Archivio per tag: Ex Cinema Corso

Categorie: Fatti

Stasera alle 20.30 a Schio incontro su "Roi. La Fondazione demolita": il libro inchiesta sulla cattiva gestione del patrimonio dell'ente istituito dal marchese Roi sarà presentato alla libreria Ubik

Venerdi 28 Aprile 2017 alle 14:49
ArticleImage Dopo il buon riscontro della presentazione di mercoledì 26 aprile alla libreria Palazzo Roberti di Bassano del Grappa, viene ripresentato stasera, alla libreria Ubik di Schio, il libro "Roi. La Fondazione demolita", che ricostruisce le vicende della fondazione il cui patrimonio è stato - come appunto racconta il titolo - "demolito" dalla cattiva gestione di chi la amministrava. Alla presentazione, che come detto avrà luogo nella sede della libreria Ubik in via Btg. Val Leogra a Schio, con inizio alle 20.30, sarà presente l'autore Giovanni Coviello con la partecipazione dell'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto.

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Non c'è traccia chiara del pagamento della Fondazione Roi del quadro del vescovo del '500 Matteo Priuli donato al Museo diocesano: cosa dirà mons. Gasparini ora a mons. Pizziol che già arrossì per il suo ingresso nel Cda Roi?

Mercoledi 12 Aprile 2017 alle 23:10
ArticleImage Pubblicato l'11 aprile alle 19.23, aggiornato il 12 alle 23.09. "L'uomo è l'unico animale che arrossisce o dovrebbe arrossire" Scrisse Mark Twain. Le gote del vescovo Priuli, nel perfetto stile dei nobili del tardo 1500, sono pallide come la luna, ma forse il quadro che lo ritrae e che si trova all'interno del Museo diocesano vicentino nasconde bene un imbarazzo postumo dato dalla storia recente del dipinto. Andiamo con ordine, il 14 febbraio del 2014, il Museo diocesano annuncia il "ritorno a casa" del ritratto del vescovo Matteo Priuli (1565-1579), figura storica di rilievo per la Chiesa vicentina. Il dipinto è attribuito a uno degli autori più illustri della scuola del Veronese, Francesco Montemezzano. Si tratta, dunque, di un'opera di grande valore.

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Roi, un nome corto per una storiaccia lunga. Da tagliare con... Diamanti

Martedi 11 Aprile 2017 alle 22:35
Quello della Fondazione Roi è un Cda fatto di nomi vecchi o legati al passato: ai recenti Emilio Alberti e mons. Francesco Gasparini, che molto, però, devono al re del vino, si aggiungono il discusso Prof. Giovanni Carlo Federico Villa e, udite udite, Giovanna Vigili de Kreutzenberg Rossi di Schio, moglie di Alvise Rossi di Schio. Queste incrostazioni del passato e le loro reincarnazioni possono essere tagliate solo da "Diamanti". Ma Ilvo... inciderà?

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Categorie: Politica, Fatti

Anche Ubaldo Alifuoco chiede "un po' di giustizia" per la Fondazione Roi

Mercoledi 29 Marzo 2017 alle 22:14
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Da PerVicenza del 23 marzo 2017 riportiamo la presa di posizione di Ubaldo Alifuoco sulla questione della Fondazione Roi.

La presidenza della Banca Popolare di Vicenza ha nominato il nuovo presidente nella figura del sociologo Prof. Ilvo Diamanti. Vi sono poi un paio di nuovi membri mentre sono stati confermati altri due già presenti nel Cda. uspicavamo che il primo atto del nuovo Cda fosse quello di ordinare una inchiesta su quanto accaduto sotto la gestione di Gianni Zonin e sul perché l'ex presidente avesse proposto e attuato l'acquisto di 29 milioni di euro in azioni della sua Banca, proprio al momento in cui la quotazione era a 62,50 euro (ricordiamo che, contrariamente a quanto sostenuto in un primo momento, è accertato che la gran parte delle azioni furono acquistate dopo la morte del compianto Marchese Roi).

