Vescovi "ricambista" altrui, Albanese contro "Vicenza prigioniera del passato", Bulgarini boccia i poteri che lo silenziano, Dolcetta e Variati astensionisti: W Michela Morellato sindaco allora, zeru voti ma tanti... consensi
Giovedi 9 Giugno 2016 alle 22:29 | 1 commenti
Se Luciano Vescovi, neo proconsole in Confindustria di Giuseppe Zigliotto dopo essere stato fino al giorno prima vice presidente di Banca Nuova made in BPVi, ha spiegato, scrivevamo l'8 maggio, sulle colonne del giornale "gestito" da Confindustria Vicenza come "una delle cause principali (dello scandalo della fu Banca Popoalre di Vicenza, ndr) sia stata la mancanza di ricambio...", dopo l'atto di accusa in Sala Bernarda di Jacopo Bulgarini d'Elci, subito poi sielnziato dai poteri a cui, aveva detto, si erano prima inchinati tutti, oggi sul foglio cittadino Flavio Albanese, ex presidente della Fondazione Teatro di Vicenza, ha pollice verso contro Vicenza: "È una città prigioniera del suo passato. Osanniamo Palladio, dimenticando che era un eretico. A Vicenza prevale un potente conservatorismo. La città è cresciuta economicamente, non culturalmente...".
E poi sabato 26 marzo Stefano Dolcetta, l'ancora per poco presidente della fu Popolare di Vicenza (per scelta di Atlante arriva Mion, rimane quel... drago di Iorio anche se con l'ex manager finanziario di Benetton gli toccherà eseguire e lavorare) ha "dovuto" proporre un'arzigogolata azione di responsabilità contro Zonin & c. bocciata, succede lecitamente solo da noi, solo dal 18,64% perchè a favore erano il 38,05% dei presenti e astenuto era il restante 43,29%.Â
Ma il capolavoro dialettico lo ha compiuto oggi, come avevamo preannunciato, Achille Variati che a fronte dei 545 partecipanti alla consultazione sulle stazioni per l'Alta Capacità che lui e il foglio confindustriale hanno impiegato un'era geologica a chiamare Tac e non Tav, come prima facevano falsamente, ha detto una serie di corbellerie.
Definendo "sicuramente pochi" i votanti, pari circa a un miserrimo 0,5% sugli aventi diritto, un po' di amici in Piazza dei Signori a metà settimana, il sindaco ha esordito male chiosando: "Nonostante la particolare attenzione dedicata dai media alla consultazione, molti vicentini evidentemente non hanno sentito la necessità di esprimersi...". Particolare attenzione dei media, in primis il foglio unico? Ma quali giornali ha letto Variati? Se l'attenzione è stata "particolare", nel senso inteso di "notevole", forse il nostro sindaco l'avrà notata addormentandosi ieri notte davanti ai tg che parlavano delle primarie in Usa e svegliandosi mentre i cinesi festeggiavano l'acquisto dell'Inter... Dell'Inter sindaco, non del Vicenza Calcio del bue e dei pastorelli.
Ma Variati, vista l'assenza, tipica e contrattuale, di sconcerto mentre dettava ai suoi fedeli il comunicato, non ha lasciato ma ha raddoppiato facendo ancora peggio dell'esordio: "È evidente che se la cittadinanza fosse stata in totale disaccordo con l'operato dell'amministrazione..., se la popolazione avesse considerato il progetto per l'alta capacità alta velocità come un pericolo o una minaccia, allora sì in tantissimi avrebbero sentito il bisogno di esprimere la propria opinione...".
Ma caro sindaco ha preso per "deficienti", a parte chi ha scritto sotto dettatura, anche quelli che leggono per informarsi e quelli che, per informarli, devono leggere i suoi contorcimenti neuronici (espressione che, usata al posto di sbeffeggianti vaneggiamenti, dovrebbe evitarmi un'altra denuncia dei seguaci della setta di Zonin)?
Le fa questa domanda, signor sindaco e plenipotenziario della Provincia, chi, favorevole da tempo a collegamenti veloci ma ora molto più preoccupato, di fronte al silenzio di tutti compreso il suo, per l'esproprio miliardario compiuto a danno dei vicentini dalla Banda Popolare di Vicenza, è stato uno dei 545 a compilare il modulo online della consultazione, per giunta mai reso noto in barba all'informazione "particolare" data all'evento.
Ma, egregio Variati, "se la popolazione avesse considerato il progetto per l'alta capacità alta velocità come un pericolo o una minaccia", su quel modulo dove avrebbe potuto mettere il suo eventuale no visto che la domanda prevedeva solo la scelta su dove far fermare i treni? Magari anche solo quelli regionali, da "ferma in tutte le stazioni", vista la povertà incombente sul territorio grazie alle imprese sataniche di chi ha governato di fatto l'area, direttamente o tramite i suoi lacchè.
Ma siamo fuori di testa? Questo è il livello a cui è arrivata l'informazione di Palazzo Trissino che, emula di quella di Palazzo Zonin Longare, è ormai solo e tragicamente informazione di regime?
Perchè solo per un regime e per il suo mediatico MinCulPop (il mussoliniano Ministero della Cultura Popolare) 545 votanti fanno consenso e lo 0,5% degli aventi diritto conta più del 99,5% della popolazione che non ha votato perchè non sapeva che ci fosse la consultazione o perchè non avrebbe potuto votare "no", l'unico modo per dire che condìsiderava l'alta velocità "come un pericolo o una minaccia"!
Ma se questa è la Vicenza dei Vescovi che si autorottamano a parole; degli Albanese che vogliono andarsene a Berlino scappando da una città "prigioniera del suo passato"; dei presidenti della BPVi che non denunciano l'insulto a 118.000 soci truffati dalla BPVi di Zonin, che gestiva Zigliotto, che gestiva... lei lo sa chi, signor sindaco, per un'azione di responsabilità bocciata da solo il 18% dei votanti (più comunque di quel misero 0,5% di cui lei oggi gioisce); dei Bulgarini d'Elci che in un sussulto d'onore denunciano "il sistema conto cui nessuno si è opposto" per poi essere zittiti; dei Variati, matematici dai numeri avariati; se questa è la Vicenza in cui basta lo 0,5% per vincere, beh allora rompo gli indugi di tutti gli strateghi della politica locale e per le amministrative del 2018 candido a sindaco Michela Morellato.
Perch'
Alle ultime votazioni non ha avuto neanche lo 0,5% e nemmeno il suo di voto.
Perchè ha addirittura totalizzato "zeru voti".
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