che riguarda il senatore Alberto Filippi (n. 168 di VicenzaPiù), e la Torre Girardi (La Vela), su cui, dopo aver dato spazio al Comitato Anti Abusi anche sul n.167 e su questo sito, riportiamo ora doverosamente la ‘versione Girardi' a pag. 7 del n. 169 di VicenzaPiù da ieri, sabato, in edicola a 50 cent e da oggi, domenica, in distribuzione gratuita in numerosi punti cittadini (vedi elenco dei principali su Punti di distribuzione nel box a destra) e scaricabile in pdf sempre dal box qui a destra.

 

Ecco l'opinione del Signor G., mentre siamo fin d'ora e come nostra tradizione pronti ad ospitarne altre simili o diverse.

 

Di Signor G.

 

La vela nera

Il senatore Alberto FilippiConfessiamo di essere rimasti un po' delusi.
Nel nostro piccolo mondo finalmente accade qualcosa di nuovo.
La cronaca del quotidiano più letto a Vicenza esce dal gossip e azzanna anche un Senatore, Alberto Filippi, facendo sperare in una rivoluzione copernicana.
Invece, poi, un lungo silenzio su tutto il rumore fatto su politica e affari da parte di chi, oggettivamente, è forte del suo predominio informativo.
È bastata una smentita del legale con tanto di preannuncio di querela o, addirittura, la mia modesta opinione pubblicata sul sito di VicenzaPiù, a cui (temerari come sono, il sito e il settimanale, a dare voce a tutti) chiedo di nuovo ospitalità per questa nuova nota, e le luci si spengono, si smonta il palco e saluti?
Mah. Ci rivedremo a Filippi.

Riposta la tigre, dal cilindro esce, sorpresa sorpresa, una vela. Una vera Vela nera.
La nuova storia di Cenerentola, invidiata perché bella, che perduta la scarpina non ha trovato un principe azzurro bensì cortei di avvocati, comitati di salute pubblica ed ora un'intera colonna di fustigatori dei costumi altrui.

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Categorie: Politica, Sanità, Informazione

Perché tacere sulla Marlane-Marzotto?

Domenica 25 Ottobre 2009 alle 17:12

Coordinamento PdCI-PRC (provincia di Vi)  

 

Vicenza, 25 ottobre 2009

 

Egr. Direttore,
ancora oggi, sulla vicenda della Marlane, il Giornale di Vicenza non scrive nulla. Dopo la "notiziola breve" del 1° ottobre scorso, nulla è stato pubblicato. Eppure le (poche) notizie riportate da qualche giornale nazionale sono drammatiche e chiamano direttamente in causa industrie e persone della nostra provincia. La Marlane di Praia Mare, in effetti, fu di proprietà della Lanerossi prima e della Marzotto dal 1987 (che pubblicizza ancora il marchio "Marlane").
La Marlane Marzotto di Praia a Mare (Foto repubblica.it)Si capisce che in quella fabbrica è successo qualcosa di estremamente grave. Sono morti di cancro decine di lavoratori, sono stati sotterrati veleni che hanno inquinato il terreno dove sorge la fabbrica. Una strage di persone, una devastazione ambientale che ha pochi paragoni in Italia (e forse anche altrove).
Ma, al Giornale di Vicenza, la notizia sembra non interessare. Eppure, come si legge in qualche articolo di (pochi) giornali nazionali, sono stati emessi quattordici avvisi di reato per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, disastro ambientale, violazione della legge sull'inquinamento e violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro. I nomi degli indagati sono stati pubblicati (vedi articoli su La Repubblica e Il Manifesto) e si possono leggere anche in internet: Silvano Storer, Antonio Favrin, Jean De Jaegher, Carlo Lomonaco
(attuale sindaco di Praia a Mare), Attilio Rausse, Lorenzo Bosetti, Bruno Taricco, Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Ivo Comegna, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori, Pietro Marzotto, Ernesto Emilio Fugazzola.
Ieri in Calabria, ad Amantea, c'è stata una grande manifestazione sui veleni che inquinano il territorio. Uno
dei temi di questa manifestazione è stata anche la questione della Marlane-Marzotto. I cittadini calabresi
pretendono di sapere cosa è successo, quali sono le responsabilità, perché si muore per speculazioni e
arricchimenti impropri.
Sulla manifestazione il Giornale di Vicenza di oggi pubblica un articolo a pagina 6 che nulla dice della questione "Marlane-Marzotto".
In un volantino di inizio ottobre, che abbiamo spedito anche ai giornali vicentini, scrivevamo "Noi non vogliamo ancora accusare nessuno. Vorremmo solo sapere la verità. Vorremmo conoscere le responsabilità di questa vera e propria strage. Vorremmo avere la certezza che la Marzotto abbia fatto tutto il possibile per la sicurezza e la vita dei lavoratori della Marlane . E vorremmo che la stampa locale informasse e non tacesse. E invece nei "nostri" giornali non si trova nulla. Perché? Forse è meglio non dire, non sapere, nascondere, tacere . Forse è meglio non coinvolgere l'industria vicentina ... forse Marzotto è troppo potente . Forse i lavoratori assassinati dalla bramosia del profitto a tutti i costi sono soltanto numeri,
un "fastidio" che è meglio nascondere."
Siamo ancora convinti di quello che abbiamo scritto, ma da allora nessuna notizia, un silenzio assordante. Noi continuiamo a non capire (o, forse, a capire troppo bene) e rinnoviamo la domanda: Perché questo silenzio? Perché non si pubblicanessuna notizia? Perché non si approfondisce il problema? Perché?
Pensiamo che una risposta sia non solo un atto di normale educazione, ma un dovere proprio di chi ha la "missione" di informare.
Tacere queste notizie non è libertà di stampa ma il suo esatto contrario.

