Opinioni | Categorie: Politica, Informazione

Il signor G. sul caso Filippi - Il Giornale di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 24 Ottobre 2009 alle 07:00 | 0 commenti

Oggi è in edicola il n. 168 di VicenzaPiù.

 

Sul Caso Filippi-Il Giornale di Vicenza (vedi pezzi precedenti) riceviamo e pubblichiamo un'opinione firmata per esteso, ma il cui autore ci ha chiesto di rendere pubblica solo la sigla

 

Di Signor G.

 

Il Senatore Alberto FilippiDa tempo osserviamo con attenzione i segnali di fumo che si alzano dagli accampamenti pubblici e privati dove alloggiano i poteri forti.
Che siano tali è da dimostrare nei fatti ovvero con iniziative concrete capaci di contribuire all'uscita della nostra economia dalla crisi che la attanaglia.
Certo è che al momento si può affermare che gli equilibri non si sono ancora realizzati e che lo scontro tra i "partiti" non si limita all'area politica ma coinvolge anche associazioni tradizionalmente improntate a pragmatismo e discrezione.
Suscita pertanto interesse l'informazione della querela annunciata venerdì 16 ottobre dal Senatore Alberto Filippi associato alla Associazione degli Industriali di Vicenza contro il quotidiano degli industriali per valutazioni su un investimento che non il Senatore, ma una società immobiliare, che opera come tante in provincia, ha svolto sull'area adiacente al CIS nel Comune di Montebello Vicentino.


Sulla legittimità del Senatore Filippi di partecipare a società immobiliari non dovrebbe esserci alcun dubbio da parte dei suoi colleghi che dovrebbero credere nel valore dell'intrapresa privata e sostenere chi ancora crede in una possibilità di sviluppo nel nostro paese.
Non mancano di certo esempi di prudente attesa che la crisi passi come una brutta nottata.
Invece paradossalmente il giornale, che dovrebbe tutelare, oltre che la verità, anche l'immagine degli associati operosi, di fatto, ne fa dileggio (di entrambe?).
L'ingresso de Il Giornale di VicenzaCrediamo che non sarà difficile per il cittadino Alberto Filippi trovare motivi di appiglio perché le espressioni usate quali "Fece l'affare della sua vita" sono fuori misura o addirittura prive di fondamento laddove si scrive che "Si arriva alla permuta dei terreni" quando la presunta permuta non è mai avvenuta, o si sostiene che "15 milioni di euro per 22 ettari", ossia 68 euro al metro quadrato non urbanizzato è un prezzo da "area agricola".
Comunque la difesa della reputazione del Senatore è compito del suo avvocato.
Noi invece ci limitiamo a constatare la bizzarria di un conflitto in famiglia e ci domandiamo chi può trarre beneficio dall'evidente provocazione del quotidiano vicentino.
Possiamo escludere che qualche imprenditore concorrente voglia sostituire la s.a.s. cui partecipa il Senatore Filippi in un'operazione stagnante già prima del blocco del settore edile.
Riesce più facile immaginare che possa essere politico l'interesse a denigrare il Senatore sovrapponendo al suo ruolo di imprenditore quello di "affarista".
Quale sia la concorrenza al Senatore all'interno della lega vicentina non è difficile immaginare.
Se fosse esatta l'indiscrezione che una copia dell'articolo del Giornale di Vicenza è stata inviata all'attenzione del boss Bossi, si può facilmente intuire il beneficiario di questa operazione di "pubblicità negativa".
Ci viene però un sospetto: se il Signor Alberto Filippi è lo sfruttatore di opportunità come emerge dal citato articolo, forse è stato lui ad impugnare la penna, sotto mentite spoglie, per poter poi fare una causa milionaria al Giornale di Vicenza?
Attendiamo con curiosità lo svolgersi degli eventi.


Signor G.

 

Leggi tutti gli articoli su: Il Giornale di Vicenza, Alberto Filippi, Cis, Querela

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network