La lista di Rebesani
Martedi 18 Maggio 2010 alle 21:57Una lista di nomi dei consiglieri comunali che hanno affossato la delibera pro referendum elencati uno ad uno senza sconti. Una dose di rammarico e una spruzzata di sincera arrabbiatura condita d'aceto. È questa la ricetta con cui Fulvio Rebesani ha messo alle corde la maggioranza di centrosinistra che regge le sorti del comune di Vicenza. Il tutto è stato condensato in una lunga lettera aperta che proprio Rebesani ha inviato alla città (noi l'abbiamo pubblicata l'8 maggio, n.d.r., così come il 10 maggio la replica, l'unica giuntaci, di Filippo Zanetti per Vicenza Capoluogo) e che sta diffondendo grazie ad una mailing-list preparata ad hoc.
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Sunia Vicenza, Rebesani confermato segretario
Lunedi 10 Maggio 2010 alle 19:29Essi sono, per la segreteria Stefano Priante, Luigi Tomasini, Fulvio Rebesani, Paolo Zampese, Adriano Zanolla.
Come segretario é stato confermato Fulvio Rebesani, segretario uscente.
Questi organismi cercheranno di realizzare gli obbiettivi principali che il Sunia si è posto nei congressi provinciale ed in quello, successivo, nazionale e cioè
1) centralità della locazione come riscontro alla domanda di alloggio delle fasce più povere della popolazione e, in subordine, come risposta alla domanda di mobilità personale e famigliare del lavoro e della società (la casa di proprietà é una sicurezza ma anche, in certi casi, un freno) Continua a leggere
Il referendum entro fine del mandato amministrativo
Lunedi 10 Maggio 2010 alle 01:29Filippo Zanetti, Vicenza Capoluogo - Riguardo al referendum e al dibattito di giovedì sera in consiglio comunale non è vero che il consiglio comunale ha "bocciato" il referendum propositivo. Chi lo dice (ad esempio Fulvio Rebesani, n.d.r.) non è ben informato o vuole polemizzare.
Continua a leggereRifiuto del referendum del 10/IX/2010
Sabato 8 Maggio 2010 alle 20:22Fulvio Rebesani - Egregio direttore, Le chiedo di pubblicare queste mie righe di commento del rifiuto del referendum del 10/IX/2010 deciso dai più della maggioranza in consiglio comunale. E' un avvenimento di particolare importanza del quale i cittadini, protagonisti respinti, devono sapere fino in fondo. La ringrazio
"La libertà di stampa é troppa" ha detto recentemente Berlusconi. "I cittadini non devono decidere sulla loro città " gli fanno eco una i più della maggioranza di centro sinistra in consiglio comunale e, nella seduta di giovedì 6/5/010, respingono l'ordine del giorno di Cinzia Bottene che proponeva di introdurre nell'ordinamento comunale, con regole e modi da stabilire, i referendum abrogativo, propositivo, abrogativo-propositivo.
Continua a leggerePaura (gente),incertezza (PD &c.) e Lega vince
Sabato 3 Aprile 2010 alle 11:00di Fulvio Rebesani
Parliamo pure della Lega ma non dimentichiamoci che su essa è già stato scritto quasi tutto e che il suo successo elettorale non può oscurare ciò che essa è veramente.
Quanto al successo elettorale nel Veneto esso é stato di Zaia perché la Lega ha avuto solo 20,000 voti in più delle europee del 2009.
In periodi di difficoltà le persone, specie se di strati meno abbienti, nutrono di più dei ceti agiati o benestanti incertezze e paure per il futuro. Ciò le fa sentire anche insicure.
La Lega, da sempre, si é inserita in queste situazioni dando uno sbocco il più emotivo ed il più immediato, anche se razionalmente sbagliato.
In ciò si é giovata della TV, non per una smodata presenza, anzi si é veduta come il PD, ma per la dimensione emotiva, irrazionale, di pancia della cultura diffusa alla grande dalle soap opere, teleromanzi e quant'altro viene propalato ad un popolo che da questa paccottiglia assorbe una concezione della vita statica e al di fuori della realtà e della razionalità .