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Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Caso Roi: le minacce legali di Gianni Zonin a Giovanni Coviello su Onda Libera di Radio Padania. Il direttore di VicenzaPiu.com torna da Giulio Cainarca venerdì alle 10.40

Giovedi 27 Ottobre 2016 alle 22:34

Non è la prima volta che Radio Padania ci ospita per raccontare la nostra battaglia, ancora troppo solitaria, contro lo scandalo della Banca Popolare di Vicenza e del sistema che l'ha generato, favorito, tollerato e ignorato, ad arte per goderne singoli vantaggi. E anche oggi il coraggioso collega Giulio Cainarca, condurrore di Onda Libera, ha intervistato il nostro direttore sulle ultime evoluzioni del disastro che ha terremotato prima decine di migliaia di soci, molti dei quali ridotti sul lastrico, e ora sta cominciando a colpire, con le nuove scosse, i dipendenti della ex Popolare di cui 1.500, dice Gianni Mion, neo presidente di BPVi, molti di più temiano noi, verranno messi sulla porta dopo la gestione dell'ex presidente, Gianni Zonin, non suicida, vista la sua ottima salute personale, psicologica ed economica, ma omicida di tutto un territorio.

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Categorie: Fatti, Giudiziaria, giornalismo

L'ex BPVi Gianni Zonin vuole un milione dal direttore di VicenzaPiù, ed è subito udienza il 25 ottobre. Giovanni Coviello che ha difeso dal suo ex presidente la Fondazione Roi "cita" Il Fatto: la liberta di stampa costa, ma ripaga

Lunedi 24 Ottobre 2016 alle 20:14
ArticleImage Dopo il disastro della Banca Popolare di Vicenza parte il 25 ottobre il primo processo: contro Gianni Zonin? No, inizia subito quello da lui chiesto contro di me, direttore di  VicenzaPiù, che ho rivelato e documentato recentemente la verità anche sui buchi della Fondazione Roi dopo aver iniziato con la mia redazione a raccontare quella sulla BPVi fin dal 13 agosto 2010, poi raccolta in "Vicenza. La città sbancata" arrivata ora alla sua seconda edizione arricchita di sezioni e che in 368 pagine dice tutto quello che a Vicenza nessuno ha raccontato mentre avveniva. Si terrà, quindi, a partire da domani, 25 ottobre, dalle 9 al "vecchio tribunale" di Vicenza, sezione civile, giudice la dottoressa Elena Sollazzo, la prima udienza conseguente alla mia citazione da parte dell'ex presidente della Fondazione Roi.

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Categorie: Politica, Fatti

Regione Veneto "boccia" Elena Donazzan che voleva oscurare "Vicenza. La città sbancata". Era gelosa perchè si sentiva trascurata? Allora la seguiremo di... più, anche in Procura

Venerdi 21 Ottobre 2016 alle 10:28
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Prima pubblicazione 20 ottobre 2016, ore 14.34. Aggiornamento 21 ottobre, ore 10.28.

L'11 ottobre 2016 l'omertà ufficiale che impera a Palazzo Trissino e a Palazzo Nievo a Vicenza è stata rotta dalla presentazione ufficiale di "Vicenza. La città sbancata" in Regione Veneto nella prestigiosa sala Cuoi di Palazzo Ferro Fini concessa dal Consiglio regionale, rappresentato al tavolo dei relatori, in cui siedeva Giovanni Coviello, nostro direttore e autore insieme alla nostra redazione del libro testimonianza del drammatico flop della Banca Popolare di Vicenza, dal suo presidente Roberto Ciambetti e dall'ideatore dell'evento, il Consigliere regionale Maurizio Conte, che ha coordinato la commissione d'inchiesta sui disastri delle due ex popolari venete. Ma se la sala era piena di capigruppo, assessori, consiglieri e associazioni e funzionari c'è stato chi ha provato a oscurare l'unica testimonianza "organica" e storica delle malefatte che hanno impoverito decine di migliaia di soci risparmiatori della BPVi (e, con modalità simili, di Veneto Banca), che ora, anche grazie allo "stimolo" regionale, sta sollecitando l'interesse di vari movimenti e comitati politici vicentini a "replicare" l'evento veneziano.

