Balzi: l'on. Berlato, le cicale e le formiche
Giovedi 10 Giugno 2010 alle 17:04Così il consigliere comunale Luca Balzi commenta le dichiarazioni di Sergio Berlato, Eurodeputato del PdL. "Il popolo veneto incominci a preoccuparsi - continua Balzi - è partita la manovra a tenaglia, lunedì le dichiarazioni del coordinatore regionale del PdL Lazio sulla non sostenibilità della riforma del federalismo fiscale da parte delle casse della Regione Lazio.
Continua a leggereGiacon(PD): federalismo fiscale ingiusto e diseguale
Mercoledi 9 Giugno 2010 alle 16:46Partito Democratico Veneto - "E' ingiusto che il Governo autorizzi le sole regioni del Sud all'abolizione dell'IRAP, mentre vincola quelle del Nord alla semplice limatura di un punto percentuale dell'aliquota ordinaria del 3,90%."
Paolo Giacon, membro dell'Esecutivo Regionale del Partito Democratico del Veneto con delega all'Innovazione e alla Ricerca, commenta negativamente gli annunciati provvedimenti del Governo che ha intenzione di tagliare l'imposta IRAP solo al Sud.
Continua a leggereFilippin: Veneto penalizzato dal Governo
Sabato 5 Giugno 2010 alle 02:28"Il federalismo fiscale? È una questione di merito e di equità . E sui correttivi alla manovra servirebbe un'azione trasversale. Perché al di là delle bandiere politiche, qui è il territorio del Veneto che ci rimette".
Rosanna Filippin, segretario regionale del Partito Democratico, commenta così le riserve sui contenuti della manovra espressi da alcuni amministratori locali della Lega Nord.
Il federalismo fiscale non salterà
Mercoledi 26 Maggio 2010 alle 23:17Luca Zaia, Regione Veneto - "Il federalismo non salterà . Comprendo le preoccupazioni del presidente Formigoni, e del resto anche il mio Veneto ha le sue difficoltà . Ma a una crisi straordinaria si risponde con misure straordinarie. La riforma federale rimane però un punto fermo dell'azione del Governo, e sono sicuro che verrà realizzata nei tempi e nei modi previsti. È stato lo stesso capo dello Stato Giorgio Napolitano a evidenziare che c'è bisogno di una assunzione di responsabilità collettiva, che solo il federalismo fiscale può garantire. D'altra parte, non possiamo dire no ad una manovra che a questo punto è assolutamente necessaria."
Continua a leggereFederalismo fiscale:si inizia a fare sul serio
Martedi 13 Aprile 2010 alle 19:12Paolo Franco   Â
Federalismo fiscale: sen. Paolo Franco (LN), finalmente si comincia a fare sul serio
''Finalmente si comincia a fare sul serio dopo l'importantissima approvazione della legge sul federalismo fiscale. Credo che il primo decreto che a breve sarà esaminato, dopo gli aspetti formali della commissione, sia d'importanza epocale. Da sempre siamo abituati a vedere l'enorme patrimonio pubblico gestito spesso in maniera assolutamente approssimativa dallo stato centrale''.
Così il sen. Paolo Franco (Lega), vicepresidente della Commissione Bicamerale per l'attuazione del Federalismo Fiscale che si riunisce stasera, annuncia la nuova stagione per l'attuazione di questo provvedimento.
'Oggi, non appena questo decreto verrà esaminato e riproposto al Governo con eventuali osservazioni della commissione - spiega il sen. Franco - il patrimonio pubblico verrà attribuito a titolo non oneroso ai comuni, province, città metropolitane e regioni. Naturalmente ci saranno delle condizioni che sono quelle che questi beni vengano valorizzati proficuamente a beneficio della collettività locale. Verrà meno la funzione di uno stato padrone e invece comincerà a prendere concretamente il via la funzione primaria degli enti locali nella gestione del proprio territorio e degli immobili di interesse pubblico''.
