Luca Canale scrive a Matteo Renzi: "Giovedì a Vicenza incontri i risparmiatori azzerati"
Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 10:00 | 0 commenti
Riceviamo da Luca Canale e pubblichiamo
Signor Presidente, Le scrivo a nome di un gruppo di risparmiatori azzerati dal crollo di Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca. Data la scarsa rilevanza mediatica data alla vicenda, rispetto ai casi MPS, Banca Etruria etc., Le riporto a seguire alcune cifre relative a BPVI, tratti dai bilanci 2015 e 2016: - Valore delle quote crollato da 62,5 euro a 10 centesimi (-99,84%); - 6,5 miliardi di capitalizzazione persi; - Quasi 9 miliardi di depositi in meno (2015 - 2016); - Quasi 10 miliardi di debiti verso altre banche; - 119 mila soci coinvolti, dei quali 18 mila Enti ed aziende. Altri 4 miliardi di capitale sono sfumati nell'analogo crack di Veneto Banca, coinvolgendo altri 88 mila soci.
Entrambe le Banche sono state ricapitalizzate (ed in pratica acquisite per il 99,37%) da Fondo Atlante, società di diritto lussemburghese. Il profilo medio del socio delle popolari venete è costituita da un pensionato, ex lavoratore dipendente, con un livello di istruzione medio-basso, certamente NON lo speculatore esperto che è stato dipinto da alcuni commentatori. Le pratiche di vendita delle quote di proprietà di queste società cooperative sono già state sanzionate dalle competenti autority, e la ventennale mala-gestio che ha portato al crack delle due popolari venete è attualmente al vaglio della magistratura ma su tutto ciò incombe lo spettro della prescrizione ed è forte il timore tra i risparmiatori coinvolti che tutto finisca in una bolla di sapone, senza poter accertare le responsabilità e senza poter chiedere un risarcimento ai responsabili. Anche molti imprenditori si trovano ora con l'acqua alla gola dato che, secondo alcune stime, quasi 15 mila aziende si ritroverebbero, grazie alla pratica delle cosiddette "operazioni baciate", a non avere più garanzie per fidi, mutui e finanziamenti che erano garantiti dal valore delle quote delle due popolari detenute dalle imprese, e pertanto rischiano di non poter più disporre della liquidità necessaria ad operare sul mercato. Il rischio di una massiccia serie di fallimenti è purtroppo anche troppo realistico, e questa situazione rischia di compromettere la già gracile ripresa economica cui stiamo assistendo. La riforma delle banche popolari messa in atto dal Suo Governo, riforma peraltro attesa da lunghi anni, si è purtroppo basata su dichiarazioni di solidità del Sistema ad oggi rilevatesi non perfettamente congruenti alla realtà , che hanno fatto ricadere il "costo" di tale riforma unicamente su risparmiatori e imprese. Appare inoltre evidente, anche ai meno dotati di cultura finanziaria, che qualcosa nei meccanismi di controllo e vigilanza, non abbia funzionato a dovere. Siamo pertanto a chiederle, apprendendo della Sua visita a Vicenza di Giovedì 27 Ottobre 2016, un breve incontro con alcuni dei risparmiatori azzerati per poterLe consegnare una lettera con alcune richieste e proposte per alleggerire in parte la pesante situazione in cui versa una larga parte dei risparmiatori e delle imprese coinvolte. Nella speranza che vorrà dar seguito alla presente richiesta, Cordialmente Luca Canale
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