Sul caso della Fondazione Roi Giulio Cainarca ha intervistato il nostro direttore Giovanni Coviello per la sua rubrica Onda Libera su Radio Padania, che è stata trasmessa venerdì scorso, 11 marzo, e di cui vi proponiamo qui in versione integrale i 10 minuti dell'intervista tutta da ascoltare. Le rivelazioni di VicenzaPiu.com sulla Fondazione Roi, presieduta dal ben noto Gianni Zonin, hanno, infatti, dato un valore maggiore e dirompente alle polemiche già in atto sul mega e fallimentare investimento mobiliare in azioni BPVi aggiungendovi in esclusiva dal 4 marzo, il giorno prima dell'assemblea della vecchia Banca cooperativa che si è trasformata in spa lasciando sul campo 118.000 risparmiatori senza più risparmi, i dati certi sulla strana operazione immobiliare parallela (l'acquisto per 2,5 milioni degli immobili sinteticamente chiamati "ex Cinema Corso").
Aumentano i titoli della Banca popolare di Vicenza nel patrimonio della Fondazione Roi. L’ente di Contra’ San Marco, preso di mira in queste settimane dalle critiche e oggetto pure di un esposto consegnato in Procura, ha visto aumentare in un anno il numero delle azioni dell’ex popolare detenute nel proprio patrimonio: dai 471.026 titoli - secondo il dato registrato dal verbale dell’assemblea 2014 - si è passati a 510.201 azioni registrate nei verbali di voto dell’assemblea di sabato scorso a Gambellara, secondo i quali la Fondazione risulta presente e aver votato a favore della delibera di trasformazione da popolare a spa.
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Poche settimane per chiudere il bilancio 2015 e poi il Consiglio rimetterà le deleghe. Ma non prima di aver dato una risposta alle richieste e alle dichiarazioni giunte in questi giorni. E però, il dato politico c’è già tutto: il tramonto dell’attuale cda della Fondazione Roi è iniziato. Ieri, infatti, è andata in scena una riunione del consiglio di amministrazione dell’ente fondato dal marchese Giuseppe Roi. Riunitosi nella sede della Fondazione in contra’ San Marco, in mattinata il Consiglio ha ratificato la strategia per arrivare, di fatto, allo scioglimento dell’attuale formazione presieduta da Gianni Zonin, che prelude alla nomina di nuovi componenti del cda.
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Le rivelazioni di VicenzaPiù ("Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report") sugli acquisti di azioni BPVi per 29.000.000 di euro, ora di fatto azzerati, e dei costosi locali dell'ex Cinema Corso accompagnati da una storia a dir poco nebulosa, acquisti probabilmente illeciti oltre che "fallimentari" per la Fondazione Roi, che dovrebbe occuparsi per statuto solo di attività culturali e presieduta da Gianni Zonin, con accanto un Cda di nomina per la maggior parte della Popolare di Vicenza ma con un componente che risponde al Comune di Vicenza, hanno fatto seguito all'interrogazione comunale del M5S.
Gli esponenti dei tre principali partiti dell'opposizione di centrodestra a Vicenza, Francesco Rucco di Idea Vicenza, Matteo Tosetto di Forza Italia e Matteo Celebron della Lega Nord, fanno sapere in una nota congiunta che sono "preoccupati di quanto sta avvenendo in queste ore intorno alle vicende della Fondazione Roi e che non venga tenuta in debita considerazione la volontà del compianto Marchese in funzione di quanto destinato alle istituzioni museali vicentine".Continua a leggere
La consigliera comunale Liliana Zaltron ha presentato il 6 marzo 2016 un'interrogazione come Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle a Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e Assessori competenti sul "triangolo" Fondazione Roi, Banca Popolare di Vicenza, Comune di Vicenza (qui l'inchiesta di VicenzaPiù per leggere della vicenda). Di seguito il testo integrale dell'interrogazione. Continua a leggere