Categorie: Banche
Domenica 27 Marzo 2016 alle 14:15
"PopVicenza, l'astensione salva gli ex vertici. Zanetti: «Folle non votare l'azione di responsabilità ». Iorio difende il maxi bonus: ho assunto dei rischi", questo è il titolo de Il Corriere della Sera per l'articolo a firma di
Mario Gerevini sull'assemblea della Banca Popolare di Vicenza di sabato 26 marzo, di cui
abbiamo ampiamente riferito in diretta. La sottolineatura, anche qui, è sulla mancata azione di responsabilità contro chi ha causato il disastro ma, mentre Il Fatto Quotidiano richiama anche le indubbie, gravi responsabilità di Bankitalia, Il Corriere sottolinea l'incredulità del vice ministro veneto dell'Economia, Enrico Zanetti, che di fronte alla non chiamata in causa, almeno per ora, di Zonin & c. dichiara: «
Sono esterrefatto, è stato folle non votare a favore di un'azione di responsabilità contro i precedenti vertici».Â
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Domenica 27 Marzo 2016 alle 11:35
"
I verbali - i controlli a vuoto e la gestione dissennata. Popolare di Vicenza, l'ultima beffa e il lungo sonno della Vigilanza. I soci bocciano l'azione di responsabilità contro Zonin. Ma Banca d'Italia ha dormito per 15 anni", così titola oggi Il Fatto Quotidiano l'articolo di Carlo Foggia a commento dell'assemblea del 26 marzo di cui
abbiamo puntualmente riferito ieri in tempo reale e sulla quale riportiamo oggi alcune cronache fatte dai quotidiani nazionali, quelli che da tempo scrivono con chiarezza quello che a Vicenza non si è voluto scrivere ma, evidentemente, non piaceva leggere se chi scrive da "amico" ora osanna al nuovo, comuqnue, come fece col vecchio, in ogni caso.
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Sabato 26 Marzo 2016 alle 23:18
Mentre almeno per oggi i membri dell'era Zonin ancora in carica(e sono i due terzi del totale) hanno scansato l'azione di responsabilità , ben altra durezza mostra la Bce con Veneto banca, come scrive su Il Sole 24 Ore il collega Marco Ferrando.
La Bce torna a farsi viva con Veneto Banca. Più o meno com'era accaduto a dicembre alla vigilia della ("auspicata") trasformazione in spa, con una lettera inviata nei giorni scorsi a Montebelluna lancia un messaggio chiaro in vista dell'assemblea che il 5 maggio sarà chiamata a rinnovare il cda: Francoforte si aspetta una conferma dei vertici di nomina più recente - almeno presidente e ceo - ma anche un forte ricambio nel resto del cda, per proseguire in quel percorso di rinnovamento che la banca ha avviato ormai due anni fa.
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Sabato 26 Marzo 2016 alle 10:32
Sul sito della BPVi compare, a ridosso dell'
assemblea ordinaria dei soci di quest'oggi, 26 marzo 2016, un documento intitolato "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione del gruppo Banca Popolare di Vicenza" sul quale, da pagina 28, è possibile trovare i compensi per l'esercizio 2015 dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo delle società del gruppo, con le retribuzioni del presidente, per esempio, di Banca Nuova, Marino Breganze, il cui compenso complessivo lordo è di 183.000 euro, o quello dei consiglieri che si attesta attorno ai 30.000 euro. Nell'allegato numero 3 di pagina 30 sono riportati i compensi, sempre per il 2015, delle società del gruppo: riprendendo il caso di Banca Nuova, questa spende per i consiglieri 250.000 euro.Â
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Venerdi 25 Marzo 2016 alle 00:01
Nell'articolo di ieri, 24 marzo, a firma DI Roberto Iotti su Il Sole 24 Ore da noi riportato in Rassegna stampa ("Cambio ai vertici di Casa vinicola Zonin: ora comandano Domenico Zonin, figlio di Gianni, e Massimo Tuzzi") e che riferiva del nuovo assetto dei vertici della Casa Vinicola Zonin (CVZ), dopo che Gianni Zonin ha ceduto i gradi del comando, e non solo quelli, si legge: "«In carico a Cvz - spiega ancora l'amministratore delegato del gruppo Zonin (l'ex direttore generale, Massimo Tuzzi, ndr) - c'erano azioni della Banca popolare (di Vicenza, ndr) per un controvalore di 3,7 milioni. Nel corso del 2015 sono stati ceduti i due terzi di questo pacchetto titoli, generando una minusvalenza di 471mila euro...». Un'inezia, a dire il vero, visto che ben pochi dei circa 118.00 soci della BPVi nell'anno domini 2015 hanno avuto il privilegio di monetizzare le proprie azioni.
