Archivio per tag: Gianni Zonin

Dopo il caso BPVI Gianni Zonin in uscita anche dai vertici del gruppo di famiglia: ai figli anche le quote di Casa vinicola Zonin spa?

Mercoledi 23 Marzo 2016 alle 09:56
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Riportiamo un articolo su Gianni Zonin, dato in via di uscita dai vertici del suo gruppo da Emanuele Scarci sul suo spazio web de Il Sole 24 Ore, evidenziando e anticipando una domanda che si fa e che fa il collega e che potrebbe interessare sia la Banca Popolare di Vicenza, uscita mal ridotta per lo meno dagli ulimi annio dalla sua gestione, sia gli azionisti che volessero intraprendere un'azione di responsabilità nei confronti dell'ex presidente. Eccola: "Probabilmente il 78enne Zonin abbandonerà la presidenza di Casa vinicola Zonin spa. E se poi decidesse di cedere le quote societarie ai figli? Si dovrebbe mettere mano a un'operazione di smontaggio e rimontaggio di partecipazioni non semplicissima, anche per via delle quote incrociate. Casa Vinicola Zonin è controllata per il 34,2% da Mobiliare Montebello, per il 25% da Giovanni Zonin sas, mentre quote del 7,4% sono in capo a ciascuno dei tre figli; un pacchetto del 5,4% è in portafoglio alla persona fisica Gianni Zonin".

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Dopo la Roi anche Fondazione Mioni più povera grazie a titoli e "uomini" BPVI: col... Breganze bevuti 1.449.375 €. Da oggi l'elenco dei 999 soci top, a partire dagli ultimi 99

Domenica 20 Marzo 2016 alle 23:27
ArticleImage «Marino Breganze presidente Fondazione Maria Teresa Mioni in quota BPVi, Liliana Zaltron e M5S: comprò azioni della Popolare di Vicenza?»: così titolavamo ieri i dubbi e la richiesta di informazioni alla Fondazione stessa, dedita per statuto a finanziare attività e strutture per Anziani, e al "poteri" vicentini di Liliana Zaltron, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune di Vicenza oltre che funzionaria di una BCC locale. I dubbi nascono forse, dal normale buon senso dell'esponente pentastellata messa sul chi vive dal caso delle decine di milioni "fatti investire" e perdere alla ben più grande Fondazione Roi da Gianni Zonin e dal suo storico braccio (mal)destro locale, Marino Breganze, il primo e il secondo all'epoca degli acquisti di "azioni di fatto proprie" presidente e vice della Popolare vicentina e con lo stesso ruolo anche nella Fondazione voluta dal marchese Giuseppe Roi per promuovere la cultura vicentina (nella foto da sx Elena Donazzan, Marino Breganze e Remo Sernagiotto il 14 febbario 2001 presso la Fondazione Mioni, ndr).

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Zonin e lo strano caso del dr. Jekyll e di mr. Hyde: la Fondazione Roi compra azioni BPVi, lui ne ha solo 74.000. Ancora domande a Iorio

Venerdi 18 Marzo 2016 alle 23:27
ArticleImage «Mi è stato chiesto quante fossero le azioni riconducibili a Zonin. Circa 74.000»: così Francesco Iorio, Ad della Banca Popolare di Vicenza, dichiarò nella sua replica durante l'assemblea del 5 marzo agli azionisti "incazzati" (parola da lord inglese per descrivere lo stato d'animo dei circa 117.000 signor Nani, meno fortunati dei signori Zigliotto, che hanno perso di fatto 6 miliardi di euro grazie ai (sotto)titoli della BPVi). In quella stessa risposta Iorio aggiungeva: «Non sono in grado in questo momento di dare una risposta per quanto concerne la Fondazione Roi perché, pur avendo tre esponenti espressione della Banca all'interno del consiglio, in questo momento non sono in grado di dare riferimenti su quello che è stato l'acquisto del Cinema».

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Silvano Ravazzolo, imprenditore vicentino e azionista BPVi, ha perso 80 milioni. "Fessi ad averci creduto"

Mercoledi 16 Marzo 2016 alle 09:29
ArticleImage «Non mi faccia parlare» No no, non si preoccupi signor Silvano Ravazzolo. Però lei, imprenditore dell’abbigliamento (Confrav, provincia di Vicenza, 10 milioni di ricavi), insieme a suo fratello Giancarlo è il primo socio della Banca Popolare di Vicenza spa. Un investimento, diciamo, non felice. «Siamo stati colti alla sprovvista da una situazione che non ci aspettavamo» Facciamo due conti: avete l’1,5% del capitale (93 milioni di valore un anno fa), quasi il doppio della Cattolica Assicurazioni che è quotata in Borsa e ha dovuto tagliare l’utile per la svalutazione della Popolare.

