Il dado è tratto, disse Giulio Cesare passando il Rubicone. Finalmente avremo queste primarie della sinistra che hanno letteralmente ingombrato la vita politica di Vicenza, quasi non vi fosse null'altro di cui parlare e magari trovare qualche soluzione vera e non futuribile per le delicatissime vicende della città . Cesare arrivò a Roma, ma era solo, non aveva inciuci nè promesse, nè patti da rispettare con dei concorrenti, che erano invece a lui nemici.
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Ultimi giorni di campagna per le primarie di Vicenza e, dopo aver proposto un confronto classico e uno stile Le Iene, ne approfitiamo per proporvi i tre video messaggi finali dei tre candidati. Intanto ecco la cronaca delle ultime ore pre voto dl 3 dicembre. Giacomo Possamai, il più gettonato del Partito democratico, da capogruppo dimissionario per evitare conflitti, è il più "politico", in senso positivo, dei tre e, infatti, sta raccogliendo gli ultimi endorsement dei maggiorenti romano - vicentini del partito e invita, responsabilmente, al voto tutti dopo aver organizzato una pizza con i due avversari per la chiusura di campegna.
Cesare Borgia, che voleva costruire un principato nell'Italia centrale è certo il riferimento per alcuni dei tre candidati alla poltrona di sindaco di Vicenza alle primarie, acopo Bulgarini d'Elci, Otello Dalla Rosa e Giacomo Possamai. Ognuno di loro è forte di appoggi, ma uno solo del padre papa, pardon, dell'attuale sindaco Achille Variati. Ciascuno presenta la propria candidatura con proclami, progetti, coinvolgimenti, adunate ecc., cercando di dare la migliore immagine di se stesso, anzi la bellezza di se stesso e della sua possibile amministrazione, che certo sarà la migliore delle amministrazioni possibili, secondo quello schema che Voltaire prese molto in giro nel suo famoso libro Candido.
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Ieri avevano anticipato le nostre domande, che oggi pubblichiamo a seguire di nuovo, e oggi vi proponiamo, come Le Iene insegnano, con domande secche, risposte ancora più concise e senza troppe chiacchiere, il vero confronto senza paracadute tra i tre candidati alla primarie di Vicenza. Jacopo Bulgarini d'Elci, Otello Dalla Rosa e Giacomo Possamai duellano davanti alle nostre telecamere, da soli e senza poter chiedere o gestire time out: 10 secondi al massimo per ogni risposta e, soprattutto, inesistenti vie di fuga offerte dai moderatori di turno se non a scapito della personale credibilità e sincerità dei competitorse se... traccheggiano.
Tre signori, diversi per età , per cultura, per la propria storia, per carattere, ma con una identica speranza: quella di essere, almeno in prima istanza, scelti per rappresentare la propria coalizione politica, magari un po', pochino, sfumata in civica, alla competizione elettorale della primavera del 2018. La meta è la poltrona di Palazzo Trissino. Attorno a questa "giostra", intesa al modo degli antichi cavalieri quando "La giostra consisteva nel combattimento tra due cavalieri (alla volta - ndr) armati di lancia che si fronteggiavano per disarcionarsi reciprocamente. Sia i tornei che le giostre erano seguiti appassionatamente dal pubblico che non mancava di esternare calorosamente il suo entusiasmo. L'ambito premio del torneo e della giostra veniva offerto dalla dama. (da Gennaro Tedesco)".
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1 tra il passaggio della linea Tav in città , il conferimento degli immobili comunali di prestigio al fondo di Investire Sgr e la fusione tra Aim e la municipalizzata di Verona quale decisione strategica vorrebbe che fosse lasciata a lei da futuro sindaco?
2 lei chi voterebbe alle primarie tra i suoi due avversari? 3 nella sua futura squadra di governo ha previsto un ruolo per i suoi avversari e se sì quale ruolo e per chi?
Antonio Marco Dalla Pozza, assessore comunale di Vicenza alla progettazione e sostenibilità urbana, oggi 28 novembre si è schierato a favore di Giacomo Possamai, ora consigliere comunale ma al contempo candidato sindaco di Vicenza alle primarie del centrosinistra che si svolgeranno il prossimo 3 dicembre. Così si è espresso al riguardo: "L'ho fatto perchè ritengo che, tra i tre candidati, Giacomo sia quello che incarni meglio i principi su cui ho impostato la mia azione amministrativa: l'ambiente e l'innovazione come priorità , la mobilità sostenibile come modalità per dare maggiore qualità della vita, la pianificazione urbanistica ed il riutilizzo dell'esistente come antidoto al disordine edilizio tipico dei nostri territori."
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Giacomo Possamai, candidato alle primarie del prossimo 3 dicembre ha illustrato la propria idea di semplificazione tecnologica insieme all'assessore all'innovazione, Filippo Zanetti e a Alessandra Poggiani, direttore generale di Venis. "Grazie alla tecnologia - ha commentato Possamai - è ormai possibile fare tutto. Quello che non dobbiamo rischiare che accada è la riproduzione, in chiave digitale, delle complessità della burocrazia comunale. In questi anni sono state gettate delle solide basi: il passo in più che siamo chiamati a compiere è rendere tutto più integrato, veloce e semplice.
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Presentazione, per alcuni sì e altri no, del primo candidato alla "comunarie M5S" di Vicenza vicino al Meetup di Daniele Ferrarin, il "nuovissimo" avvocato, romanziere e sommelier Francesco Di Bartolo, ex Italia dei Valori dopo la solita trafila della politica locale nei vecchi partiti e in passato anche nostro apprezzato opinionista. Sarà una eccezione nel mondo battagliero dei pentastellati un uomo moderato e pacato come lui, che, infatti, è stato presentato non in un gazebo in piazza o in un pubblico bar, come alle origini dei M5S, ma nell'istituzionalissimo simobolo del potere di Vicenza che è Palazzo Trissino. Come lui hanno lanciato lì la loro corsa Jacopo Bulgarini d'Elci e Giacomo Possamai, fuori da Palazzo Otello Dalla Rosa e Francesco Rucco. Un caso o una scelta su cui riflettere? Perchè se l'abito non fa il monaco, il monaco porta sempre il saio.
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