Cgil Cisl e Uil e Sindacati dei Pensionati sono anche sentinelle del territorio e come tali sono risorse importanti: lo affermano i sindaci che hanno già aderito nel 2016-2017 alla piattaforma della cosiddetta contrattazione sociale che i sindacati confederali vicentini hanno messo in pratica da anni chiedendo ai primi cittadini dei 120 comuni berici un confronto su diversi temi per migliorare i servizi alla popolazione (pensionati, lavoratori, studenti ...) e contenere le tariffe e le tasse locali soprattutto per le famiglie in difficoltà . Oggi Gino Ferraresso (Cgil) e Igino Canale (Spi Cgil), Raffaele Consiglio e Renato Riva (Cisl), Grazia Chisin (Uil) e Roberto Merlo (Uilp) hanno reso pubblica la piattaforma per gli anni 2017 - 2018.
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Sala troppo piccola, ieri mattina 26 ottobre, scrive nella nota che pubblichiamo Maria Teresa Turetta,CUB Vicenza, ai chiostri di Santa Corona per l'assemblea indetta dalla RSU del Comune di Vicenza e rivolta a tutto il personale. I lavoratori sono scesi tutti nei chiostri e l'assemblea è stata tenuta all'aperto. Con il megafono in mano i rappresentanti sindacali di CUB, CGIL, CISL, UIL, CSA e Dicapp hanno chiesto ai convenuti il mandato di indire lo sciopero dell'orario straordinario. È solo una delle tante forme di protesta votata dai lavoratori all'unanimità .
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Riceviamo da Maria Teresa TurettaCUB Pubblico Impiego Vicenza e da Federico Martelletto USB Vicenza note ufficiali distinte, ma similari ovviamente con solo alcune differenziazioni, che provvediamo a pubblicare. Iniziamo dall'esponente del CUB: "Lunedì 16 ottobre i sindacati CUB PI, CGIL, CISL, UIL, CSA, Sulpl sono stati convocati dal Prefetto per il tentativo di conciliazione obbligatorio a seguito della proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale del comune di VIcenza. Tanti gli argomenti di cui sarebbe necessario discutere e vediamo i principali."
Pubblicato alle 11.23, aggiornato alle 12.36. Nell'intervista per VicenzaPiùTv di Adwoa Agyeiwa Kwakye, o semplicemnte Agy, e montaggio di Enrico Zolla alcuni dipendenti della Lovato Gas, in sit-in davanti a Confindustria Vicenza mentre le parti si incontravano con la proprietà che fa capo al gruppo reggiano Landi Renzo, hanno espresso la loro preoccupazione (disperazione?), sostenuta dal segreatario generale provinciale della Cgil di Vicenza, Giampaolo Zanni, per il lavoro che si annuncia come perso per 110 persone nonostante non sia in perdita la fabbrica vicentina, che vuole delocalizzare in Polonia, Iran e India. Forse è il caso di ascoltarli parlare proprio mentre a pochi chilometri di distanza il presidente Mattarella era accolto con tuti gli onori dai sindaci dell'Anci e parlava di lavoro e ripresa...
Le invio, sperando di fare cosa gradita, a meno di due settimane dal referendum consultivo delle Regioni Lombardia e Veneto, l’ordine del giorno approvato dal Direttivo nazionale CGIL del 3 ottobre u.s. sul tema del regionalismo differenziato.
La CGIL fin dal 2000 ha sostenuto la realizzazione di un sistema istituzionale decentrato che, in un quadro definito di principi inderogabili sul piano dei diritti civili, politici e sociali, valorizzasse il ruolo delle Regioni e delle autonomie locali. Un sistema in cui l'articolazione delle competenze e delle funzioni - anche a geometria variabile - fosse ispirata dalla necessità di rispondere alla diversità dei bisogni dei cittadini e alle specificità territoriali, salvaguardando la garanzia dei diritti fondamentali su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni.
Mobilitazione oggi 30 settembre in tutta Italia e anche a Vicenza dove le donne della Cgil, di cui pubblichiamo la nota, e dello Spi hanno organizzato un presidio in contrà Cavour angolo Corso Palladio per gridare a gran voce no alla violenza sulle donne. Ai passanti è stato distribuito (tra le 16 e le 18) il volantino dal titolo "Appello: avete tolto il senso alle parole" che invita a riflettere su violenze, stupri e femminicidi. Gran parte delle violenze e purtroppo anche quasi la totalità dei femminicidi avvengono tra le mura domestiche, in famiglia, e le donne sono vittime spesso del compagno o marito violento o dell'ex compagna.
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"In una Regione con il 77% di ginecologi obiettori di coscienza è evidente che ci siano ostacoli all'esercizio di un diritto, quello all'aborto, che rischia di trasformarsi in un calvario. Aggiungendo dolore al dolore, visto che non si tratta di una scelta che le donne prendono a cuor leggero. Numeri alla mano, sembra impossibile che la Giunta continui a negare, parlando di servizio garantito". Così la Consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Moretti all'indomani della manifestazione indetta dalla Cgil per la ‘Giornata mondiale per il diritto all'aborto sicuro e legale'.
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La Legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza (Legge del 1978, confermata dal referendum del 1981 con l'88% dei consensi) è tutt'ora largamente inattuata nel nostro paese, come premette nella nota che pubblichiamo Marina Bergamin della Cgil Vicenza, nonostante i ripetuti interventi del Consiglio europeo e il richiamo del comitato per i diritti umani dell'Onu. Eppure è una Legge molto seria, severa, puntuale, che ha riconsegnato alle donne il ‘diritto di scelta', sottraendole all'aborto clandestino. Questa legge ha previsto anche il ‘diritto all'obiezione di coscienza' e oggi esso riguarda a livello nazionale il 70% degli operatori con punte regionali che toccano il 90%, a livello Veneto il 77%, in alcune Ulss di Vicenza anche l'85%.
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