Il Tar annulla il commissariamento del CSV di Vicenza, Marco Gianesini al volontariato: era un gioco politico, Variati ci ha "dimenticati", lapidati io e Maria Rita Dal Molin
Sabato 11 Giugno 2016 alle 18:16
Per l'avvocato Marco Gianesini, noto professionsita di Schio, presidente di Volontariato in Rete che raccoglie oltre 190 associazioni vicentine sulle 300 iscritte all'albo regionale e che gestiva, dopo regolare assegnazione del bando regionale, il CSV, Centro Servizi per il Volontariato, e per Maria Rita Dal Molin, che dopo 6 anni di presidenza e dopo aver attivato la prestigiosa sede vicentina ha continuato a occuparsi a tempo pieno delle migliaia di vicentini che si dedicano agli altri) non deve essere stato piacevole nell'ultimo anno fare volontariato e farsi bastonare per questo. E, invece, hanno dovuto subire e reagire, con il Tar del Veneto a dare loro piena e "riabilitante" ragione col recente annullamento del relativo provvedimento, un commissariamento del CSV vicentino da parte dell'ente di coordinamento della associazioni venete, il Co.Ge., espressione del volontariato, poco, delle Fondazioni bancarie, molto di più, degli interessi del sottobosco politico, troppo.
Continua a leggereVescovi "ricambista" altrui, Albanese contro "Vicenza prigioniera del passato", Bulgarini boccia i poteri che lo silenziano, Dolcetta e Variati astensionisti: W Michela Morellato sindaco allora, zeru voti ma tanti... consensi
Giovedi 9 Giugno 2016 alle 22:29
Se Luciano Vescovi, neo proconsole in Confindustria di Giuseppe Zigliotto dopo essere stato fino al giorno prima vice presidente di Banca Nuova made in BPVi, ha spiegato, scrivevamo l'8 maggio, sulle colonne del giornale "gestito" da Confindustria Vicenza come "una delle cause principali (dello scandalo della fu Banca Popoalre di Vicenza, ndr) sia stata la mancanza di ricambio...", dopo l'atto di accusa in Sala Bernarda di Jacopo Bulgarini d'Elci, subito poi sielnziato dai poteri a cui, aveva detto, si erano prima inchinati tutti, oggi sul foglio cittadino Flavio Albanese, ex presidente della Fondazione Teatro di Vicenza, ha pollice verso contro Vicenza: "È una città prigioniera del suo passato. Osanniamo Palladio, dimenticando che era un eretico. A Vicenza prevale un potente conservatorismo. La città è cresciuta economicamente, non culturalmente...".
Continua a leggere
Ville e possedimenti dell'ex presidente di BPVi Gianni Zonin, Federcontribuenti: in Procura un dossier per il sequestro preventivo
Mercoledi 8 Giugno 2016 alle 14:12
Un dossier di quaranta pagine per la Procura di Vicenza per chiedere urgentemente il sequestro preventivo dei beni mobili e immobili di Gianni Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza per venti anni, nonchè consigliere nel suo Cda per altri dodici, “per il fondato sospetto di un repentino passaggio di mano dei patrimoniâ€. A presentarlo è stata l'associazione di consumatori Federcontribuenti che teme un tentativo di cessioni di quella che definisce â€la refurtiva di un disastro annunciatoâ€. Nel documento di Federcontribuenti c'è la villa di Montebello di 1.175 metri quadrati con un parco da 8 mila mq, comprensiva di tre abitazioni di cui una da 24 vani e un garage da 300 metri quadrati, il tutto valutabile all'incirca in dieci milioni di euro.
