Categorie: Banche
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 09:30
I due presidenti della
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca e l’azionista unico delle due banche,
Alessandro Penati, numero uno del
Fondo Atlante, si incontrano oggi a Milano per fare il punto sulla possibile fusione tra le due realtà . Un incontro giudicato «esplorativo» da chi è a stretto contatto con il dossier, ma che potrebbe rappresentare a tutti gli effetti il calcio d’avvio della partita dell’aggregazione. L’appuntamento dovrebbe servire anzitutto a incardinare l’operazione di consolidamento e a concordarne la road map.In linea di massima, i prossimi due mesi potrebbero essere utilizzati per stilare due piani d’azione coerenti tra loro e sinergici. Anche perchè l’obiettivo finale, se tutto filasse liscio, sarebbe quello di poter mettere in cantiere la fusione nel 2017, forse già nel primo semestre.
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Categorie: Banche
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 09:22
Cosa succede al fondo Atlante? Forse è una crisi di crescita, acuita dalla melina pre-referendaria, che spinge molti investitori a star lontani dalle attività tricolori. Il titano nato in primavera per aiutare le banche italiane più fragili ha vissuto sei mesi intensi e ora ha il fiatone. Eppure l’opera non è terminata, anzi c’è il nuovo fronte della richiesta di intervento sui crediti deteriorati delle good bank in vendita. Giuseppe Guzzetti, di Atlante un padre nobile, ha suonato la carica alla 92° Giornata del risparmio: «Il contenuto numero di adesioni rischia di vanificare in larga misura lo scopo per cui Atlante è nato: non solo strumento per governare alcune emergenze, ma intervento per creare un vero mercato dei crediti deteriorati».
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Categorie: Banche
Giovedi 27 Ottobre 2016 alle 09:39
Esuberi quantificati in un numero compreso tra i 1.300 e i 1.500 (quando ne erano stati preventivati 550). Su un totale di circa 5.500 dipendenti. La “doccia fredda†che ieri mattina è arrivata con le parole del presidente della
Banca Popolare di Vicenza Gianni Mion conferma le voci che circolavano già da qualche settimana. L’istituto vicentino scopre le carte sul suo futuro occupazionale e lo fa con crudezza: «Non si tratta di una soluzione temporanea – ha detto Mion -. È un numero importante e strutturale. Forse abbiamo commesso l’errore di non dirlo subito, ma ora non siamo in condizione di aspettare.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 17:07
Su Lettera 43 a firma di Occhio di lince c'è un interessante articolo sulle due ex Popolari Venete che vi proponiamo di seguito e che ha un titolo illuminante: "Veneto Banca e BPVi, le difficili nozze riparatrici. La Bce spinge per la fusione Veneto Banca-BpVi. Ma non mancano gli ostacoli: esuberi, cessione dei Npl, ricerca di investitori". Ma fusione o non fusione, resta la questione che queste due banche sembrano non avere alcun futuro, né da sole né tantomeno assieme. Difficile, se non impossibile, appare, infatti, trovare qualcuno che ci voglia mettere dei quattrini magari a sconto con azioni emesse a 0,05 euro, metà del valore attuale di ognuna, perchè quello in effetti sarebbe il valore oggi. E magari non per ognuna di esse per l'accoppiata... se la BCE farà meglio i conti visto che per Danièle Nouy servirebbero almeno 2,5 mld di euro, ma per noi, immodestamente, ne mancano già altrettanti solo per la Banca Popolare di Vicenza.
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Categorie: Banche
Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 10:00
Riceviamo da Luca Canale e pubblichiamo Signor Presidente, Le scrivo a nome di un gruppo di risparmiatori azzerati dal crollo di
Banca popolare di Vicenza e
Veneto Banca. Data la scarsa rilevanza mediatica data alla vicenda, rispetto ai casi MPS, Banca Etruria etc., Le riporto a seguire alcune cifre relative a BPVI, tratti dai bilanci 2015 e 2016: - Valore delle quote crollato da 62,5 euro a 10 centesimi (-99,84%); - 6,5 miliardi di capitalizzazione persi; - Quasi 9 miliardi di depositi in meno (2015 - 2016); - Quasi 10 miliardi di debiti verso altre banche; - 119 mila soci coinvolti, dei quali 18 mila Enti ed aziende. Altri 4 miliardi di capitale sono sfumati nell'analogo crack di Veneto Banca, coinvolgendo altri 88 mila soci.