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La continuità imbraga Confindustria Vicenza. Con Vescovi su Caron i reduci di Zigliotto e Zonin ribattono Amenduni. Zamperla: per ora

Martedi 15 Marzo 2016 alle 23:06
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Se è vero che Luciano Vescovi, indicato dai Saggi e dalla Giunta come prossimo presidente di Confindustria Vicenza, è il figliastro, non potendo esserne il figlio naturale, di Giuseppe Zigliotto e Gianni Zonin, le due Z che Vicenza ricorderà, male, per anni, il candidato battuto, "per ora" dice un combattivo Zamperla, non è di certo propriamente il "nuovo" Diego Caron, portatore, comunque, di un programma espressione di una parte degli industriali vicentini che volevano rompere con l'intreccio malefico Confindustria Vicenza - Banca Popolare di Vicenza. È, infatti, nota, e per la verità non nascosta, la sua vicinanza a quegli Amenduni sconfitti in passato da Zonin (difficilmente a Vicenza e in Italia vincono se non i migliori almeno i meno peggiori).

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Pro Vescovi i reduci di Zonin, ex Roi Soleil: in Confindustria continuità col passato, nella Fondazione Roi i bilanci non chiariscono, anzi

Lunedi 14 Marzo 2016 alle 23:13
ArticleImage A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità?

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Stefano Righi sul Corriere analizza il risiko bancario: in BPVi persi 2,5 miliardi di depositi tra il 2014 e il 2015, Veneto Banca recupera

Lunedi 14 Marzo 2016 alle 09:19
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Pubblichiamo una rticolo su Corriere Economia del collega del C orriered ella Sera Stefano Righi autore, tra l'altro, di "Il grande imbroglio" da poco disponibile presso le librerie di tutt'Italia.

C’è un risiko sotterraneo, silenzioso, nascosto, che si gioca tutti i giorni, lontano dai titoli dei giornali e dalle osservazioni della Bce. È il risiko dei risparmiatori e dei correntisti vessati, che si prendono cura dei propri interessi, dopo aver visto andare in frantumi quel rapporto di fiducia che per anni li aveva tenuti legati alla «loro» banca. E che ora cercano un rifugio sicuro per i loro risparmi. Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti. Le banche che hanno perseguito un interesse diverso da quello dei propri clienti sono oggi ripagate con la più pesante delle monete: sono lasciate sole.

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Giulio Cainarca intervista per Radio Padania il direttore Giovanni Coviello sull'inchiesta di VicenzaPiù sulla Fondazione Roi

Domenica 13 Marzo 2016 alle 18:06

Sul caso della Fondazione Roi Giulio Cainarca ha intervistato il nostro direttore Giovanni Coviello per la sua rubrica Onda Libera su Radio Padania, che è stata trasmessa venerdì scorso, 11 marzo, e di cui vi proponiamo qui in versione integrale i 10 minuti dell'intervista tutta da ascoltare. Le rivelazioni di VicenzaPiu.com sulla Fondazione Roi, presieduta dal ben noto Gianni Zonin, hanno, infatti, dato un valore maggiore e dirompente alle polemiche già in atto sul mega e fallimentare investimento mobiliare in azioni BPVi aggiungendovi in esclusiva dal 4 marzo, il giorno prima dell'assemblea della vecchia Banca cooperativa che si è trasformata in spa lasciando sul campo 118.000 risparmiatori senza più risparmi, i dati certi sulla strana operazione immobiliare parallela (l'acquisto per 2,5 milioni degli immobili sinteticamente chiamati "ex Cinema Corso").

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Mentre scompare il sito della Fondazione Roi, resi noti i dati di sintesi dei bilanci: li "leggeremo" per voi, senza filtri. Intanto il CorVeneto disegna le manovre per il Cda

Domenica 13 Marzo 2016 alle 12:59
ArticleImage A mettere il naso sulle cose segrete della Fondazione Roi, presieduta dal ben noto Gianni Zonin affiancato da due altri consiglieri come lui di nomina BPVi, dal direttore del Museo Civico, quindi un referente del Comune, e da altri 3 membri del Cda cooptati di cui uno, l'avvocato "indipendente" Lelio Barbieri, subito uscitone vista la "nebulosità" della situazione, abbiamo contribuito, e non poco, noi di VicenzaPiù. Dal caso delle azioni a go go fino all'acquisto per 2,5 milioni degli immobili sinteticamente chiamati "ex Cinema Corso" (segui questo link per ricostruire la storia, ndr) abbiamo provato a ricostruire dati e intrecci (con qualche dubbio anche sui reali e completi interessi della nipote Barbara Ceschi a Santa Croce vista la strana corte dei suoi paladini).

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L'ex Cinema Corso è stato pagato 2,5 milioni di euro dalla Fondazione Roi alla Will 2004. Che l'ha comprato da Cinema 5 alias Fininvest

Giovedi 10 Marzo 2016 alle 23:31
ArticleImage «Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report»: con questo titolo VicenzaPiù rivelava il caso dell'acquisto dell'ex Cinema Corso da parte della Fondazione, a fini "solo culturali", voluta dal Marchese Giuseppe Roi e presieduta per statuto, dopo la sua morte, da quel "gentiluomo" che risponde al nome di Gianni Zonin che con altri due membri del Cda nominati di diritto, come lui, dalla Banca Popolare di Vicenza stessa e con un altro, il direttore dei musei cittadini, che risponde al Comune di Vicenza, si è allungato a fine 2015 il mandato da 3 a 5 anni e aveva in portafoglio ben 29.000.000 di euro di azioni (conteggiando i vecchi ipertrofici 62,50 euro a titolo) ora praticamente azzerate e di provenienza ignota.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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