Categorie: Politica
Martedi 30 Luglio 2013 alle 14:10
On. Sergio Berlato - “La legge Merlin non ha più un senso, è ora di abbandonare falsi stereotipi ed è ora di eliminare la prostituzione dalle strade e di aprire luoghi chiusi e ‘sicuri’ permettendo così il controllo del degrado, dell’illegalità e della violazione dei diritti umani, ma anche la regolamentazione ai fini tributari della professione. Il che significa una tassazione dei guadagni delle prostitute che andrebbe a portare, in un momento di crisi come quello attuale con tagli ai Comuni e ai servizi alla persona, fondi certamente importantiâ€.
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Categorie: Politica
Lunedi 29 Luglio 2013 alle 21:07
Claudio Cicero, consigliere comunale lista Impegno 360° - "Spiace vedere come il Forum Donne di Rifondazione Comunista voglia equivocare sui nomi anziché avere a cuore la tutela della salute delle prostitute e, soprattutto, della cittadinanza. Le chiamino come vogliono, tanto stiamo dicendo esattamente la stessa cosa: le 'case chiuse', 'aperte' o 'del piacere' devono essere luoghi ove la prostituzione possa essere esercitata senza sfruttamento alcuno e con un continuo e tassativo controllo sanitario, pagando infine le tasse.
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Categorie: Politica
Lunedi 17 Giugno 2013 alle 11:37
Claudio Cicero, consigliere comunale lista civica "Impegno a 360 gradi" - "Qualcuno, in campagna elettorale, aveva sorriso dipingendoci come populisti. Un sondaggio, recentemente reso noto dal TG5, dice invece come il 55% degli Italiani sia favorevole alle case chiuse, contro un 33% che si dichiara contrario. La totalità degli intervistati si dichiara poi favorevole a che sulle attività di prostituzione si paghino le tasse." Il consigliere della lista civica "Impegno a 360 gradi" riprende il tema delle case chiuse comunali, proposto in campagna elettorale.
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Mercoledi 8 Maggio 2013 alle 18:28
Andrea Pittarello, No Privilegi politici-Si Dal Molin - Leggo in questi giorni delle proposte in merito allea prostituzione e alle case chiuse del candidato Cicero. Sinceramente mi sento di apprezzare la proposta, ma Cicero arriva dieci anni in ritardo a farla. Ricordo che è più di dieci anni che nei tabelloni di via IV novembre a Vicenza, sede di No Privilegi Politici,noi facciamo questa proposta ai sindaci che si sono succeduti. Riteniamo che sia il momento di dare uno stop alle ipocrisie e alle dichiarazioni pre-campagna elettorale.
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Sabato 27 Agosto 2011 alle 15:41
Irene Rui, Forum donne Prc Vicenza - C'è molta confusione sulla nomenclatura “case chiuseâ€, casini, bordelli o “case del piacereâ€. Spesso si tende a definire gli immobili, anche pubblici, usati per l'esercizio della professione del sesso (presenti in Italia fino ai primi anni del Novecento e in alcuni Paesi europei attualmente) solo con la definizione di “case chiuseâ€, anche se queste sono “case del piacereâ€. Forse è meglio fare un po' di chiarezza. Le “case chiuse†nascono nel periodo Giulittiano, precisamente con Crispi a fine Ottocento, ove i casini, in cui si esercitava la prostituzione furono confinati ai margini dei centri storici, lontano da luoghi pubblici e avevano l'obbligo di tenere le serrande abbassate o gli scuri chiusi.
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Venerdi 4 Febbraio 2011 alle 17:15
Irene Rui, Federazione della Sinistra - Il Signor Peroni, in
una nota del vostro quotidiano, afferma che una delle cause del degrado del quartiere San Lazzaro, è la mancanza di una normativa che preveda il reato di prostituzione e le "case chiuse". Non c'è ombra di dubbio che alcuni cittadini del quartiere soffrano per la presenza delle "lucciole", ma arrivare ad affermare che la loro professione dovrebbe essere fuori legge o addirittura che devono rinascere le "case chiuse", è eccessivo.
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Categorie: Diritti umani
Giovedi 15 Aprile 2010 alle 20:06
Il sesso a pagamento infastidisce gli abitanti delle zone coinvolte. Ma la soluzione non è renderlo reato, come vuole la Carfagna (e qualcuno del Pd). Ha ragione la Lega: riaprire i casini
La stretta di polizia (municipale) in viale Stadio contro le signorine di piacere ha fatto tornare alla ribalta l'annoso tema della prostituzione.
Gli abitanti della zona hanno ottenuto quasi seduta stante una pronta repressione da parte dell'assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza, e ora, passando in ore notturne lungo il vialone, si notano le superstiti peripatetiche rannicchiate in un angolo, senza più la posa spavalda dei mesi scorsi.
Bisogna sempre avere rispetto della sacrosanta aspirazione di un quartiere a vivere in pace, anche se rimane da capire che fastidio dava una decina (al massimo) di ragazze in fila di notte in una strada di scorrimento priva di case.
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