I lavori per gli orti urbani del Pomari sono fermi ormai dallo scorso autunno anche se nel frattempo Il Comune ha avviato Il bando e l'assegnazione del 20 nuovi orti. L'area verde in oggetto fa parte delle opere di urbanizzazione del quartiere Pomari, si tratta infatti di una parte di quel terreni ceduti dal Comune alle ditte che hanno costruito il quartiere, tra cui la lncos Italia Spa del noto architetto Gaetano Ingui. Le stesse che, per gli abitanti del quartiere, vorrebbero continuare "l'opera di cementificazione e devastazione del territorio".
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Da anni ci stiamo impegnando - scrive in questa nota il Comitato Pomari che sabato mattina ha protestato (foto) - per strappare al cemento importanti aree del quartiere Pomari e per valorizzarne altre. In particolare nel 2017 l’Assessorato alla Cura Urbana ci ha comunicato l’avvio dei lavori per l’installazione di nuove panchine, la sistemazione di un percorso pedonale, la creazione di un’area cani, la messa a dimora di nuove piante, oltre ai tanto attesi nuovi orti urbani. I lavori sono partiti da oltre un anno (16 maggio 2017) e si sarebbero dovuti concludere entro soli 60 giorni. Ad oggi restano ancora da completare gli orti urbani.
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"E' ancora possibile dirsi città Unesco di fronte ad un territorio massacrato?" A questa domanda hanno provato a rispondere i diversi rappresentanti dei comitati promotori dell'evento "Vicenza Chiama: Unesco come risponde? tenutosi martedì sera al Teatro Astra. Enrico Marchesini, del comitato No dal Molin, salito sul palco dopo i relatori Francesca Leder e Tiziano Tempesta (vedi il video), non ha dubbi: "Vicenza non esce bene dal rapporto degli ispettori di Icomos che hanno avuto molto da ridire sulla base americana ed in particolare rispetto ai trasporti pericolosi in città che ne conseguono. Inoltre ache sul cosiddetto Parco della Pace hanno avuto da ridire." Un commento che corre parallelo a quelli espressi dagli altri comitati e raccontati nel nostro secondo video dedicato alla serata.
Ieri a Palazzo Trissino c'è stato un incontro (blindato) con gli esperti Unesco per decidere se Vicenza può mantenerne il marchio. La stampa, su ordine dell'Amministrazione comunale, non ha potuto partecipare alla discussione e i vari comitati presenti hanno mostrato il loro disappunto su questo. Una ingiustizia ribadiscono. Ingiusto anche il fatto che si sia scelta una sala piccola per l'incontro, mossa premeditata per non fare entrare nessuno a parte gli accreditati che sono stati sottoposti ad un controllo prima di entrare. E mentre fuori c'era la protesta, per sapere cosa è stato detto nelle stanze segrete di Palazzo Trissino abbiamo sentito alcuni rappresentati dei comitati presenti. Enrico Marchesini, presidio No Dal Molin, dice: "Ieri erano presenti una decina di comitati per dire cosa è in contrasto con quello che nel 1994 l'Unesco ha chiesto a Vicenza.
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"Il PIRUEA Pomari, piano urbanistico che prevede l'ennesima inutile colata di cemento, è scaduto lo scorso marzo 2016! Per la città si tratta di un momento storico: il destino dell'area, concepita inizialmente come il più grande Parco Urbano di Vicenza, deve essere riscritto dopo 14 anni di speculazione edilizia. La questione Pomari resta una vicenda ancora aperta al pari di una delle lottizzazioni più discusse in città : Borgo Berga, entrambe concepite nei primi anni 2000 e figlie della stessa logica di speculazione e sopraffazione nei confronti del territorio e del paesaggio": questi sono i concetti sintetizzati in un volantino e illustrati in una conferenza stampa del Comitato Pomari svoltasi, con la presenza "solidale" di Liliana Zaltron, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vicenza, a davanti all'ingresso dei cantieri della società Incos di Gaetano Ingui tra via Fermi e via Soldà (qui la photo gallery a cura di Maurizio Morelli).
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Nei mesi scorsi, in occasione della Valutazione di impatto sul Patrimonio (HIA - Heritage Impact Assessment) che il Comune di Vicenza è stato chiamato ad eseguire su richiesta dell'UNESCO, ci siamo sentiti in dovere di presentare un'ampia documentazione sulla vicenda urbanistica legata al Piruea Pomari. Durante la presentazione del documento HIA il Vicesindaco Jacopo Bulgarini D'Elci ha dichiarato come fosse "necessario che sia la classe politica sia il territorio abbiano una maggiore capacità di coniugare sviluppo e crescita con la tutela e la conservazione del paesaggio". Stupiscono, si legge in un comunicato del Comitato Pomari, queste parole soprattutto per quanto riguarda la questione Pomari, una vicenda ancora aperta riguardante una delle lottizzazioni più discusse in città al pari di Borgo Berga, entrambe concepite nei primi anni 2000 e figlie della stessa logica di speculazione e sopraffazione nei confronti del territorio e del paesaggio.
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Qualcosa si muove al cantiere in zona Pomari. Nei giorni scorsi sono stati tagliati degli alberi e il Comitato Pomari ha subito inviato una segnalazione al Comune di Vicenza. "La situazione è ferma rispetto a marzo 2016 - dice Davide Primucci componente del comitato - quando era scaduto il Piruea. Per noi questo è uno stallo positivo ma nel cantiere si stanno tagliando delle piante. Noi - continua Primucci - abbiamo inviato una segnalazione al comune e per ora non abbiamo avuto risposta". Probabilmente qualcosa si sbloccherà nei prossimi giorni, quando da Palazzo Trissino arriveranno delle risposte.
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Romana Caoduro per conto di Associazione Civiltà del Verde, Comitato Popolare Ferrovieri, Comitato Vicenza Est, Comitato Pomari informa che è stata inviata ai Consiglieri comunali una lettera in cui si invitano gli stessi a partecipare ad una Assemblea, martedì 14 giugno alle ore 20,30 presso la Circoscrizione 7, per avere un confronto e perchè i cittadini possano dialogare con loro, in vista del prossimo Consiglio comunale, dove saranno chiamati ad esprimere il loro parere in merito ad una delle possibili soluzioni proposte da RFI sul delicatissimo tema dell’attraversamento della AV/AC nel territorio vicentino, parere che potrebbe avere un ruolo decisivo nelle scelte che stanno interessando il nostro territorio.
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Di seguito pubblichiamo la domanda d'attualità a Achille Variati, Sindaco di Vicenza, e al Presidente del Consiglio Comunale Federico Formisano, presentata dal portavoce consigliere comunale M5S Vicenza
Daniele Ferrarin
Da notizie di stampa apprendiamo che, dopo le segnalazioni dei comitati Civiltà del Verde, Comitato Popolare dei Ferrovieri, Comitato Vicenza Est, Comitato Pomari e del Movimento 5 Stelle relativamente a società indagate per presunte infiltrazioni camorristiche nella progettazione e realizzazione del progetto TAV, il sindaco Achille Variati risulta estremamente preoccupato; tale preoccupazione sembra sia stata trasmessa ad Anac, Procura Nazionale Antimafia e ad Iricav2.