Stato di agitazione del personale del Comune di Vicenza, CUB e USB: "nessun passo avanti con l'amministrazione"
Lunedi 16 Ottobre 2017 alle 17:34 | 0 commenti
Riceviamo da Maria Teresa Turetta CUB Pubblico Impiego Vicenza e da Federico Martelletto USB Vicenza note ufficiali distinte, ma similari ovviamente con solo alcune differenziazioni, che provvediamo a pubblicare. Iniziamo dall'esponente del CUB: "Lunedì 16 ottobre i sindacati CUB PI, CGIL, CISL, UIL, CSA, Sulpl sono stati convocati dal Prefetto per il tentativo di conciliazione obbligatorio a seguito della proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale del comune di VIcenza. Tanti gli argomenti di cui sarebbe necessario discutere e vediamo i principali."
"L'istituzione - prosegue la sindacalista - del Front Office in via Torino, la stabilizzazione del personale precario, un piano occupazionale che tenga conto della riqualificazione delle categorie basse, la riorganizzazione del servizio di Polizia locale con il termine alle ore 24.00 dell'ultimo turno serale notturno e un protocollo che disciplini gli interventi di TSO Trattamenti Sanitari Obbligatori, la revoca dei RUP affidata al personale privo di incarichi direzionali."Â
"Per l'ennesima volta - continua il CUB - ha parlato solamente l'assessore all'Innovazione Filippo Zanetti, mentre il direttore generale Antonio Bortoli e la dirigente delle Risorse Umane Micaela Castagnaro non hanno proferito parola pur essendo stati più volte sollecitati a farlo. Situazione imbarazzante che denota un'amministrazione totalmente in balia di una classe dirigent che non svolge il proprio ruolo, nonostante sia lautamente retribuita. Inacettabili quindi le chiacchiere dell'unico rappresentante dell'amministrazione presente, visto che nessuno oramai crede più alle promesse di una amministrazione che negli anni non ha saputo avere un'idea organizzativa e un progetto concreto di miglioramento dei servizi ai cittadini."
"Abbiamo detto - chiosa la nota - a Zanetti che se il Front Office era un progetto politico di questa Giunta esso doveva partire già nel 2013; sa di presa in giro buttare quattrini, tanti quattrini pubblici, per portare a termine un punto del programma amministrativo facendolo partire concretamente e operativamente a 5 mesi dalla fine del mandato amministrativo; la parte sindacale non può essere complice di questo grave atto che prende in giro i cittadini e i lavoratori e crea un danno economico ingente alle casse del comune. Nessun passo avanti quindi nella vertenza con l'amministrazione. La RSU e le Organizzazioni sindacali in essa rappresentante si sono date appuntamento giovedi' 26 ottobre per una iniziativa pubblica di cui renderemo noti i termini nei prossimi giorni."
Passiamo ora alla nota di Federico Martelletto di USB: "Questa mattina 16 ottobre si è tenuto presso la Prefettura di Vicenza l'incontro tra le Organizzazioni Sindacali, tutte, e l'Amministrazione Comunale di Vicenza. I problemi esistenti tra il personale del Comune di Vicenza sono molteplici e si trascinano da tempo: la questione dell'apertura del Front Office presso Via Torino, l'Anagrafe decentrata di viale della Pace, personale sotto inquadrato che svolge mansioni superiori, rapporti tra responsabili del procedimento e dirigenza, uso della polizia municipale, carenza di personale generale e nei servizi educativi."
"A rispondere - prosegue la nota - se l'Amministrazione Comunale intende risolvere le questioni è intervenuto l'assessore Zanetti che ha monopolizzato la seduta in quanto la parte dirigenziale presente non si è espressa, fatto questo che lascia spazio a interpretazioni una delle quali è che tra Amministrazione e Dirigenza non corra tanto buon feeling, visto che nei vari interventi è pure risaltato che non esiste un buon rapporto tra Dirigenza e lavoratori, infatti questi ultimi lamentano le scarse, scarne e contradditorie comunicazioni operative. Zanetti le risposte per la verità le ha date, ma non sono state positive: per via Torino disponibilità ad un tavolo tecnico, U(formazione fuori orario non pagata) per gli altri problemi, risposte non possibili visto le leggi nazionali e i vincoli di bilancio."
"Il Comune di Vicenza - prosegue il sindacalista - vive una situazione paradossale essendo il comune più grande che dovrebbe essere quello che affronta e risolve i problemi seguito a ruota dagli altri. Invece avviene il contrario in tanti comuni si fanno accordi aziendali, si risolvono le questioni mentre il Comune di Vicenza resta al palo, fermo e immobile. Ripetiamo questioni che si trascinano da molto tempo il tutto aggravato da una amministrazione a fine mandato: c'è il rischio che questo immobilismo duri per un altro anno."
"Impensabile questo - continua la nota - per tutti i problemi che i lavoratori vivono. USB ritiene che sia ora di dare una svolta ai rapporti con l'Amministrazione Comunale. Le risposte ci devono essere, queste risposte devono tener conto delle richieste dei lavoratori e del miglioramento dei servizi ai cittadini. Il Front Office non deve essere fatto a tutti i costi, altrimenti l'unico vero motivo per spostare gli uffici non è quello di essere utile ai cittadini ma alla operazione commerciale su Palazzo Biade. L'anagrafe di Viale della Pace deve diventare il polo EST dei servizi comunali, potenziandolo in personale e orari, non come ora che per alcuni giorni si accede solo su prenotazione. Il personale in categoria A che svolge mansioni di messo, di biglietteria ai musei, ecc deve essere correttamente inquadrato nella categoria superiore, i dirigenti devono assumersi le responsabilità che gli competono e non scaricarle sul personale, la polizia urbana deve svolgere i propri compiti e non quelli di ordine pubblico."
"Ridefinire il via ai passaggi di categoria e orizzontali. Il Comune di Vicenza deve assumere nuovo personale - conclude Martelletto - che risponda a queste esigenze. Ecco questo autunno deve vedere i lavoratori del Comune di Vicenza attivi a portare a casa questi risultati. A portare a casa un contratto collettivo nazionale fermo da 9 anni; non un contratto qualsiasi ma un contratto che riconosca dignità al lavoratore pubblico, un aumento di 300 euro al mese. Su tutto questo i lavoratori sono chiamati allo sciopero nazionale del 10 novembre."
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