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Giovedi 24 Marzo 2016 alle 18:00
Con una nota l'azienda ZONIN1821 fa sapere che archivia il 2015 con un fatturato consolidato di 186 milioni di Euro rispetto ai 160 milioni del 2014. E ufficializza che si completa il
passaggio generazionale dell’azienda, dopo 10 anni dall’ingresso in azienda dei fratelli Zonin: Domenico Zonin è il nuovo Presidente, Massimo Tuzzi Amministratore Delegato e Direttore Generale, Francesco, Michele e Giuseppe Zonin Vice Presidenti.
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Giovedi 24 Marzo 2016 alle 10:31
La domanda è d’obbligo: c’è una connessione tra il riassetto della governance del gruppo vitivinicolo Zonin di Gambellara (Vicenza) e le recenti vicende di Gianni Zonin, ex presidente della Banca popolare di Vicenza finita sul baratro del crack? «Assolutamente no», spiega Domenico Zonin, neopresidente da un paio di settimnane di Casa vinicola Zonin. «È solo il punto di arrivo di un programma di cambio generazionale e di gestione avviato molti anni fa, addirittura nel ’97 e proseguito nel 2006, nel 2008 e nel 2014. Un progetto che vede ora la famiglia fare un passo indietro per dare vita a un gruppo vinicolo e agricolo a gestione manageriale. Una risposta al mercato e a quella evoluzione necessaria per dare nuove basi al futuro del gruppo». (
Clicca qui per l'articolo completo in Rassegna stampa)
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Giovedi 24 Marzo 2016 alle 10:28
La domanda è d’obbligo: c’è una connessione tra il riassetto della governance del gruppo vitivinicolo Zonin di Gambellara (Vicenza) e le recenti vicende di Gianni Zonin, ex presidente della Banca popolare di Vicenza finita sul baratro del crack? «Assolutamente no», spiega Domenico Zonin, neopresidente da un paio di settimnane di Casa vinicola Zonin. «È solo il punto di arrivo di un programma di cambio generazionale e di gestione avviato molti anni fa, addirittura nel ’97 e proseguito nel 2006, nel 2008 e nel 2014. Un progetto che vede ora la famiglia fare un passo indietro per dare vita a un gruppo vinicolo e agricolo a gestione manageriale. Una risposta al mercato e a quella evoluzione necessaria per dare nuove basi al futuro del gruppo».
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Mercoledi 23 Marzo 2016 alle 23:37
Sul quotidiano locale il presidente della Fondazione Mioni, il notaio della Banca Popolare di Vicenza, Giuseppe Boschetti, da poco succeduto a Marino Breganze, vicepresidente sempre della BPVi e presidente della controlata Banca Nuova, accende un faro sui «notevoli problemi di gestione dei beni che costituiscono il fondo di dotazione della Fondazione, prevalentemente immobili...» (tradotto: scarsa disponibilità di cassa) ma ci rassicura, contemporaneamente, sul fatto che quel fondo comprende «anche, in piccola percentuale, azioni della Banca Popolare di Vicenza, ereditate dalla fondatrice fortunatamente soltanto scalfite dai recenti aumenti di capitale».
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Mercoledi 23 Marzo 2016 alle 16:07
Il 4 marzo con un articolo, documentato, dal
titolo parlante ("
Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report") abbiamo iniziato ad occuparci a fondo del caso della Fondazione Roi, che aveva speso tutta la sua liquidità , poi di conseguenza azzerata, per sottoscrivere azioni della Banca Popolare di Vicenza, con la quale, prima dei titoli, aveva già in comune il presidente, Gianni Zonin, e il vice presidente, Breganze Breganze. E abbiamo abbiamo approfondito più volte il caso utilizzando sempre documenti.
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