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Categorie: Economia&Aziende
Venerdi 21 Ottobre 2016 alle 10:07
Sec servizi, sindacati in allarme sull’ipotesi di vendita della società . Nel complicato quadro del futuro di
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca, si fa largo anche il nodo Sec servizi, la società consortile di Padova con 285 dipendenti, e altri 200 che vi ruotano attorno tra consulenti e società informatiche che vi collaborano, per il 49,8% di
Vicenza e il 26% di
Montebelluna, che presta i servizi informatici alle spalle delle due ex popolari, storicamente parte preponderante dell’operatività . In questo senso il futuro di Sec servizi è ovviamente legato a filo doppio a quello dei due istituti di riferimento. E la preoccupazione dei sindacati interni,
Cgil e
Fabi, cresce di fronte allo scenario di una vendita tout court della quota di controllo del consorzio informatico.
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Categorie: Banche
Mercoledi 19 Ottobre 2016 alle 09:43
Da una parte gli uomini della Vigilanza europea, guidati da
Danièle Nouy. Dall’altra il numero uno di Atlante,
Alessandro Penati, azionista unico di
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca. Sul tavolo, la road map per la ristrutturazione delle due ex banche popolari venete. A quanto risulta al Sole 24Ore, ieri mattina il vertice del fondo italiano salva-banche ha incontrato gli ispettori della
Bce. Un appuntamento, secondo quanto trapela da fonti vicine alle banche interessate, che sarebbe servito a Penati a condividere con la Vigilanza le linee guida in vista della messa in sicurezza dei due istituti. Ma che è stato utile per fare anche il punto sullo stato di salute delle due banche, e i miglioramenti registrati negli ultimi mesi sia sul fronte della pulizia di bilanci che sulla liquidità .
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Categorie: Banche
Lunedi 17 Ottobre 2016 alle 09:37
“Se la locomotiva economica del
Nordest, ossia la provincia di Treviso, vuol tornare a sbuffare, deve avere alle spalle un robusto vagone di carbone, ossia una banca del territorio capace di alimentarla. «Una banca locale, leggera, agile, quindi con una forte componente digitale – è la trasformazione in atto tra i maggiori istituti -, ma appunto radicata territorialmente, tale da rispondere quasi esclusivamente alle famiglie e alle imprese», spiega il presidente della Regione,
Luca Zaia. E che, pertanto, sia il presupposto – insiste il governatore – «affinchè funzioni la stessa autonomia che sarà sottoposta a referendum la primavera prossima».
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Venerdi 14 Ottobre 2016 alle 19:45
Il presidente di Questio risponde alle osservazioni di Moody's, si definisce ottimista sugli Npl e stima che il mercato possa assorbire 35 miliardi. Quanto a nuovi aumenti di capitale, Atlante li ha già calcolati e le risorse ci sonoPer le banche venete controllate da Atlante, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, non c'è alcun problema di liquidità . Ma "il cost-income ratio di una è del 103℅ e dell'altra del 97%. Non so che dire, una banca con quel cost-income ratio non può reggere". Lo ha dichiarato oggi il presidente di Quaestio, la Sgr che gestisce il fondo Atlante, Alessandro Penati, in risposta alle osservazioni di Moody's, che ieri ha sostenuto che l'eventuale vittoria del no al referendum costituzionale e la possibile caduta del governo creerebbe problemi alle quattro banche ritenute più fragili, ovvero Mps e Carige oltre alle due venete, allontanando i potenziali investitori e mettendone così a gli aumenti di capitale previsti o eventuali.
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Categorie: Associazioni, Economia&Aziende
Venerdi 14 Ottobre 2016 alle 10:56
Federconsumatori Provinciale di Vicenza invita gli azionisti di
Banca Popolare di Vicenza a un’assemblea per il giorno 18 ottobre 2016 alle ore 10,00 presso l’Hotel Alfa Fiera in via dell’Oreficeria a Vicenza: “
La banca – spiega il presidente Luigi Guiotto del “ramo†della
Cgil a difesa dei consumatori -
è stata oggetto di varie vicissitudini che l’hanno profondamente cambiata: la trasformazione in S.P.A., il cambio di proprietà passato dai soci al Fondo Atlante che poi ha incaricato una sua società la “QUESTIO†che ha la proprietà della Banca e che seguirà le vicende ad essa collegate, il cambio del Consiglio di Amministrazione ma soprattutto il valore delle azioni che è passato da € 61,50 ad € 0,10 che non possono essere nemmeno ritirati in quanto le azioni non sono quotate in borsa".
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