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Guai ai vinti alle primarie di Vicenza? No, ma almeno non si mercanteggino cariche

Di Italo Francesco Baldo Sabato 25 Novembre 2017 alle 10:11 | 0 commenti

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Quando l'esito delle urne decreterà che non sono i più graditi per la corsa a sindaco di Vicenza avranno il coraggio due dei tre contendenti alle primarie di ritirarsi a vita civile, ossia ritornare al proprio lavoro? La domanda è opportuna nelle faccende politiche italiane, perché molti sconfitti sia nei partiti sia alle elezioni non si ritirano dalla politica, ma con pervicacia continuano a cercare e spesso ottenere incarichi e prebende. Ciò accade perchè molti dei cosiddetti politici o amministratori non hanno, in realtà, un vero lavoro che fornisca loro i mezzi di sussistenza, che sono costituiti da quanto ricavano dal loro "impegno" in politica appunto.

Nel nostro caso la scelta potrebbe anche non essere così traumatica per Otello Dalla Rosa e Giacomo Possamai, che un lavoro lo hanno, il primo da dirigente da tempo di vertice del gruppo Ferretto, il secondo assunto più recentemente da Marcello Cestaro, mentre Jacopo Bulgarini d'Elci dovrebbe solo ripartire ad esempio da quello di comunicatore che aveva per la società di cui ha ceduto le quote per ipotetici conflitti di interesse e che l'ha lanciato tra le braccia della politica.

Ma temo che, se due dei tre contendenti non saranno di certo candidati a sindaco, chi tutto ha disposto, ossia Achille Variati che non intende, pure lui, andare in pensione politica, ha di fatto già delineato che in ogni caso i tre, che ora l'un l'altro s'ammiccano, saranno protagonisti del futuro politico vicentino, nel malaugurato, per chi scrive, caso che la coalizione, forte dei vecchi poteri forti, così ci dicono, dovesse vincere.

I tre faranno bella mostra di se stessi: uno sindaco, l'altro vicesindaco e assessore a qualcosa e l'ultimo con un assessorato forte. Una triade politica che amministrerà in continuità con Variati la città di Vicenza. Intanto tutti e tre si consumano in idee, proposte, progetti, ma sanno bene che per molti anni ciò che ha deciso Variati si dovrà fare, parco della cosiddetta pace, appartamenti all'ex edificio delle poste, sistemazione della vendita immobili, riorganizzazione delle partecipate, Alta velocità, ecc.

A loro non resterà che il piccolo cabotaggio, ma intanto spendono e spandono promesse a tutti, soprattutto a coloro con i quali barattano i loro voti per qualche piccolo obolo. Ciò, naturalmente, vale soprattutto per il "capetto" che vende l'associazione di volontariato al politico per interesse personale più che per l'associazione stessa.
Sarebbe invece una bellezza, ossia un bene, che gli sconfitti alle primarie se ne andassero spontaneamente, rinunciando a qualsiasi posto, incarico nella possibile, io spero di no, amministrazione vicentina di sinistra.

Ma ancor meglio dovrebbe agire il vincitore delle primarie che, anche senza pronunciare con piglio classico di origine latina la famosa espressione "guai ai vinti" (vae victis) visto che i tre hanno promesso di lavorare per le elezioni in coalizione, potrebbe non concedere in cambio alcunché ai perdenti se non l'assonanza politica per il bene pubblcio.

Ne guadagnerebbe lui in credibilità e soprattutto si avrebbe l'immagine che la politica, anche quella locale, non è né una carriera nè un mestiere e soprattutto non dà pane; questo lo si deve guadagnare con il lavoro non con la politica.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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