Continua a leggere
Laudatio di Carlo Messina CUOA Executive Master of Finance: utile a tutti. In primis a Matteo Marzotto, grazie anche a Intesa membro uscente del Cda della BPVi di Zonin
Mercoledi 8 Giugno 2016 alle 09:02
Carlo Messina, Consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo e già docente universitario, ha ricevuto ieri, 7 giugno, dal CUOA Business School nella cornice settecentesca di Villa Valmarana Morosini e per mano del suo presidente Matteo Marzotto l’Executive Master Honoris Causa in Finance. Messina, rappresentante di uno dei primi gruppi bancari dell'eurozona, ha parlato nell'occasione anche di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (qui ne abbiamo anticipato alcuni passaggi mentre qui ci sono le sue risposte alle nostre domande) ma ha tenuto anche la consueta Laudatio, che proponiamo qui integralmente, preceduta dalla cerimonia e dall'intervento di Matteo Marzotto. Siamo, infatti, convinti che molte delle "spiegazioni" e varie "annotazioni" del Ceo di Intesa Sanpaolo saranno utili a tanti nostri lettori ai quali stiamo dando da tempo quel supporto informativo sulla conoscenza finanziaria che spesso manca.
Continua a leggereDopo l'esternalizzazione della BPVi ora anche la Fiera di Vicenza va Rimini. Se anche Aim "ci lascia" Variati - Renzi avrà fatto quello che non è riuscito a Hüllweck - Berlusconi
Martedi 7 Giugno 2016 alle 11:08
Un po' di make up, una volta si diceva "trucco", e in nome del "piccolo non basta più" (e a Vicenza oggi rimane solo il piccolo nel 90% dei casi) le aziende pubbliche, o che a tanti appartengono, si "fondono", una volta si diceva vengono assorbite, in aziende più grandi. La BPVi, che non era pubblica a livello societario ma era di un pubblico di 118.000 soci, per lo più risparmiatori, addirittura non c'è più per colpe del proprio "gestore", il Cda e i vertici marcati Gianni Zonin, e di fatto è stata ingoiata a prezzi di realizzo dal fondo Atlante per finire chissà dove e in che modo. La Fiera di Vicenza si sta, poi, lanciando nelle braccia di quella di Rimimi dopo l'amplesso fallito con la Giulietta di Verona (Fiere), che ha prima affascinato il ben noto latin lover di rango Matteo Marzotto invitandolo a salire verso di lei aggrappato ai suoi capelli e poi con le sue trecce strette intorno al collo lo ha fiaccato e buttato a terra sadicamente.Â
Continua a leggereTAV TAC, la consultazione fantasma: perde la politica dell'amministrazione Variati. E col "metodo Dolcetta" vince il "no", alla classe dirigente degli ultimi 20 anni
Domenica 5 Giugno 2016 alle 20:55
Con la collaborazione dell'intervistatore Francesco Battaglia
Nonostante gli inviti di Variati (il 26 maggio e poi black out) e del PD vicentino (il 4 giugno a pasticcio assentesitico combinato) a votare il questionario on line messo a punto dall’amministrazione comunale e mai reso noto in anticipo bei suoi dettagli molto articolati, nelle prime due giornate di consultazione (il 3 e 4 giugno) hanno deciso di partecipare all’innovativo “strumento democratico†solo un paio di centinaia di residenti: un flop annunciato. Per decine di migliaia di cittadini da coinvolgere, per non parlare degli abitanti della provincia, prima inseriti in faraoniche e fantasmagoriche previsioni di bacini di utenza allargati se solo la stazione avesse abbracciato gli interessi speculativi esistenti in area Fiera e poi abbandonati al loro tran tran (con la n e non la m finale), una risposta è comune.
Continua a leggereIl sistema Zonin ha piegato Vicenza. Ma la "città ufficiale" non poteva non sapere quello che VicenzaPiù ha raccontato in sei anni e ora ha raccolto in "Vicenza. La città sbancata"
Domenica 5 Giugno 2016 alle 15:04
«Prestiti con "premio" in cambio di azioni così il sistema Zonin ha piegato Vicenza»: sotto questo titolo Franco Vanni, autore di due paginoni ieri sullo scandalo della Banca Popolare di Vicenza , racconta di nuovo e sempre su la Repubblica come sono stati costruiti i "finti" aumenti di capitale per oggi ammontanti a quasi un miliardo di euro. Nell'invitarvi a leggere a seguire* l'articolo ci e vi chiediamo dov'era e dov'è la Vicenza ufficiale, quella degli amici e degli amici degli amici di Zonin, da Giuseppe Zigliotto fino al leader indiscusso del territorio Achille Variati, che in un incontro avevamo addirittura messo in guardia sul presidente di Confindustria che lui diceva di ritenere "una persona valida e intelligente" e che, per essere vero e credibile leader, deve avere la capacità di capire e discernere?
