L'ex Cinema Corso è stato pagato 2,5 milioni di euro dalla Fondazione Roi alla Will 2004. Che l'ha comprato da Cinema 5 alias Fininvest
Giovedi 10 Marzo 2016 alle 23:31 | 1 commenti
«Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report»: con questo titolo VicenzaPiù rivelava il caso dell'acquisto dell'ex Cinema Corso da parte della Fondazione, a fini "solo culturali", voluta dal Marchese Giuseppe Roi e presieduta per statuto, dopo la sua morte, da quel "gentiluomo" che risponde al nome di Gianni Zonin che con altri due membri del Cda nominati di diritto, come lui, dalla Banca Popolare di Vicenza stessa e con un altro, il direttore dei musei cittadini, che risponde al Comune di Vicenza, si è allungato a fine 2015 il mandato da 3 a 5 anni e aveva in portafoglio ben 29.000.000 di euro di azioni (conteggiando i vecchi ipertrofici 62,50 euro a titolo) ora praticamente azzerate e di provenienza ignota.
Se provenienti dal lascito del marchese o da un acquisto successivo e, se recente, se disposto in epoca Zonin pagando quale precedente proprietario non è ancora dato saperlo nonostante le nostre domande del 4 marzo, pubblicate per i lettori e inviate per iscritto ai vertici della BPVi, e quelle che la nipote acquisita Barbara Ceschi a Santa Croce ha fatto il giorno dopo in assemblea a un, apparentemente, meravigliato Ad Francesco Iorio.
Dopo aver titolato la richiesta ripetuta di chiarimenti all'Ad «Caso BPVI - Fondazione Roi: dopo VicenzaPiù se ne accorgono tanti. Comune non può non sapere ma fondamentali sono risposte di Iorio» ora lo aiutiamo, caso mai ancora non sapesse, almeno sul caso dell'ex Cinema Corso (perchè sulle azioni il dominus è proprio Iorio), dopo aver fatto ricerche catastali oltre che camerali e dopo aver interpellato un notaio per i documenti originali di compravendita.Â
Ebbene confermiamo sinteticamente (poi ci torneremo in dettaglio e con... altri dettagli) che la Fondazione Roi ha acquistato l'ex Cinema Corso dalla Will 2004 srl (con sede in Roma, con capitale sociale di 100.000 euro, già in affari con la Space Cinema 2 del gruppo Berlusconi e ora gestore del Multisala Roma a Vicenza) il 27 giugno 2014 davanti al notaio Mario Antonio Piovene Porto Godi che ha stipulato l'atto che per la Fondazione è stato firmato da Gianni Zonin e per la Will 2004 da Roberto Valerio, veronese, e Gioia D'Ignazio, nata a Tivoli in provincia di Roma (entrambi i "venditori" erano residenti nella capitale).
Ma la Will 2004 non aveva comprato da poco i locali poi ceduti, come sembrava leggendo i media locali del tempo, ma li aveva fatti suoi presso un notaio romano ben 10 anni prima, circa, precisamente il 29 settembre 2004: da qui da marzo 2005 il nome di Will 2004 assunto dalla vecchia accomandita Will di Valerio & Co che aveva acquistato l'ex cinema di Corso Fogazzaro 31.
Da chi lo aveva acquistato? Beh, un po', un bel po' di fatica l'abbiamo fare grazie anche alle particelle catastali cambiate, ma non è stato difficile "leggere" che l'accomandita lo aveva acquistato da Cinema 5 poi trasformatasi in Fininvest Sviluppi Immobiliari spa (che nome! Nomen omen?), società con sede portata a Milano e... cancellata il 2 dicembre 2013.
Tornando a casa nostra (poi vedremo se tornare a Roma e a Milano) cosa ha acquistato esattamente la Fondazione Roi da cui pochi giorni fa Gianni Zonin si sarebbe dimesso ma avrebbe ricevuto la richiesta di Iorio & c. di rimanere ancora per un po', fino a nuove nomine?
Sull'atto si legge che ha comprato, copiamo integralmente, un complesso immobiliare costituito da "locale ad uso ristorante a piano interrato con accessori a piano primo (con accesso da Stradella del Garofolino); locale per proiezioni cinematografiche e accessori sviluppato ai piani interrato, terra, primo e secondo (ex "Cinema Corso"); ufficio a piano terzo". Seguono altre informazioni, ma per ora le tralasciamo.
Se la Fondazione Roi ha comprato da Will che aveva comprato da Cinema 5 l'ex Cinema Corso con annessi locali (e destinazione d'uso "D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fine di lucro)"), che il Comune afferma essere "commerciale") ecco l'altra domanda sul prezzo pagato dalla Fondazione che dovrebbe promuovere la "cultura" (la cultura degli affari?) a cui i soliti (male)informati hanno risposto "4 milioni"da cui i calcoli errati del costo a mq che hanno consentito al viticultore di Gambellara di smentirli.
A noi piace citare dati e non fare "ammuina" politico ereditaria per cui sull'atto del 27 giugno 2014 quel prezzo, pagato con 10 begli assegni circolari, di uguale importo e ovviamente di carnet tratti sulla Popolare di Vicenza, è indicato in 2.500.000 euro.
Così è.Â
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