Continua a leggereIl Sunia risponde all'assessore Giuliari
Lunedi 15 Marzo 2010 alle 13:27SUNIA
SINDACATO UNITARIO NAZIONALE INQUILINI E ASSEGNATARI
FEDERAZIONE TERRITORIALE DI VICENZA
CARO ASSESSORE GIULIARI, DIETRO LE CIFRE CI SONO VOLTI E PERSONE
Rispondiamo ai rilievi dell'assessore Giuliari secondo il quale un assegnatario su tre rifiuta la casa pubblica.
Il messaggio dell'assessore è fin troppo chiaro.
Siamo al governo della città da poco meno di due anni ed abbiamo quasi risolto la questione casa e la avremmo risolta ancor di più se non ci fossero dei "bisognosi" che rifiutano. Ma che vogliono? A conto che diamo loro la casa si permettono anche di rifiutarla?
Vien quasi da dire con Pietrangeli "Che roba contessa...."
I benestanti possono scegliere la casa che preferiscono, vedere se il contesto esterno sia accettabile; se non é gradito passano ad altro.
Gli assegnatari di edilizia pubblica no.
Essi sono poveri o malestanti e quindi devono accontentarsi di quello che passa il convento in attesa, dice l'assessore, di un futuro migliore..... con previsioni che mettono in dubbio il recupero dei livelli occupazionali del 2007 anche fra anni e che collocano una ripresa vera, non si sa fino a che punto tale, fra 7/8 anni?
Forse i vicentini non sanno bene come avviene la scelta della abitazione E.R.P.. La graduatoria di chi richiede un alloggio pubblico viene ripartita in scaglioni determinati secondo il numero dei componenti la famiglia perché ci sono appartamenti di varia superficie. Però l'alloggio, il quartiere, le aree circostanti, la collocazione di servizi pubblici, dei negozi ecc non vengono fatti vedere prima della attribuzione del singolo alloggio. Tutto viene fatto sulla carta, a voce, presentando una planimetria della casa, incomprensibile ai più anche dopo le spiegazioni dei tecnici aziendali. Sfidiamo chiunque ad immaginare, attraverso un disegno tecnico, la materialità di una casa ed il quartiere nel quale è collocata. A parte gli speculatori, non ci risulta ci siano altri che scelgono una abitazione in questo modo. E' ovvio che una parte, raggiunto l'alloggio che hanno deciso sulla carta, si possano trovare delle sgradevoli sorprese! Come alloggio, come quartiere, come dotazione di servizi e di negozi, come distanza dalla città . Qualcuno rifiuta senza motivo, anche noi conosciamo dei casi, ma si tratta di episodi isolati.
Dovrebbero forse dire, com'era sotto le armi, "ottima ed abbondante per la truppa" anche se non era vero? Altrimenti il volto del politico si fa serio e sentenzia "è un atteggiamento che non comprendiamo". Ma una volta che l'assegnatario abbia deciso, a tavolino, gli é pressoché impossibile cambiare: salvo la permuta fra inquilini entrambi consenzienti.
Più indissolubile del matrimonio.
In questo modo una parte rilevante di coloro, a favore dei quali esiste l'edilizia pubblica, viene bistrattata senza cognizione di causa.
I casi sono innumerevoli. C'é l'invalida che si muove con il carrello - abitante in città - alla quale è stato attribuito un alloggio a Campedello oppure, su sua richiesta e per gentile concessione all'infermità , un terzo piano al Villaggio del Sole, sia pur con ascensore: in entrambi casi risulta tagliata fuori perché ha bisogno di un alloggio a piano terra. Anche costei é tra coloro che non hanno accettato. Oppure la madre sola con figlio che si vede designata una abitazione di 46 mq. (la norma consente deroghe rispetto i 60 mq. dovuti per due persone): camera da letto, piccola sala con spazio cottura, servizio. Come farà quel bambino a ricevere i suoi amici, ad organizzare con loro la sua festa di compleanno? Già , dimenticavamo, si tratta di famiglie economicamente sfavorite e quindi....devono accontentarsi, sono persone di serie "B"!
