Martedi 25 Febbraio 2014 alle 21:00
Chiudere Castell’Alfero per salvare l’intero gruppo Askoll. Sembrerebbe essere la motivazione principale dell’apertura di questa mattina della procedura di messa in mobilità dei lavoratori dello stabilimento Askoll di Castell’Alfero. Una notizia non proprio a ciel sereno, visto che questa possibilità aveva fatto capolino nelle intenzioni del Gruppo Askoll già da ottobre. Possibilità che aveva portato dal 13 febbraio al blocco della produzione con uno sciopero a rotazione dei dipendenti astigiani.
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Martedi 25 Febbraio 2014 alle 19:00
Nell’incontro di oggi ad Askoll Due, stabilimento di Dueville impegnato nella produzione di componenti per acquari, le sigle sindacali vicentine non potevano evitare di chiedere lumi all'azienda sull'apertura di questa mattina della procedura per laÂ
messa in mobilità  dei lavoratori della Askoll di Castell'Alfero a causa della cessata attività .
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Martedi 25 Febbraio 2014 alle 10:44
"Alle 9.15 di oggi l'azienda Askoll P&C ha comunicato alle Rsu la decisione di procedere alla chiusura dello stabilimento, con conseguente collocazione in mobilità dei 223 dipendenti". Silvano Uppo, segretario provinciale della Uilm di Asti, dà così notizia di quanto finora era stato solo ventilato: la chiusura dello stabilimento di Castell'Alfero, centro di produzione di componenti per elettrodomestici della Holding con sede nella provincia di Vicenza e capitanata da Elio Marioni.
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Domenica 23 Febbraio 2014 alle 22:46
Da Vicenzapiù n. 268 in distribuzione Per Silvano Uppo della Uilm rischia anche la Askoll Tre a Povolaro
Silvano Uppo, segretario della Uilm Uil della provincia di Asti, cosa accade nello stabilimento Askoll di Castell'Alfero e come si è arrivato allo sciopero di questi giorni?
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Categorie: Interviste, VicenzaPiù, Dal settimanale
Domenica 23 Febbraio 2014 alle 22:32
Da Vicenzapiù n. 268 in distribuzione Giampaolo Zanni della Fiom Cgil di Vicenza ci chiama al telefono giovedì 20 dopo alcuni giorni dall'appello da noi rivolto su VicenzaPiu.com ai sindacati e ai dipendenti vicentini della Askoll oltre che al gruppo di Elio Marioni (qui l'intervista a Massimo Fùrlan della capogruppo, ndr) e ci parla con schiettezza mista a preoccupazione.
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Categorie: Interviste, VicenzaPiù, Dal settimanale
Domenica 23 Febbraio 2014 alle 22:09
Da Vicenzapiù n. 268 in distribuzione
Il direttore della comunicazione del gruppo di Elio Marioni inquadra i problemi dello stabilimento astigiano nel mercato in caduta libera del bianco e non esclude altri casi di sofferenza però comune per proprietà e lavoratori
Dottor Furlan noi abbiamo riferito da sabato 15 febbraio di una situazione riportata da lavoratori e da giornali locali, come La Stampa sulle pagine astigiane e gli altri media di quella provincia, che parlano di una possibile chiusura della Askoll di Castell'Alfero in provincia di Asti perché stareste delocalizzando in Slovacchia. Da lì nasce lo stato di agitazione dei circa 220 dipendenti con scioperi, presidi, cortei. Vorremmo conoscere direttamente anche quello che sostiene l'azienda
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Giovedi 20 Febbraio 2014 alle 23:03
"
Andremo a denunciare la nostra condizione alla sede legale Askoll": è così che titola La Stampa di oggi* riassumendo la "minaccia" dei 220 lavoratori dello stabilimento del gruppo vicentino che a Castell'Alfero nell'astigiano è ora a rischio chiusura. Dopo aver rilanciato
sabato 15 febbraio la notizia a Vicenza, dove brillava il silenzio generale, avevamo rivolto
martedì 18 un chiaro appello oltre che ai media locali anche all'azienda e ai sindacati vicentini e, con loro, ai "nostri" lavoratori anche loro, almeno apparentemente, silenti.
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Mercoledi 19 Febbraio 2014 alle 22:25
La vicenda,
da noi soltanto rivelata a Vicenza, dello stabilimento Askoll di Castell'Alfero in provincia di Asti a rischio chiusura per i suoi 225 dipendenti, ha registrato oggi un'assemblea alle 11 davanti ai cancelli dopo la quale i manifestanti sono arrivati alla conclusione di continuare lo sciopero con presidio.
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Categorie: Informazione, Sindacati
Martedi 18 Febbraio 2014 alle 23:53
Dopo l'incontro odierno nella sede del comune di Castell'Alfero con la direzione e sindacati continua il
presidio dei 220 lavoratori della sede Askoll di Castell'Alfero vicino Asti per la quale il noto gruppo vicentino non avrebbe escluso la possibilità che si proceda alla chiusura già a giugno 2014 se non prima vista, dice l'azienda, la mancanza di ordini.
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Sabato 15 Febbraio 2014 alle 16:29
Dagli articoli di Roberto Gonella e di Elisabetta Fagnola su La Stampa del 13 e del 14 febbraio (qui la fotogallery della protesta) - Dall'alba di giovedì 13 febbraio i lavoratori dell'Askoll, l'ex Ceset di Castell'Alfero, presidiano i cancelli dell'azienda. Lo sciopero ad oltranza è legato ai forti timori per il possibile stop della produzione di motorini elettrici per lavatrici nello stabilimento astigiano.
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