Quotidiano |

Incontro Ipab-sindacati, Turra: entro un mese via la coop Bramasole, al San Camillo personale interno. La Regione ci lasci lavorare

Di Andrea Fasulo Venerdi 9 Ottobre 2015 alle 00:37 | 0 commenti

ArticleImage

Si è concluso dopo quasi due ore e mezza il confronto tra i rappresentanti delle tre sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil e il presidente Ipab Lucio Turra, a cui ieri era stato chiesto un incontro urgente per discutere dei fatti che hanno gettato nella bufera la struttura San Camillo. Tema del faccia a faccia la situazione attuale, le vicende accadute (la pubblicazione del video in cui si vedevano vermi sul letto di un anziano degente) e le prospettive di rilancio dell'ente assistenziale. Tutti d'accordo su un punto: "dobbiamo riprendere fiducia e lanciare un messaggio positivo".

"Le responsabilità di quello che è accaduto sono chiare e le ispezioni dell'Ulss hanno messo in luce che non sono in capo ad Ipab, ma alla cooperativa Bramasole" ha sottolineato all'uscita dall'incontro Turra. "C'è già una scaletta pronta di azioni che porteranno alla estromissione della cooperativa. Lo stesso presidente della società, da me interpellato, si è detto disponibile ad un'uscita che salvaguardi gli ospiti della struttura. Arriveremo a questo nel più breve tempo possibile, tra fine ottobre e i primi di novembre. La prospettiva successiva è un ritorno alla gestione del San Camillo con personale interno Ipab".
Nei giorni scorsi le prese di posizione del presidente della Regione Luca Zaia avevano fatto ventilare l'ipotesi di un nuovo commissariamento dell'ente se entro 15 giorni non si fosse posto rimedio ai problemi. "Dalla Regione non ho avuto alcuna comunicazione. So che sono in possesso del verbale dell'Ulss e credo ci vorranno i tempi tecnici per valutarlo" ha detto Turra. "Se ci lasciano lavorare possiamo andare avanti in modo serio, solo così si potrà rilanciare questo ente. Il commissariamento abbiamo visto a cosa ha portato, e oggi vorrebbe dire la morte di Ipab. Le responsabilità dei fatti sono state individuate, ma ci sono anche riflessi politici". Sul tema degli appalti concessi con il massimo ribasso, che secondo molti sono una delle cause di quanto sta avvenendo, si sta parlando da molto tempo. La Bramasole, già discussa per i suoi trascorsi, aveva ottenuto l'appalto con un ribasso di oltre 300mila euro, come avevamo evidenziato in questo articolo, e tagliando personale e ore di lavoro. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti ma su questo il presidente di Ipab è netto: "Non è il tema del ribasso, che nel bando di gara contava per il 40%, ma quello della qualità, che contava per il 60%, che mi preoccupa. Se Bramasole ha ottenuto il punteggio massimo sulla qualità dei servizi qualcuno mi deve spiegare cosa è successo". Intanto Turra sta lavorando sul rilancio dell'ente: prossimi passi una relazione al sindaco e il nuovo piano triennale "che se non mi avessero distolto avrei già presentato", ha voluto sottolineare.
Intanto i sindacati ribadiscono che non si può criminalizzare l'intero ente per delle responsabilità gravissime ma circoscritte. "L'Ipab non è questo. E l'effetto immediato di questo caso sarà che molti ospiti scapperanno via. I servizi possono e debbono migliorare ma un singolo fatto non puà mettere in discussione tutto il lavoro di un ente con 600 ospiti" ha detto Gino Ferraresso della Cgil. "È necessario che Ipab sia libera di esprimere le sue potenzialità e lo può fare con un Cda che è espressione del territorio, per questo siamo contrari al commissariamento" ha spiegato Claudio Scambi della Uil. "Il fattore economico comunque pesa nell'appalto, e la responsabilità di questo è di chi ha affidato questo appalto". Su questi temi le tre sigle sindacali hanno proposto al presidente di Ipab di attivare un tavolo di confronto permanente che riunisca Ipab, Comune di Vicenza e sindacati. Su questo anche Turra ha dato la sua disponibilità.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network