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La Fondazione Roi torna a finanziare l'arte a S. Corona, da statuto... più o meno. Bulgarini più sicuro, noi meno. In attesa delle udienze per il milione di euro chiesto dall'ex Zonin al nostro direttore: per il reato di informazione?

Domenica 9 Ottobre 2016 alle 18:55
ArticleImage E' stata riaperta al pubblico venerdì scorso 7 ottobre, nella chiesa di Santa Corona, la Cappella del Rosario completamente restaurata grazie alla Fondazione Roi. Una Fondazione il cui fondatore fu  Giuseppe Roi, grande amante dell'arte vicentina tanto da volerle dedicare dei fondi per il finanziamento, acquisto, restauro di opere d'arte e allestimento di mostre. Grande passione del marchese era Palazzo Chiericati, come ha confermato nella presentazione del restauro della Cappella del Rosario il sindaco Achille Variati, ricordando con piacere ed orgoglio un uomo, Roi, che "profeticamente", gli suggeriva Marino Breganze de Capnist, ancora vicepresidente della Fondazione Roi (e Presidente di Banca Nuova del Gruppo Banca Popolare di Vicenza) nonostante tutte le "vicissitudini" che riguardano il suo faro, Gianni Zonin, "affermò che avrebbe portato avanti il suo finanziamento per la cultura e l'arte anche dopo la sua morte. E così è stato".

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Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Banca d'Italia per i suoi uffici da 300 mq a Vicenza nel palazzo di Giuseppe Zanetti paga un affitto record: 202.000 euro annui. Non può dire a chi e forse non sa che per catasto sono "beni comuni non censibili". Perchè?

Giovedi 8 Settembre 2016 alle 14:29
ArticleImage «Banca d'Italia ridà a rate a Vicenza quanto ricevuto da BPVi per palazzo Repeta: affitto record dei suoi uffici per 202.000 euro annui. A Giuseppe Zanetti, vip Fiamm di Dolcetta?» così scrivevamo e "provocavamo" gli interessati sulla notizia che Bankitalia «stando al suo sito, paga per i suoi uffici, un appartamento in centro al primo piano della Galleria del Pozzo Rosso, al civico 13, dove ha concentrato i pochi dipendenti rimasti, 202.000 euro all'anno, la cifra più alta per uno qualunque degli uffici non di proprietà in cui opera». Volevamo saperne di più, scrivevamo poi, «sull'operatività della sede di "vigilanza", sulle dimensioni dell'ufficio e sui vicentini beneficiari del canone d'affitto» che ci chiedevamo se fosse in qualche modo «riparatorio» per il gentile e discusso acquisto per ben per 9,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Vicenza con Gianni Zonin presidente di Palazzo Repeta, la sede precedente di Banca d'Italia a Vicenza.

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Categorie: Fatti

Fondazione Roi del dopo Gianni Zonin non ha 25.000 € per arredi del Chiericati. Achille Variati e Jacopo Bulgarini d'Elci muti come BPVi sul cda invariato cercano sponsor ma rateizzano 500.000 € di debiti del Vicenza

Martedi 30 Agosto 2016 alle 21:02
ArticleImage A palazzo Chiericati gli arredi sono vecchi e usurati, quindi in particolare servono tende oscuranti e sedie nuove. Per le tende il valore stimato è di 15 mila euro, mentre ci sono da stanziare 10 mila euro per 120 sedie da regista in materiale ignifugo. La soluzione escogitata dal Comune di Vicenza per dare più splendore all'ala Cinquecentesca e a quella Novecentesca, da poco restaurata, è una ricerca di sponsor dato che i fondi probabilmente non sono potuti arrivare dalle casse vuote della Fondazione Roi il cui ex presidente, Gianni Zonin, ha chiesto un risarcimento danni da un milione di euro al nostro direttore Giovanni Coviello per la sue inchieste e richieste di chiarimenti sulla gestione deficitaria della Roi.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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