Incremento titoli BPVi in fondazione Roi. Variati vuole chiarimenti su situazione patrimoniale
Venerdi 11 Marzo 2016 alle 09:12 | 0 commenti
Aumentano i titoli della Banca popolare di Vicenza nel patrimonio della Fondazione Roi. L’ente di Contra’ San Marco, preso di mira in queste settimane dalle critiche e oggetto pure di un esposto consegnato in Procura, ha visto aumentare in un anno il numero delle azioni dell’ex popolare detenute nel proprio patrimonio: dai 471.026 titoli - secondo il dato registrato dal verbale dell’assemblea 2014 - si è passati a 510.201 azioni registrate nei verbali di voto dell’assemblea di sabato scorso a Gambellara, secondo i quali la Fondazione risulta presente e aver votato a favore della delibera di trasformazione da popolare a spa.
Un incremento di quasi 40 mila titoli, dunque, nell’arco di un anno, che fa ulteriormente aumentare la dimensione della perdita nel valore patrimoniale dovuta alla svalutazione delle azioni della banca in mano alla Fondazione Roi: dai 24,4 milioni con le azioni a 48 euro (risultato della svalutazione da 62,5 dello scorso anno) si scende ai 3,2 milioni di euro. L’ultimo taglio al valore delle azioni di via Battaglione Framarin è datato febbraio 2016. Anche per la Fondazione una drastica riduzione del valore dei titoli in patrimonio, che dunque ha fatto discutere in città . L’ente, infatti, è uno delle principali realtà beriche di mecenatismo culturale e la sua attività è diretta, in modo particolare, a Palazzo Chiericati. E’ lì, infatti, che è detenuta una larga parte del lascito del marchese Giuseppe Roi ed è lo stesso statuto della Fondazione a destinare verso quella sede l’attività dell’ente, che ha il compito «di favorire il museo civico di Vicenza nel perseguimento delle proprie finalità ».
Solo negli ultimi anni al Palazzo Chiericati sono stati elargiti 320 mila euro di finanziamenti da parte della Fondazione, compresa la copertura economica per l’affidamento del ruolo di direttore scientifico del museo a Giovanni Villa (30 mila euro). Da qui, dunque, le prese di posizione in città circa la situazione patrimoniale dell’ente: nei giorni scorsi la vicenda è finita al centro di un esposto, presentato in Procura e consegnato anche a Regione e Comune e con il quale un gruppo di personalità politiche e culturali - fra cui anche la nipote del marchese Giuseppe Roi, Barbara Ceschi a Santa Croce - chiedono «verifiche puntuali su gestione e consistenza patrimoniale dell’ente». La stessa nipote ha chiesto poi un intervento del Comune per «tutelare il lascito Roi e l’attività della Fondazione» e ieri il sindaco, Achille Variati, ha garantito un incontro a breve con la familiare.
«Incontrerò la nipote - afferma il primo cittadino di Vicenza - anche se ci siamo già parlati all’ultima assemblea di Banca popolare. Come amministrazione abbiamo a cuore il futuro della Fondazione perché è un ente molto importante per la città e per i musei civici, dunque tutto quel che la riguarda ha la nostra attenzione». «Auspico - ha quindi concluso il primo cittadino - per questo, che l’ente stesso possa chiarire una volta per tutte la propria situazione patrimoniale in tempi brevi». Un chiarimento che non potrà non tenere conto adesso di quelle 40 mila azioni in più.
Di Gian Maria Collicelli, dal Corriere del Veneto
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