Fondazione Roi: il cda inizia a "tremare". Lelio Barbieri dà le dimissioni
Mercoledi 9 Marzo 2016 alle 09:52 | 0 commenti
Poche settimane per chiudere il bilancio 2015 e poi il Consiglio rimetterà le deleghe. Ma non prima di aver dato una risposta alle richieste e alle dichiarazioni giunte in questi giorni. E però, il dato politico c’è già tutto: il tramonto dell’attuale cda della Fondazione Roi è iniziato. Ieri, infatti, è andata in scena una riunione del consiglio di amministrazione dell’ente fondato dal marchese Giuseppe Roi. Riunitosi nella sede della Fondazione in contra’ San Marco, in mattinata il Consiglio ha ratificato la strategia per arrivare, di fatto, allo scioglimento dell’attuale formazione presieduta da Gianni Zonin, che prelude alla nomina di nuovi componenti del cda.
Una defezione, in realtà , il Consiglio l’ha già affrontata ed è quella dell’avvocato Lelio Barbieri, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera affermando la decisione di dimettersi dal ruolo di consigliere della Fondazione Roi. Il Consiglio, comunque, non rimetterà le deleghe in forma immediata ma, secondo alcune indiscrezioni, si è stabilito di arrivare alla chiusura del bilancio 2015 della Fondazione.
In ogni caso la mossa era attesa, non fosse altro per la tempesta perfetta che si è abbattuta nei giorni scorsi proprio sulla gestione dell’ente di mecenatismo culturale voluto dal marchese Roi. Prima la drastica riduzione del valore patrimoniale della Fondazione, passato da 29 a 2,9 milioni a causa della recente svalutazione delle azioni della Banca popolare di Vicenza, di cui l’ente detiene oltre 470 mila titoli. Poi, sabato scorso, le dichiarazioni della nipote del marchese all’assemblea della Popolare in merito alla gestione «nel malaffare» della Fondazione seguite dalla lettera denuncia presentata in procura - e consegnata a istituzioni locali e regionali - da parte di un gruppo di personalità civili e culturali e nel quale si chiedono «verifiche puntuali su gestione e consistenza patrimoniale dell’ente».
Insomma, a voler analizzare i conti della realtà di contra’ San Marco erano in molti. Pure dal Comune sono trapelati sentimenti di sfiducia nei confronti dell’operato dell’attuale cda della Fondazione. In questo scenario, ora, la mossa dell’ente stesso, che prima di rinnovarsi punta a presentare i conti e - secondo alcune fonti - a rispondere agli attacchi e alle richieste arrivate in questi giorni. I componenti nel Consiglio direttivo della Fondazione Roi, guidata fino al 2009 dal marchese Giuseppe Roi, sono sei: oltre al presidente Gianni Zonin compaiono infatti i nomi del vice Marino Breganze e di Annalisa Lombardo, Sergio Porena, Giovanna Rossi di Schio e del direttore scientifico dei musei civici di Vicenza, ovvero Giovanni Villa, anche se quest’ultimo è un posto che per statuto spetta al direttore dei musei civici del capoluogo. Secondo lo statuto della Fondazione, il Consiglio di amministrazione di Banca popolare di Vicenza nomina i primi tre consiglieri del cda della Fondazione e questo nucleo di tre consiglieri ha diritto, poi, alla nomina di altri membri (da 1 a 3) ad eccezione, appunto, del direttore dei musei civici.
Di Gian Maria Collicelli, dal Corriere del Veneto
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