Continua a leggere
BPVi e Veneto banca, l'accusa del Patriarca di Venezia. Mons. Moraglia: fiducia tradita. Domenica a Cà Vescono tre Ave Maria in più per Gianni Zonin?
Sabato 4 Giugno 2016 alle 10:48
«Popolari, l'accusa di Moraglia I vescovi: «Errori anche nostri». Il Patriarca: «Tradita la fiducia». Con i due crac spariti 11 milioni delle nostre diocesi»: con il titolo e sommario precedenti Sara D'Ascenzo riferisce oggi su Il Corriere del Veneto della denuncia "addolorata" anche del patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, che lamenta le perdite subite dai soci, tra cui le diocesi venete, per gestione delle due ex Popolari venete. Chissà se domani, quando Gianni Zonin si presenterà da lui in confessionale arrivando, come tutte le domeniche, dalla tenuta di Cà Vescovo, un nome che è un'ironia della sorte, il parroco di Terzo di Aquileia riferirà all'ex presidente della BPVi delle lagnanze e delle sofferenze del Patriarca di Venezia, per le diocesi e i fedeli o infedeli ma cittadini truffati dalla banca del re del vino? E chissà se lo ammetterà al "vino e sangue di Cristo", vino suo ma sangue della povera gente, dopo tre Ave Maria di penitenza in più?
Continua a leggereIl "funerale" di Gianni Zonin e la "molotov" contro la famiglia di Sergio Cassingena: si interroghino tutti sul malessere prima del funerale di una Vicenza bruciata dal "sistema"
Venerdi 3 Giugno 2016 alle 09:29
Due notizie di ieri, ricorrenza, altrove, del 2 giugno, riferiscono di due fatti cronaca entrambi da condannare ma anche su cui, senza ipocrisia, fare qualche riflessione. La prima, forte simbolicamente ma senza possibili effetti "fisici", è quella del "funerale" virtuale celebrato davanti alla villa di Montebello di Gianni Zonin, una di quelle possedute dall'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza a cui è attribuita, a furor di popolo, la responsabilità maggiore del flop da più di sei miliardi di euro subito da oltre 118.000 azionisti, che di ville non ne hanno.
Continua a leggere
Tar annulla commissariamento CSV, ridà dignità a Marco Gianesini e Maria Rita Dal Molin e boccia Silvana Bortolami e gli "ispiratori". Ma la macchina del fango si inceppa quando il fango dovrebbe lavarlo
Giovedi 2 Giugno 2016 alle 22:35«Marco Gianesini, Maria Rita Dal Molin e il volontariato vicentino vincono la loro battaglia contro l'infamia: il Tar annulla il commissariamento del CSV": così scrivevamo martedì 31 maggio pubblicando la sentenza, che vi invitiamo a leggere senza neanche il nostro "filtro" interpretativo tanto è chiara, secca ed inequivocabile e con la quale il Tar del Veneto ha dato ragione a loro e a 72 associazioni che avevano sostenuto le loro onestà ponendo fine a una vicenda che ha tenuto banco su certa stampa locale per giorni e giorni. Infatti, scrivevamo all'epoca dei fatti, essenzialmente "mediatici", scoppiati da maggio 2015 in poi, lo spazio dedicato alle poche migliaia di euro spesi con dolo secondo gli accusatori e alla presunta assunzione di "favore" di una donna, ex presidente del Csv, che al volontariato ha sacrificato il suo precedente impiego, era stato ben maggiore, realmente e in proporzione, di quello speso per raccontare delle accuse documentate sfociate in condanna per Gianfranco Galan e in processo ora in corso, dopo gli arresti domiciliari, per Lia Sartori per lo scandalo megamilionario del Mose et similia.
Continua a leggere