Sull' iter del decreto Franco spiega: ''Verso la fine del mese di maggio daremo il parere sul decreto e lo trasmetteremo al Governo che a questo punto può promulgarlo accogliendo le eventuali osservazioni. L'importanza della commissione è nel fatto che in una mano abbiamo la legge delega e dall'altra i decreti attuativi. E sono certo che le osservazioni della commissione saranno propositive e dunque accolte dal governo. Lo dico non solo per un fatto di maggioranza numerica ma proprio per il clima che si respira in commissione di grande collaborazione fra le forze politiche''.
Entro il mese di maggio, inoltre, sottolinea ancora il senatore del Carroccio ''licenzieremo in commissione il federalismo demaniale e credo che entro giugno sarà promulgato definitivamente dal Governo''.
Il tempo necessario per completare il percorso del federalismo fiscale, aggiunge infine il sen. Franco ''sarà in tutto in un paio d'anni. Sono fiducioso che raggiungeremo l'obiettivo perché lo hanno chiesto a gran voce i cittadini nell'ultima tornata elettorale e dunque non ci possiamo permettere di farlo a metà . Il massiccio consenso alla Lega Nord e' una voce senza appello che chiede il cambiamento di questo Paese''.
Franco: Vice bicamerale federalismo fiscale
Giovedi 18 Marzo 2010 alle 13:51
Paolo Franco Vicepresidente della Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale. Due i parlamentari veneti in Commissione
Il Senatore Paolo Franco è uno dei due Vicepresidenti della Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale.
"Con l'avvio dei lavori della Commissione il federalismo fiscale inizia a concretizzarsi, creando le condizioni perché le risorse fiscali siano amministrate senza sprechi- annuncia il senatore Paolo Franco- I parlamentari veneti nominati all'interno della Commissione sono due: oltre al sottoscritto, è stato chiamato a lavorare anche il senatore Marco Stradiotto (PD), con il quale ho già lavorato in precedenza nelle Commissioni per l'elaborazione della legge delega sul federalismo fiscale La presenza di un altro parlamentare veneto è importante e significativa: saremo entrambi impegnati ad elaborare celermente i decreti attuativi, secondo gli obiettivi prefissati e nel comune interesse della terra veneta".
La Commissione, istituita ai sensi dell'art. 3 della legge 42/2009 sul federalismo fiscale allo scopo di esprimere specifici pareri sui decreti attuativi del federalismo fiscale, si è insediata ieri. Composta da 15 Senatori e 15 Deputati, la Commissione ha funzione consultiva sugli schemi dei decreti legislativi attuativi della delega e di verifica sullo stato di attuazione della riforma.
La commissione è presieduta da Enrico La Loggia (Pdl), nominato tra i componenti della Commissione stessa dai Presidenti di Camera e Senato; mentre l'altro vicepresidente è Marco Causi (Pd). Il primo decreto attuativo posto all'attenzione della Commissione sarà quello sul federalismo demaniale.
"Venerdì 12 marzo il Ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ha trasmesso alla Commissione il primo decreto attuativo- continua Franco- quindi a breve la Commissione inizierà concretamente il proprio lavoro di esame del testo di decreto."
Con l'attuazione del federalismo fiscale tutte le Autonomie (Comuni, Provincie e Regioni) potranno gestire in proprio le risorse finanziarie, con conseguenti vantaggi e responsabilità , abbandonando le regole di finanziamento della spesa pubblica locale basato sui costi storici (causa di sperperi inimmaginabili!) ed introducendo costi standard uniformati a livello nazionale. Sarà interrotto il trasferimento di risorse dallo Stato centrale agli Enti locali (con un'unica eccezione relativa ai fondi perequativi), i quali gestiranno invece in modo autonomo le entrate proprie derivanti dalle compartecipazioni o dall' assegnazione di imposte specifiche.
"Alla base del federalismo fiscale si pone un principio di grande equità sociale- sottolinea ancora Paolo Franco- che si concretizza nella corrispondenza fra il valore del prelievo fiscale e quello dei servizi erogati, nel pieno rispetto del contribuente e senza sperpero delle risorse. La gestione responsabile ed attenta delle finanze pubbliche produrrà una maggiore vicinanza tra il cittadino contribuente e l'amministratore pubblico, che porterà gradualmente ad un controllo ferreo dell'evasione fiscale".