Ci sono anche i due coniugi, fra 60 e 70 anni, cui é stata proposta -sempre sulla carta- una casa
FEDERAZIONE TERRITORIALE DI VICENZA
SUNIA
SINDACATO UNITARIO NAZIONALE INQUILINI E ASSEGNATARI
insufficiente a ricevere due figli con coniugi e nipoti, La prosecuzione della vita famigliare allargata non é consentita agli inquilini di edilizia pubblica?
Quanto allo stato degli edifici abbiamo anche qui una casistica poco commendevole: Numerose sono le richieste di intervento perchè piove dentro, gli infissi non tengono, la superficie radiante é indufficiente, ecc., ecc., ecc.
Se usciamo dal comune di Vicenza le carenze non mancano. A Lugo sono stati consegnati alloggi
di edilizia pubblica non ancora finiti, a Bassano vi sono immobili di nuovo conio senza allacciamento alla rete del gas o senza contatore dell'acqua, il cui costo viene imposto illegalmente agli assegnatari. A Thiene non é stato possibile consegnare gli alloggi a due famiglie di cinque presone (genitori e tre figli), una italiana ed una straniera, perché in questo comune non erano stati previsti alloggi da almeno 95 mq.
E qui si pone la seconda causa dei rifiuti: la carente tipologia di costruzione con alloggi troppo piccoli rispetto la composizione famigliare, specie degli stranieri che i figli li fanno. La legge regionale pone delle superfici minime, derogabili, degli alloggi in ragione degli occupanti ma non dei limiti massimi. Perciò é possibile realizzare alloggi più grandi
Se ciò non avviene non é un caso. Si costruiscono appartamenti piccoli, troppo piccoli anche eprché, parità di cubatura complessiva, fabbricando alloggi piccoli il loro numero aumenta e qualcuno può attribuirsi una medaglia per il numero degli appartamenti realizzati. Ma per chi?
Già , spesso non si considera che anche i poveri ed i meno danarosi hanno gusti, abitudini, preferenze che non possono venire negati, Essere poveri, avere pochi denari non é una colpa e rifiutiamo una sorta di calvinismo i amministrativo che si comporta come se fosse vero il contrario.
Essere economicamente poveri o poco abbienti é una condizione di vittima del sistema economico e del mercato, specie in questi tempi di accentuazione delle disparità , delle ingiustizie e del "disordine costituito".
Politici e funzionari pubblici devono convincersi che l'edilizia pubblica non é un dono del principe ma una parziale rifusione delle sottrazioni, non solo economiche, imposte a costoro dai meccanismi infernali del cosiddetto libero mercato che impera selvaggiamente anche dalle nostre parti.
Decidano la tipologia dei fabbricati dopo aver conosciuto i dati demografici del comune e li attribuiscano con una relazione umana ed umanizzata, cercando di andare incontro alle esigenze di tutti e tralasciando l'attuale procedura che tratta gli assegnatari di edilizia pubblica come se fossero dei numeri.
Vicenza 12/3/2010
Fulvio Rebesani
segretario provinciale
SUNIA Vicenza
Rinunce alloggi Erp: Sunia oggi svela cause
Lunedi 15 Marzo 2010 alle 09:22
Lunedì 15/03 ore 12 in sede SUNIA Vicenza su rinunce assegnazione alloggi ERP: il SUNIA svela le cause!
Per illustrare le reali cause delle numerose rinunce (un terzo) sull'assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica a Vicenza, il SUNIA berico indice una conferenza stampa per LUNEDI' 15 MARZO alle ore 12 nella sede del sindacato inquilini in contrà Santa Corona (entrata angolo via Apolloni) di fronte al Tribunale.
