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Dopo la Roi anche Fondazione Mioni più povera grazie a titoli e "uomini" BPVI: col... Breganze bevuti 1.449.375 €. Da oggi l'elenco dei 999 soci top, a partire dagli ultimi 99

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 20 Marzo 2016 alle 23:27 | 0 commenti

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«Marino Breganze presidente Fondazione Maria Teresa Mioni in quota BPVi, Liliana Zaltron e M5S: comprò azioni della Popolare di Vicenza?»: così titolavamo ieri i dubbi e la richiesta di informazioni alla Fondazione stessa, dedita per statuto a finanziare attività e strutture per Anziani, e al "poteri" vicentini di Liliana Zaltron, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune di Vicenza oltre che funzionaria di una BCC locale. I dubbi nascono forse, dal normale buon senso dell'esponente pentastellata messa sul chi vive dal caso delle decine di milioni "fatti investire" e perdere alla ben più grande Fondazione Roi da Gianni Zonin e dal suo storico braccio (mal)destro locale, Marino Breganze, il primo e il secondo all'epoca degli acquisti di "azioni di fatto proprie" presidente e vice della Popolare vicentina e con lo stesso ruolo anche nella Fondazione voluta dal marchese Giuseppe Roi per promuovere la cultura vicentina (nella foto da sx Elena Donazzan, Marino Breganze e Remo Sernagiotto il 14 febbario 2001 presso la Fondazione Mioni, ndr).

Visti gli acquisti, diciamo, imprudenti di una massa tale di titoli da azzerarne la liquidità e di immobili in disuso come quelli dell'ex cinema Corso, Liliana Zaltron deve aver avuto il... sospetto che la cultura da promuovere nelle menti di Zonin e Breganze fosse quella degli interessi di "bottega", per cui si è chiesta e ha chiesto a chi tipicamente non risponde se, visto che a presiederla è Marino Breganze come ha "scoperto" leggendo proprio una nostra nota del 14 febbraio 2001, "la Fondazione "Maria Teresa Roi"  istituita con finalità di solidarietà sociale e di assistenza sanitaria nei confronti degli anziani, ha tra i suoi investimenti azioni BPVi?; - in caso affermativo, quante azioni BPVi possiede la Fondazione Maria Teresa Mioni Onlus?; - quando sono state acquistate ? - fra gli investimenti della Fondazione, qual è la percentuale attuale, se presenti, di azioni BPVi?"
Liliana Zaltron concludeva le sue legittime domande confidando "che i componenti del CDA ci diano risposta in merito" dopo aver ricordato, sempre in base alla nostra nota, che Marino Breganze è stato nominato nel Cda della Mioni, per assumerne la presidenza, dall'ora ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, e che un altro componente viene scelto dal Presidente della Fondazione San Bortolo, che promuove la raccolta di fondi destinati ad aumentare le risorse della Ulss 6 di Vicenza e che vede in quel ruolo l'industriale Giancarlo Ferretto, ex presidente di Confindustria Veneto ed ex vice della BPVi prima che arrivasse Zonin, di cui storicamente è fiero critico come si legge anche su Lettera43, di cui è azionista. Il Presidente Ferretto ha come consiglieri Michele Amenduni Gresele, la cui famiglia 10 anni fa entrò in rotta di violenta collisione con lo "staff" di Zonin, e poi Francesco Scanagatta, Adriana Maltauro, sorella di quell'Enrico tornato alla ribalta giudiziaria grazie alle tangneti della Maltauro per Expo, e Dino Menarin (tutti grandi nomi dell'intellighenzia locale, quindi, con Dino Menarin, tra i firmatari dell'esposto a carico dei membri del Cda dell Roi).

Tra questi intrecci di amici e nemici in cui gli scopi delle varie Fondazioni interessate sembrano passare in second'ordine, dubitiamo che la consigliera comunale riceva rapide e, soprattutto, esaurienti risposte per cui ci permettiamo di aiutarla noi e di dargliene subito tre su quattro (mentre c'è chi ancora pubblica solo oggi, magari dopo qualche.. meditazione, le domande o chi, peggio, le censura completamente, ndr).

Come e con quale fonte che sia certa come è nostra abitudine?

Da oggi cominciamo a pubblicare l'elenco ufficiale dei 999 soci top, a partire dagli ultimi 99 (clicca qui): la gran parte di quei 999 magari sono vittime della Banca e dei propri amministratori (come la Mioni, 326ma in classifica), ma altri ci aiuteranno a capire gli intrecci di potere intorno a quella fabbrica di interessi (non certo... popolari) che è stata la fu Popolare di Vicenza.

Mentre vi invito a scrivermi a [email protected] se avete dubbi e spunti (io e i miei collaboratori li esamineremo con la massima e, se necessaria, riservata cura e la ben nota indipendenza), è anche grazie a questo elenco, che vi proporremo giornalmente a gruppi di 100, per farci, quando possibile, anche delle riflessioni, che oggi possiamo dare a Liliana Zaltron, e a voi, le seguenti risposte semplici e schematiche:

1 - "la Fondazione "Maria Teresa Roi"  istituita con finalità di solidarietà sociale e di assistenza sanitaria nei confronti degli anziani, ha tra i suoi investimenti azioni BPVi?;

Sì

2 - in caso affermativo, quante azioni BPVi possiede la Fondazione Maria Teresa Mioni Onlus?;

Ne possiede in base ai dati aggiornati disponibili ben 23.190 pari a un (fanta)valore di 1.449.375 euro prendendo a riferimento al fantavalutazion di 62,50 euro!

3 - quando sono state acquistate?

Un giorno qualcuno risponderà (magari l'ad Francesco Iorio, quello che alle nostre 10 domande non risponde, incomprensibilmente, o forse no?, visto che delle malefatte altruio non sarebbe responsabile, almeni fino a quando non le nascondese) ma siamo in gara per farlo prima noi...

4  -fra gli investimenti della Fondazione, qual è la percentuale attuale, se presenti, di azioni BPVi?

Rispondiamo rifacendosi alla nostra nota del 14 febbraio 2011 in cui scrivevamo che "La Fondazione venne finanziata dalla Sig.ra Mioni con la sede in Via Dante a Vicenza e beni per un valore di 4,5 Milioni €".

Ora 1.449.375 di euro della Fondazione Mioni, magari anche questi di cassa, risultano bevuti in allegria come un bicer de vin...

Quello che forse rimane agli anziani per i quali il Cda presideuo da Marini Breganze dovrebbe prodigarsi a ben gestire il suo patrimonio.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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