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Ville e possedimenti dell'ex presidente di BPVi Gianni Zonin, Federcontribuenti: in Procura un dossier per il sequestro preventivo

Di Edoardo Andrein Mercoledi 8 Giugno 2016 alle 14:12 | 0 commenti

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Un dossier di quaranta pagine per la Procura di Vicenza per chiedere urgentemente il sequestro preventivo dei beni mobili e immobili di Gianni Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza per venti anni, nonchè consigliere nel suo Cda per altri dodici, “per il fondato sospetto di un repentino passaggio di mano dei patrimoni”. A presentarlo è stata l'associazione di consumatori Federcontribuenti che teme un tentativo di cessioni di quella che definisce ”la refurtiva di un disastro annunciato”. Nel documento di Federcontribuenti c'è la villa di Montebello di 1.175 metri quadrati con un parco da 8 mila mq, comprensiva di tre abitazioni di cui una da 24 vani e un garage da 300 metri quadrati, il tutto valutabile all'incirca in dieci milioni di euro.

Ma anche l'abitazione da 764 metri quadrati in contrà del Pozzetto a Vicenza in centro a Vicenza, il cui ingresso qualche settimana era stato cosparso di letame. Poi due garage in contrà della Piarda, un bosco ceduo, un campo da 500 metri sui colli Berici, un vigneto a Gambellara di mille metri quadrati e anche un ufficio di 551 mq a Radda in Chianti.

L'avvocato Alberto Zanetti in sede civile e penale sosterrà, inoltre, la tesi ”che possano essere ritenute nulle le cessioni di azioni e immobili operate da Zonin nel momento in cui lo stesso avesse avuto l’evidenza della deriva inesorabile che aveva preso la banca negli ultimi anni. Bisogna richiamare l’azione revocatoria ex art. 2901 c.c. al fine della declaratoria di inefficacia degli atti posti in essere in pregiudizio dei creditori; sequestro conservativo secondo l’art. 2905 c.c. e 671 c.p.c e una richiesta di risarcimento rivolta anche ai funzionari e direttori di banca che hanno mentito sapendo di mentire a danno dei risparmiatori”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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