Federazione della Sinistra - Coordinamento PdCI-PRC (provincia di Vicenza)

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Categorie: Politica, Informazione

Il signor G. sul caso Filippi - Il Giornale di Vicenza

Sabato 24 Ottobre 2009 alle 07:00
Oggi è in edicola il n. 168 di VicenzaPiù.

 

Sul Caso Filippi-Il Giornale di Vicenza (vedi pezzi precedenti) riceviamo e pubblichiamo un'opinione firmata per esteso, ma il cui autore ci ha chiesto di rendere pubblica solo la sigla

 

Di Signor G.

 

Il Senatore Alberto FilippiDa tempo osserviamo con attenzione i segnali di fumo che si alzano dagli accampamenti pubblici e privati dove alloggiano i poteri forti.
Che siano tali è da dimostrare nei fatti ovvero con iniziative concrete capaci di contribuire all'uscita della nostra economia dalla crisi che la attanaglia.
Certo è che al momento si può affermare che gli equilibri non si sono ancora realizzati e che lo scontro tra i "partiti" non si limita all'area politica ma coinvolge anche associazioni tradizionalmente improntate a pragmatismo e discrezione.
Suscita pertanto interesse l'informazione della querela annunciata venerdì 16 ottobre dal Senatore Alberto Filippi associato alla Associazione degli Industriali di Vicenza contro il quotidiano degli industriali per valutazioni su un investimento che non il Senatore, ma una società immobiliare, che opera come tante in provincia, ha svolto sull'area adiacente al CIS nel Comune di Montebello Vicentino.

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Categorie: Informazione, Dal settimanale

Poteri forti: svolta al Giornale di Vicenza

Sabato 17 Ottobre 2009 alle 14:00

Articolo pubblicato sul numero 167 di VicenzaPiù, da oggi in edicola e da domani in distribuzione gratuita in numerosi locali cittadini

 

L'ingresso del GdV in via FermiZuccato (Assindustria) ha estromesso Amenduni e Ingui dal cda del giornale. Prossima mossa: il cambio della guardia alla direzione

 

Anche l'ultima casamatta è stata espugnata. Il rampollo dell'acciaio Valbruna Michele Amenduni e il principe dei costruttori berici Gaetano Ingui, legati da un antico patto di ferro, sono stati messi alla porta dal consiglio di amministrazione di Athesis, l'editrice del Giornale di Vicenza (e dell'Arena e di Brescia Oggi). Ovvero, non avranno più un'influenza diretta sul quotidiano monopolista di fatto dell'opinione pubblica vicentina. Fuori loro due, dell'assetto di potere che fino a due anni fa dominava Vicenza non è rimasto più nulla. Il presidente degli industriali Roberto Zuccato, insomma, ce l'ha fatta. Ma per capire l'importanza che la notizia riveste per i comuni mortali, occorre fare un passo indietro.

