Cgil Cisl e Uil e Sindacati dei Pensionati sono anche sentinelle del territorio e come tali sono risorse importanti: lo affermano i sindaci che hanno già aderito nel 2016-2017 alla piattaforma della cosiddetta contrattazione sociale che i sindacati confederali vicentini hanno messo in pratica da anni chiedendo ai primi cittadini dei 120 comuni berici un confronto su diversi temi per migliorare i servizi alla popolazione (pensionati, lavoratori, studenti ...) e contenere le tariffe e le tasse locali soprattutto per le famiglie in difficoltà . Oggi Gino Ferraresso (Cgil) e Igino Canale (Spi Cgil), Raffaele Consiglio e Renato Riva (Cisl), Grazia Chisin (Uil) e Roberto Merlo (Uilp) hanno reso pubblica la piattaforma per gli anni 2017 - 2018.
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Martedì 31 maggio 2016 presso la sede UIL di Vicenza è stato presentato il rinnovo e il potenziamento dell’accordo tra il gruppo Ascopiave e Cgil,Cisl  e Uil della provincia di Vicenza che identifica la campagna “Amici†di Ascotrade. L’accordo, sottoscritto insieme ai sindacati confederali (CGIL, CISL, UIL) della provincia di Vicenza, consente alle famiglie in difficoltà economica di usufruire di sconti sulla bolletta del gas in base a criteri fissati (essenzialmente un Isee inferiore a 25.000 euro) insieme alle organizzazioni sindacali e alla rete dei centri di assistenza fiscale del Veneto.Â
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Si è concluso dopo quasi due ore e mezza il confronto tra i rappresentanti delle tre sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil e il presidente Ipab Lucio Turra, a cui ieri era stato chiesto un incontro urgente per discutere dei fatti che hanno gettato nella bufera la struttura San Camillo. Tema del faccia a faccia la situazione attuale, le vicende accadute (la pubblicazione del video in cui si vedevano vermi sul letto di un anziano degente) e le prospettive di rilancio dell'ente assistenziale. Tutti d'accordo su un punto: "dobbiamo riprendere fiducia e lanciare un messaggio positivo".
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Il responsabile della Camera del Lavoro Cgil di Montecchio Maggiore, Morgan Prebianca, insieme alla segretaria generale della Filctem Venera Reccardini, al segretario Fillea Massimo Esposito e al responsabile del dipartimento Stato sociale della Cgil vicentina Gino Ferraresso, hanno commentato i dati ufficiali sull’occupazione soprattutto nell’ovest vicentino. "La disoccupazione aumenta, altro che ripresa!" sostiene Prebianca e Ferraresso aggiunge: "i piccoli Comuni devono aggregarsi, altrimenti presto non ce la faranno a garantire i servizi!".
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Un mosaico complesso di numeri, quello presentato ieri sera 18 giugno da Pietro Veronese, presidente dell'Associazione Communitas al palazzo Toaldi Capra di Schio. Con lui erano presenti anche Renzo Mazzaro, giornalista autore del libro I padroni del Veneto e il direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello (nella foto in sequenza da sx a dx); assente invece per "improvvisi motivi familiari", come spiegato all'inizio della conferenza dallo stesso Veronese, il giornalista del Giornale di Vicenza Franco Pepe, atteso tra i partecipanti.
In casa Cigl, a Vicenza, si parla di Imu. Oggi, giovedì 13 giugno 2013, Gino Ferrarresso del dipartimento cittadino dello stato sociale e Igino Canale, Segretario generale della Spi Cgil locale, parlano della nuova tassa che ha sostituito la vecchia Ici e, confrontando i dati del 2007 e del 2012, guardano cos'è cambiato nel frattempo per Vicenza e i comuni del vicentino.
Pubblichiamo di seguito la lettera che Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil vicentina e Gino Ferraresso, responsabile dipartimento Stato sociale della Cgil di Vicenza, hanno inviato ai direttori generali delle Uls vicentine e ai presidenti delle Conferenze dei sindaci riguardante i posti letto negli Ospedali e servizio socio-sanitari territoriali in Provincia di Vicenza.
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Gino Ferraresso, Dipartimento Stato Sociale Cgil Vicenza - La maggioranza al Governo (Pdl, Lega, Responsabili, etc.) ha deciso di emendare il testo del decreto legge approvato in Agosto, penalizzando ulteriormente chi lavora e chi studia. Per chi ha riscattato gli anni di laurea e quelli del servizio militare non basteranno più i 40 anni di contributi.Quegli anni conteranno sì ai fini del calcolo dell'importo dell'assegno pensionistico, ma non per l'accesso alla pensione. Nei fatti è un aumento dell'età pensionabile minimo di un anno per chi ha fatto il militare e graduato, invece secondo il corso di laurea per chi è dottore.
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