Tra le altre importanti innovazioni introdotte dal federalismo fiscale, che cambieranno radicalmente i rapporti tra il singolo contribuente e la pubblica amministrazione, il senatore sottolinea quelle relative alla responsabilità degli amministratori, alla tutela della specificità delle zone montane, e il trasferimento del patrimonio dallo Stato ai Comuni e alle Province.
"Il federalismo fiscale è una delle riforme più importanti per il nostro Paese, uno spartiacque tra passato e futuro- conclude il Senatore Paolo Franco- la sua attuazione concluderà il percorso, avviato nel passato, attraverso il quale le nostre Regioni si libereranno del giogo dei trasferimenti statali, che ha portato al dissanguamento finanziario di lavoratori ed imprese, costretti fino ad oggi a sostenere l'improduttività delle regioni meridionali e l'assistenzialismo ad esse riservato. La nomina alla vicepresidenza della Commissione i consentirà di seguire ancora più da vicino la parte, conclusiva, di questo fondamentale percorso".
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Veneto e Vicenza: laboratorio federalismo
Sabato 6 Marzo 2010 alle 17:27Provincia di Vicenza   Â
Il Veneto e Vicenza siano laboratorio di sperimentazione del federalismo fiscale
"Per dirla alla romana, le riforme sono come la signora Maria, tutti le vogliono ma nessuno le pija (piglia)".
Esordisce così il Ministro per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli nel suo intervento al convegno organizzato stamattina in Villa Cordellina Lombardi dalla Provincia di Vicenza e dedicato al ruolo della Provincia nel federalismo fiscale.
"Tutti concordiamo su quali siano le esigenze del Paese - precisa Calderoli - ma quando è il momento di prendere provvedimenti concreti i voti a favore sono pochi."
Così l'apparato burocratico nazionale e locale continua a sopravvivere con la sua proverbiale lentezza e con logiche troppo lontane da quelle che invece segnano la vita di cittadini e imprese.
Di qui la necessità del federalismo fiscale, per permettere agli enti più vicini e quindi più a conoscenza delle esigenze del territorio di investire in opere e servizi utili. Ma necessario anche per responsabilizzare gli amministratori e rendere più trasparente il loro rapporto con i cittadini.
"I quali - sottolinea il Ministro- devono sapere quanto pagano e a chi lo pagano. Se non sono soddisfatti di come è stato impiegato il loro denaro, si esprimono attraverso il voto. E' giusto premiare chi governa bene e mandare a casa chi invece spreca denaro pubblico."
Il primo "assaggio" di federalismo fiscale sarà , già a partire dal giugno del 2010, il federalismo demaniale, grazie al quale tanti beni oggi proprietà dello Stato saranno trasferiti a livelli di governo inferiore, in modo da essere utilizzati e valorizzati al meglio. Per la vera e propria riforma fiscale bisognerà invece attendere fino al 2011.
Detto che storicamente la spesa pubblica è sempre più alta e che il taglio dei costi è ormai un metodo che si va esaurendo, da dove passa il risanamento delle casse statali?
"Di certo non dall'abolizione delle Province - dichiara Calderoli - che rappresentano un necessario ente di coordinamento degli 8104 Comuni italiani. Siamo il Paese dei campanili e questo è un dato di fatto, ma ci sono funzioni che i Comuni, per le loro dimensioni ridotte, non possono gestire. Le Province anzi vanno valorizzate, delegando a loro tutte quelle competenze oggi affidate a Consorzi, Ato ed altri enti che neppure la nostra Costituzione menziona. Interventi sui numeri sono poi necessari per quanto riguarda Assessori e Consiglieri: 120mila consiglieri e 35mila assessori comunali sono davvero troppi."
Affermazioni accolte con favore dai presenti al convegno.
E fatte proprie dai relatori Marcello Fracanzan, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Udine, e Dario Galli, Presidente della Provincia di Varese oltre che Vicepresidente dell'Unione Province Italiane.
"Siamo pronti a tagliare le poltrone - commenta il Presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck - e ci mettiamo a disposizione perché sia il Veneto la Regione che fa da laboratorio di sperimentazione per la riforma del federalismo fiscale. Da parte nostra, Vicenza è già pronta. "
Nella foto, da sinistra: Roberto Calderoli, Attilio Schneck, Angelo Macchia (moderatore e organizzatore del convegno)
Calderoli e la riforma del federalismo fiscale
Sabato 6 Marzo 2010 alle 12:33
Organizzato dalla Provincia di Vicenza per oggi, 6 marzo alle 9.30 in Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore, si è svolto un seminario di studi dedicato al ruolo dell'ente Provincia nel federalismo fiscale.