L'evoluzione
La lunga guerra sotterranea all'Associazione Industriali era giunta ad una situazione di precario compromesso con l'elezione di Zuccato alla presidenza nel 2008. Accompagnata da quella di Achille Variati a sindaco e, l'anno precedente, di Attilio Schneck alla Provincia, i tre maggiori bastioni del vecchio gruppo dominante rappresentato dagli Amenduni, da Ingui, da Manuela Dal Lago e da componenti trasversali del passato consiglio comunale, erano caduti uno dopo l'altro. Se poi vi si aggiunge la perdita della Camera di Commercio (presieduta da Vittorio Mincato, alieno alle beghe locali) e della Fiera (controllata dal trio Mincato-Variati-Schneck), si ha il quadro del completo rivolgimento dello scacchiere. Perno di tale rivoluzione è stato il trono di Assindustria, il più importante della città. Zuccato - che pur non avendo alcun legame particolare con lui si porta ancora dietro il marchio del predecessore Massimo Calearo, suo iniziale sponsor in odio agli Amenduni - in questi mesi ha lavorato sottotraccia per la svolta.

La svolta

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Intervista esclusiva al sen. Filippi: chiederò 1 milione di euro di danni a Il Giornale di Vicenza e laverò i panni sporchi in casa

Sabato 17 Ottobre 2009 alle 06:01

Raggiunto telefonicamente ieri sul caso della sua querela a Il Giornale di Vicenza (le dichiarazioni del suo legale sono riportate di sotto e sul numero 167 di VicenzaPiù in edicola da oggi a 50 centesimi e in distribuzione gratuita e scaricabile da questo sito a partire da domenica) per un articolo sul Cis e su presunte sue speculazioni il Senatore Alberto Filippi ci ha rilasciato in esclusiva questa breve ma significativa intervista.


Il senatore Alberto FilippiSenatore Filippi, il Giornale di Vicenza ha scritto che questo è stato 'l'affare della sua vita sfruttando tutti i gangli della politica ...'

"I documenti dimostrano ben altra cosa, vuol dire che mi farò ricco invece con i danni per 1 milione di euro che chiederò al Giornale di Vicenza"


Che ne farebbe se le venisse data ragione e le fosse riconosciuto un indennizzo?

"A parte la battuta precedente ogni euro che prenderò per questa vicenda lo devolverò in beneficenza"

 

Alcuni bene informati fanno intendere che dietro alle accuse ci sarebbero degli ispiratori all'interno dei vertici vicentini del suo partito
"Sia chiaro che ho sempre lavato i panni sporchi in casa e così farò anche questa volta. Quello che è certo è che i panni saranno lavati"

 

 

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Categorie: Politica, Informazione

Scontro sul Cis, Filippi querela Il Giornale di Vicenza

Sabato 17 Ottobre 2009 alle 06:00

In anteprima il documento completo del legale del senatore Filippi, che potrete leggere sul numero 167 di VicenzaPiù in edicola da oggi a 50 centesimi e in distribuzione gratuita e scaricabile da questo sito a partire da domenica

 

Il senatore leghista Alberto Filippi ha deciso di querelare Il Giornale di Vicenza per un articolo sul Centro Intermodale di Montebello.
Le ragioni sono spiegate in questo documento redatto dai suoi legali