Il segretario del SUNIA di Vicenza, Fulvio Rebesani, criticherà la metodologia utilizzata per l'assegnazione degli immobili e metterà in rilievo le responsabilità degli enti pubblici coinvolti nell'operazione.
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Vicenza è tra le prime 10 con affitti in nero
Domenica 7 Marzo 2010 alle 01:29
Affittare una casa in nero è più diffuso di quanto si potesse pensare.
La Guardia di Finanza, che da anni indaga sulle locazioni in nero, lo scorso anno ha effettuando 2.639 controlli. Secondo i dati, che Adnkronos ha anticipato, l'evasione fiscale complessiva accertata è stata di oltre 18 milioni di euro, di cui 5,4 milioni scovati nelle operazioni di compravendita e 12,8 milioni nel giro degli affitti.
Ma le cifre in gioco sono ben più alte, perché i proprietari riescono a risparmiare circa quattro miliardi di euro all'anno di tasse su un giro d'affari che sfugge al fisco che arriva a tredici miliardi.
La poco onorevole ‘top ten' degli affitti in nero comprende anche Vicenza in una classifica che allinea Milano, Genova, Roma, Vicenza, Napoli, Salerno, Torino, Varese, Firenze, Venezia.
Il Sunia, il sindacato degli inquilini, che a Vicenza ha Fulvio Rebesani come suo segretario generale, ha documentato che in Italia il 40% dei contratti sfugge al fisco generando un buco di oltre 3,5 miliardi di euro, che nasce da circa 1.500.000 case affittate ma non denunciate con 13 miliardi d'imponibile sommerso e relative tasse non pagate, a cui si aggiungono 300 milioni di imposta di registro evasa.
Lista candidati Psi-Sel per Bortolussi
Domenica 14 Febbraio 2010 alle 23:28
PSI e Sinistra Ecologia e Libertà ,della provincia di Vicenza , sabato 13 febbraio hanno presentato la lista comune con cui intendono partecipare alle prossime elezioni regionali e sostenere Giuseppe Bortolussi per la presidenza della regione Veneto.
Alla presentazione di sabato 13 febbraio erano presenti tutti i candidati ed i Segretari provinciali di PSI-SEL, Fantò e Rebesani.
La lista che vede uniti in Veneto in un simbolo comune PSI e SEL, ad oggi nelle diverse regioni, unico esempio insieme all'Emilia Romagna, di prosecuzione attiva dell'esperienza delle elezioni europee di "Sinistra e Libertà ", risulta essere eterogenea.
Qui di seguito c'è l'elenco dei candidati
Condé Ousmane
Porzionato Giorgio
Basso Renato
Bertin Mattia
Chioccarello Nadia
Merlo Flavio
Rodriguez Nora
Spessato Carla
Luca Fantò
Segretario provinciale PSI Vicenza
Tomaso Rebesani
Referente SEL provincia di Vicenza
Luca Fantò
Segretario Provinciale Partito Socialista Italiano - PSE Vicenza
Via Linosa,11
36100 Vicenza
cell. 3485529660
e-mail: [email protected] Â
e-mail: [email protected] Â
www.clubsocialista.it  www.partitosocialista.it Â
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Erode e Pilato contro gli sfrattati
Domenica 14 Febbraio 2010 alle 15:47Sunia Vicenza  Â
Alienazione alloggi pubblici in Veneto: SUNIA, "Erode e Pilato contro gli sfrattati!"
La settimana scorsa all'ultimo minuto di vita del Consiglio regionale, come ladri nella notte, il PDL (già Forza Italia e Alleanza Nazionale) e la Lega, al governo della Regione, e il PD (Partito Democratico), che si dichiara all'opposizione, hanno approvato una legge a favore di chi é in condizione di comperarsi una casa ed ignorato volutamente i poveri, gli sfrattati, chi non ha soldi per pagare il canone, le famiglie in difficoltà con bimbi.
Già altra volta Erode e Pilato concordarono: allora per assassinare Gesù, ora per dare un'altra picconata allo stato sociale.