Dopo l'introduzione a cura del segretario e direttore generale della Provincia Angelo Macchia, il Presidente Attilio Schneck ha aperto i lavori illustrando le aspettative e la riforma verso il federalismo fiscale.
La relazione tecnica è stata, invece, curata da Marcello Fracanzani, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Udine, che ha parlato de "La burocrazia pubblica dalla parte della riforma: essere una risorsa".
Dopo la testimonianza di Dario Galli, Vicepresidente Vicario dell'Unione Province Italiane oltre che Presidente della Provincia di Varese, l'onorevole Roberto Calderoli, Ministro per la semplificazione normativa, ha chiuso i lavori.
"La riforma in senso federalista del Ministro Calderoli - il commento di Attilio Schneck- è e deve essere una grande occasione per abbattere la burocrazia e per porre un freno alle spese delle Pubbliche Amministrazioni. Tornare a reimpostare la spesa pubblica con criteri di maggiore efficienza e congruità è la sfida di tutti gli amministratori pubblici, in rispetto anche delle modalità di spesa delle famiglie e delle imprese che predispongono i loro bilanci in modo attento e rigoroso, per affrontare sia i momenti contingenti sia investimenti per il futuro. Così ha fatto anche la Provincia di Vicenza: a metà del 2009 abbiamo modificato l'intervento di spesa e siamo riusciti a riassestare il bilancio in modo da saldare entro l'anno i nostri creditori. Il federalismo fiscale, prima ancora di essere autonomia impositiva, deve essere responsabilità di spesa e standardizzazione dei costi delle strutture e dei servizi erogati. Altrimenti gli enti virtuosi si trovano a dover sopportare gli effetti della mala gestione di altri. Qual è, allora, il ruolo della Provincia in questo processo di riforma? Non certo quello di essere un moltiplicatore di poltrone. Anzi, ben venga il "dimagrimento" del numero di assessori e consiglieri, è una proposta che condivido e che da sempre sostengo. Piuttosto, la Provincia deve fare proprio il ruolo di ente di coordinamento degli enti locali minori, di tanti Comuni (121 solo nel vicentino) che non hanno risorse né umane né strumentali per far fronte alle tante incombenze loro affidate. Ci sono competenze proprie della Provincia, dalle strade agli istituti superiori alla salvaguardia dell'ambiente solo per citarne alcune. Competenze importanti per la promozione e lo sviluppo di un intero territorio provinciale. Ma c'è un altro ruolo, lo sottolineo, che sempre più la Provincia deve imparare ad interpretare: il coordinamento. Per garantire uno sviluppo omogeneo al territorio, per assicurare a tutti i cittadini, anche quelli che abitano piccoli paesi di montagna, gli stessi servizi e le stesse opportunità . Questo significa federalismo fiscale."
A seguire i dettagli
Federalismo fiscale, Variati domani a Padova
Martedi 1 Dicembre 2009 alle 20:03Comune di Vicenza   Â
Decisivo incontro coi sindaci del Veneto
Il sindaco di Vicenza Achille Variati parteciperà domani mattina ad un significativo incontro tra i sindaci del Veneto che si terrà nel municipio di Padova.
La discussione verterà sull’ormai insostenibile situazione finanziaria in cui si trovano i Comuni a causa dei tagli dei trasferimenti dallo Stato, dei mancanti rimborsi dell’Ici e della drastica riduzione di alcune entrate proprie causate dalla crisi economica.
L’incontro, al quale parteciperanno anche sindaci di altre regioni del nord, si chiuderà con la sottoscrizione di un documento nel quale i primi cittadini denunciano la gravità della situazione e chiedono al Governo il recupero integrale dell’Ici sulla prima casa, la modifica del patto di stabilità in modo che consenta l’uso dell’avanzo di amministrazione e una nuova e congrua fonte di finanziamento, come ad esempio la compartecipazione all’Irpef.