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Il senatore Alberto FilippiIn nome e per conto del Sen. Alberto Filippi, residente a Arcugnano (VI), via Spianzana n. 2, e di AF 99 di Alberto e Franco Filippi & C. s.a.s., con sede a Torri di Quartesolo (VI), via Roma n. 292, si espone quanto segue per contestare il carattere gravemente offensivo e pregiudizievole dell'articolo intitolato "E' stata una scelta antieconomica", pubblicato su Il Giornale di Vicenza del 29.09.2009 (in parte in prima pagina ed in parte a pag 53) a firma del Dott. Eugenio Marzotto.
L'articolo in questione, infatti, induce il lettore a ritenere che il Sen. Filippi stia perfezionando una grossa speculazione immobiliare e che ciò sia stato reso possibile dal suo ruolo politico.
Secondo l'estensore dell'articolo, invero, il Sen. Filippi:
- avrebbe acquistato "al prezzo di area agricola" una parte dei terreni destinati alla realizzazione del centro logistico intermodale di Montebello Vicentino;
- avrebbe permutato tali terreni con quelli acquistati in loco da C.I.S. s.p.a. (di cui è socia la Provincia di Vicenza) per realizzarvi il centro logistico, ottenendo la parte di maggior pregio dell'area (quella affacciata sulla S.R. 11);
- avrebbe beneficiato, infine, di una modifica urbanistica che gli consentirebbe di realizzare un "mega centro commerciale" (e, quindi, di rivendere parte dei terreni acquistati con un rilevante guadagno).
Il tutto - secondo l'articolo - sarebbe stato ottenuto "sfruttando tutti i gangli della politica e giocando in un campo amico".

Deve rilevarsi, innanzitutto, che la ricostruzione dei fatti è errata negli "snodi" fondamentali.

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Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione

Vicenza e la libertà di informazione

Lunedi 5 Ottobre 2009 alle 15:19

 


 
Riceviamo e pubblichiamo da Giorgio Langella.

 

Libertà di informazione. Cos'è?
Sabato 3 ottobre si è svolta a Roma una manifestazione nazionale per la Libertà di Informazione. Noi vorremmo fare alcune considerazioni.
Ogni giorno vediamo discussioni su cosa sia diventata l'informazione in Italia. Dal mondo democratico, la libertà di informazione italiana è considerata a rischio. Veniamo paragonati a paesi dove, normalmente, non esistono libertà e pochi sono i diritti. In Italia troppi organi di informazione sono di proprietà di pochissime persone. Televisioni e giornali vengono controllati in maniera ferrea dagli editori che devono compiacere i potenti di riferimento (quando non sono gli stessi "potenti" ad essere, allo stesso tempo, editori). Troppe notizie vengono distorte e travisate, nascoste, occultate, taciute. Si fa sempre meno indagine e sempre più cronaca. Non si deve "disturbare". Spesso si agisce per distogliere l'attenzione della pubblica opinione dai problemi reali creando ad arte confusione, gridando, smentendo, minacciando la chiusura dei programmi televisivi e dei giornali "diversi", quelli che dissentono, quelli che sono contro il "potere voluto dal popolo". Viviamo in un sistema nel quale il primo ministro è anche il vero proprietario di canali televisivi nazionali, di giornali quotidiani e periodici, di case editrici ...

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Ferrio e la libertà di stampa: "Colleghi, facciamo mea culpa"

Domenica 4 Ottobre 2009 alle 16:30

Articolo tratto dal numero 165 di VicenzaPiù, da oggi in distribuzione in numerosi locali cittadini, scaricabile in pdf da questo sito e da sabato acquistabile in tutte le edicole a 50 centesimi

Il profumo del Diavolo di Stefano FerrioL'ex direttore di VicenzaAbc individua il problema dell'informazione locale nel "provincialismo". E invita i giovani a riscoprire la passione civile. E a mettersi in proprio


Parlare con un giornalista di sinistra vicentino non è semplice. Non perché sia difficile scovarne uno, chè anzi ce n'è eccome. Ma perché si mimetizzano nella democristianeria diffusa e trasversale, che spinge a non esternare le proprie opinioni: potrebbe dar un dispiacere a qualcuno. Stefano Ferrio (anche noto scrittore, n.d.r.) non è una penna all'arrabbiata, ma problemi a farsi intervistare non se ne fa. Freelance, quattordici anni di servizio al Giornale di Vicenza fino al 1999, domenica 4 ottobre firmerà la sua ultima rubrica in prima pagina nell'edizione locale del Gazzettino. Uno spazio in cui, dal 2003 a oggi, ha segnalato e commentato eventi di ogni genere, aggiungendo un minimo di personalità alle declinanti e striminzite pagine cittadine del quotidiano di Venezia.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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