Noi contestiamo l'ideologia della proprietà della casa che ancora una volta è prevalsa sulla necessità di aumentare le abitazioni in affitto: un affitto accessibile a tutti.
Anche qui, come in altri settori, siamo il fanalino di coda in Europa (Germania, Francia Inghilterra) dove la locazione arriva in certi casi fino al 40% degli alloggi; però con provvidenze reali per tutti coloro che sono in difficoltà . Non i palliativi erogati dalla Regione dopo aver tagliato fuori dagli aventi diritto chi ha un canone troppo basso, una parte degli immigrati e così via.
Come se questi non fossero in stato di necessità .
La stessa locazione sociale -detta anche social housing- che certi settori politici ed imprenditoriali propongono come la nuova soluzione per la questione casa -alternativa all'edilizia residenziale pubblica- consiste nel dare abitazioni in affitto e non in proprietà .
Eppoi, in una situazione di gravissima crisi economica che durerà almeno altri 5-6 anni, con disoccupazione a punti record e la cassa integrazione aumentata del 300%, con quattro giovani su cinque che hanno un lavoro precario, con il sistema produttivo veneto fatto in gran parte di piccole e piccolissime aziende, fragili e per le quali si devono purtroppo registrare chiusure diffuse; in questa situazione che senso ha proporre ancora l'acquisto della casa?
Non sanno i mediocri politici regionali veneti che le famiglie titolari di un mutuo per l'acquisto della prima casa sono loro malgrado insolventi in misura rilevante? Che assai dubbia è la convenienza per le banche di escutere tali nuclei in via giudiziaria perché eccessive sarebbero le vendite all'asta di alloggi ed incerto il loro esito?
Ma dove vivono i consiglieri regionali ed i loro partiti?
Anche quelli che affermano di avere radicamento nel territorio dimostrano di non sapere come stanno veramente le cose. Questa lontananza della politica dalla condizione umana non credo ne sia un elemento costitutivo ma dipenda dal conformismo, dalla pigrizia di una classe politica interessata solo al risultato a breve perché non é più capace di programmare di scommettersi sul futuro della loro gente.
Se la modesta classe politica veneta compie queste ingiustizie gli eventi si incaricano però di giudicarla.
Il 9 febbraio sulla stampa locale berica si leggeva che nella provincia di Vicenza (territorio del Tribunale di Vicenza e Schio) gli sfratti erano aumentati del 80% nel 2009 e che l'assessore vicentino alla casa Giuliari non aveva più abitazioni per sfrattati in quanto quelle così destinate erano tutte già impegnate.
Il 10 febbraio si apprendeva di quella ingiusta decisione del Consiglio regionale, totalmente lontana da questa dolorosa situazione.
Fulvio Rebesani
segretario provinciale
SUNIA Vicenza
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RIFERIMENTO
(fonte Ufficio stampa Consiglio Regionale del Veneto):
Consiglio approva legge su alienazioni alloggi pubblici
(Arv) Venezia 9 feb. 2010 - L'ultima legge approvata dal Consiglio regionale del Veneto nell'ultima seduta della legislatura riguarda l'edilizia convenzionata e introduce la possibilità per i Comuni di prevedere agevolazioni sui prezzi di riscatto degli immobili fissati dalla legge statale. La Giunta provvederà entro il 30 giugno 2010, sentita la competente commissione consiliare, a determinare i criteri per rendere omogenee le agevolazioni dei prezzi di riscatto degli alloggi Peep. La legge è stata illustrata in aula dal presidente della commissione Urbanistica Tiziano Zigiotto(Pdl) ed emendata da Franco Frigo (Pd). L'ultima seduta del Consiglio regionale del Veneto si è chiusa alle 17.56 per mancanza del numero legale sulla richiesta del capogruppo della Lega Roberto Ciambetti di portare in discussione e in votazione il testo di legge che modifica le procedure di valutazione d'impatto ambientale.
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